Archives for Dicembre, 2008

19 dicembre 2008 -ElectroFunkNight

  • Dicembre 17, 2008 4:15 pm

Locandina 19 dicembre 2008

20 dicembre – 1st Anniversary Black Power Music

  • Dicembre 15, 2008 9:51 pm

Locandina 20 dicembre 2008

Calendario eventi al Newroz

  • Dicembre 15, 2008 4:03 pm

 

 

12 e 13 dicembre

  • Dicembre 11, 2008 6:51 pm

VENERDÌ 12 DICEMBRE

Ore 18 – Tavola rotonda contro la crisi
Interverranno: Valerio Evangelisti – Carmilla On Line |
Assemblea Antirazzista | Tavolo di lavoro sulla crisi Università
2.0 | Precari autorganizzati-progetto Prendocasa |
Lavoratori e lavoratrici esternalizzati delle cooperative
sociali, della Piaggio, della Ceva

Ore 22.30 FESTA ANTIRAZZISTA
Con DJ Phantomas + Dj Disk

SABATO 13 DICEMBRE

Dalle ore 15 – Ludoteca autogestita
Lezione di genitori e insegnanti contro le classi ponte

Ore 17 – Spettacolo teatrale “IL RE E’ BASSO”
del laboratorio teatrale Rebeldia, liberamente tratto da
“Gelsomino nel paese dei bugiardi” di Gianni Rodari

Ore 20.30 – CENA SOCIALE
IN SOLIDARIETA’ CON I LAVORATORI E LE LAVORATRICI
DELLA PEGA IN LOTTA, MESSI A ZERO ORE preparata con il
contributo del Q.D.T., collettivo studenti Ist. Alberghiero

Ore 22- CONCERTI HARDCORE
D.U.N.E. (Bologna) post hardcore lento à la Breach |
THE CONFLITTO (La Spezia) post hardcore/metal


Ore 23 – REGGAE ROOTS REALITY AND CULTURE
TRINACRIAGIOFAMILY ww.myspace.com/trinacriagiofamily from Pisa

|LS | BIMBOOMBAM SELECTA | DJ FOGGY
www.myspace.com/zuingo | www.myspace.com/foggiano from taranto


Durante la due giorni saranno sempre attivi: sportello Prendocasa e documenti
e video a cura dell’Assemblea Antirazzista

12 dicembre: PER UNO SCIOPERO SOCIALE contro disoccupazione, precarietà e repressione

  • Dicembre 11, 2008 6:42 pm

Il 12 dicembre a Pisa la giornata di sciopero generale dei lavoratori e delle lavoratrici vedrà sfilare insieme, partendo dalla stessa piazza, operai della provincia industriale, dipendenti delle  cooperative sociali, che nella nostra provincia rappresentano l’ultima frontiera dello sfruttamento (dei bisogni e dei lavoratori), migranti che a causa dell’esasperata flessibilità del mercato del lavoro fanno la spola tra lo schiavismo cantieristico e quello industriale delle aziende tessili
del Valdarno e la costrizione alla vendita ambulante; impiegati, genitori e insegnanti, studenti – ma già precari – delle scuole superiori e delle Università, in lotta contro precarietà e distruzione della formazione pubblica.

L’estremo valore politico che ricopre l’unità di questi oggetti sociali all’interno di una  manifestazione ontro le crisi, sta nel fatto che rappresenta il primo tentativo di generalizzazione delle resistenze nell’era di una crisi strutturale di un sistema che si basa sulla produzione di valore fittizio sulla pelle, e sulla capacità di esistere, della quasi totalità della popolazione.
Un sistema dominante che è arrivato a generalizzare la mercificazione: dopo il lavoro è toccato, e tocca, a territori e ambienti, al diritto all’istruzione, alla sanità, alla pensione, all’assistenza, alla casa. Un sistema che quotidianamente costringe le vite di decine di migliaia di persone ad essere legate, come variabili dipendenti, alla roulette finanziaria dei mercati, alle manovre di imprenditori, banchieri, speculatori e governanti che, dopo aver ingrassato il portafoglio, hanno deciso di scaricare i costi di una crisi internazionale sulle fasce di popolazione più deboli, estendendo ed intensificando l’espropriazione sociale nei loro confronti.

Ma in questa città qualcosa si è messo in moto, qualcosa che nasce dal rifiuto di vedersi ridotto ad oggetto da consumare, qualcosa che si nutre di dignità, conflitto e cooperazione, che parte dalla difesa e dalla resistenza, ma che si scopre motore del progresso sociale comune e collettivo.

NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO: le mobilitazioni di quest’autunno hanno visto i migranti determinati nell’opporsi ai tentativi dell’amministrazione comunale di precarizzare ancora di più le loro vite; in autonomia si sono riappropriati del diritto all’esistenza, occupando la visibilità pubblica dominata dal razzismo sociale. Gli studenti, i precari, i genitori hanno occupato, manifestato e bloccato la città per due mesi, opponendosi alla legge 133 e dando vita ad un processo di autorganizzazione della formazione che si nutre della conflittualità contro il governo, le istituzioni accademiche universitarie e scolastiche. Le continue e permanenti occupazioni di scuole, facoltà, poli didattici e rettorati ne esemplificano la radicalità delle forme e la determinazione dei contenuti.

Le occupazioni delle case sfitte, i picchetti contro gli sfratti, le mobilitazioni contro i licenziamenti e la mobilità, la riappropriazione di spazi sociali e l’autogestione di cultura, sport e musica, le autoriduzioni di bollette e trasporti…è questo lo scenario che abbiamo davanti per evitare che questa crisi ricada sulle spalle di chi di chi da sempre la subisce e n on su quelle di chi l’ha prodotta.
Noi questa crisi la vogliamo rovesciare: contro chi privatizza i guadagni e socializza le perdite, contro chi mette all’asta tutti i nostri diritti, noi iniziamo da una 2 giorni di occupazione ed iniziative, RIAPPROPRIANDOCI di tutto quello che da sempre ci espropriano.

NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO
NOI LA CRISI VE LA CREIAMO

 

spazio antagonista Newroz | Precari autorganizzati-progetto prendocasa

Noi la crisi non la paghiamo!

  • Dicembre 11, 2008 6:28 pm

Manifesto 12-13 dicembre