Ex Enel alla città
Chi mette le mani sulla nostra città? Chi ci espropria quotidianamento dei nostri spazi, dei nostri diritti, dei servizi, chi dell’aria, dell’acqua e del suolo, dei luoghi di apprendimento, d’arte e di cultura?
Il territorio, e in particolare lo spazio urbano in cui viviamo, finisce per non essere più bene pubblico, luogo aperto, di scambio di esperienze, ma diventa sempre più frequentemente spazio di accumulazione di ricchezza di poche persone.
Pochi speculatori si appropriano della città in modo mafioso e illegale e le amministrazioni locali, Comuni e Province, diventano sempre più sovvenzionatrici delle aziende private, Amministrazioni il cui unico ruolo si sostanzia nel trasferire denaro dalle casse pubbliche ai privati.
Con questa inchiesta ci siamo propost* di mettere in evidenza il fatto che viviamo una fase di profonda illegalità istituzionale, che ci obbliga a ridare senso alle parole legale ed illegale. Siamo convint* che gli scandali che hanno coinvolto a Pisa la Geofor SpA, l’ospedale di Cisanello, la Mattonaia, l’Ex Enel di Coppola, etc. abbiano mostrato solo una parte delle illegalità commesse e che molte delle cose che avvengono “legalmente” siano ugualmente criminali.
Contro questo sistema abbiamo deciso, insieme, Spazio Antagonista Newroz, Università Antagonista e Collettivo AulaR di Scienze Politiche, di riappropriarci per due giorni dell'Ex Enel, e l'abbiamo restituito alla città e l'abbiamo reso fruibile per dibattiti, assemblee e feste.
Scarica qui il dossier (5,9 MB): dossier_manisupisa.zip