Archives for Ottobre 18th, 2014

Pisa: il quartiere Cep occupa uno spazio sociale

  • Ottobre 18, 2014 9:39 am

Si è innestata una reazione a catena nella città di Pisa: la mancanza di spazi nei quartieri, il bisogno di unirsi, stare insieme, discutere e organizzarsi per rispondere in maniera alla crisi economica, ha fatto sì che in poco piì di un anno, tre quartieri popolari come Sant’Ermete, Gagno e adesso il popolato Cep, si sono riappropriati di spazi pubblici inutilizzati. Giovedì scorso la nuova occupazione dei fondi pubblici, vuoti da anni, della ex Misericordia.

Sono diversi anni che nel quartiere Cep le istituzioni operano nella sola direzione di espropriare e saccheggiare gli spazi collettivi e popolari come la pugilistica Galilei, la voga, i campi di calcetto, dove intere generazioni sono cresciute tra sport e socialità. La logica di estirpare gli ultimi brandelli rimasti dell’utilizzo collettivo delle risorse pubbliche è dettata dalle speculazioni economiche adottate dal Comune di Pisa: le nuove case costruite sopra i vecchi campi di calcetto sono cantieri infiniti dove da diverso tempo i lavori non vengono ultimati e le ditte falliscono. I nuovi campi di calcio sono stati vuoti per tanto tempo e sono stati aperti soltanto dopo svariati cortei e occupazioni degli abitanti del quartiere.

Pisa. Prime lotte intorno ai servizi dell’aeroporto

  • Ottobre 18, 2014 9:37 am

I lavoratori della GB srl, sotto il marchio Orange, addetti al servizio autonoleggi (lavaggio, vendita mezzi fine leasing, trasferimenti, stockaggio) presso il terminal car rental dell’aeroporto di Pisa, hanno iniziato con uno sciopero il 16 ottobre, la loro protesta contro le forme di sfruttamento e le condizioni contrattuali imposte dall’azienda. L’organizzazione del lavoro prevede 15 lavoratori a tempo indeterminato, ma nei periodi di maggior lavoro il numero degli impiegati triplica con rapporti di lavoro stagionali (tempi determinati, contratti a chiamata e in ritenuta d’acconto). Da tre anni, da quando la GB si è aggiudicata l’appalto, mai uno stipendio è stato versato regolarmente, ma sempre in due parti con nessuna certezza sui tempi. Nell’ultimo anno, inoltre, con l’aumento dei ritmi (si arriva anche a 1000 macchine lavorate al giorno) e il peggioramento delle condizioni di lavoro (mancanza materiali e strutture adeguate, spogliatoi, mensa) l’insofferenza è cresciuta culminando nella convocazione dello sciopero del 16 che ha visto confluire i lavoratori nel corteo e nei momenti di blocco che hanno caratterizzato la giornata nella città di Pisa.