Generale

12 e 13 dicembre

  • Dicembre 11, 2008 6:51 pm

VENERDÌ 12 DICEMBRE

Ore 18 – Tavola rotonda contro la crisi
Interverranno: Valerio Evangelisti – Carmilla On Line |
Assemblea Antirazzista | Tavolo di lavoro sulla crisi Università
2.0 | Precari autorganizzati-progetto Prendocasa |
Lavoratori e lavoratrici esternalizzati delle cooperative
sociali, della Piaggio, della Ceva

Ore 22.30 FESTA ANTIRAZZISTA
Con DJ Phantomas + Dj Disk

SABATO 13 DICEMBRE

Dalle ore 15 – Ludoteca autogestita
Lezione di genitori e insegnanti contro le classi ponte

Ore 17 – Spettacolo teatrale “IL RE E’ BASSO”
del laboratorio teatrale Rebeldia, liberamente tratto da
“Gelsomino nel paese dei bugiardi” di Gianni Rodari

Ore 20.30 – CENA SOCIALE
IN SOLIDARIETA’ CON I LAVORATORI E LE LAVORATRICI
DELLA PEGA IN LOTTA, MESSI A ZERO ORE preparata con il
contributo del Q.D.T., collettivo studenti Ist. Alberghiero

Ore 22- CONCERTI HARDCORE
D.U.N.E. (Bologna) post hardcore lento à la Breach |
THE CONFLITTO (La Spezia) post hardcore/metal


Ore 23 – REGGAE ROOTS REALITY AND CULTURE
TRINACRIAGIOFAMILY ww.myspace.com/trinacriagiofamily from Pisa

|LS | BIMBOOMBAM SELECTA | DJ FOGGY
www.myspace.com/zuingo | www.myspace.com/foggiano from taranto


Durante la due giorni saranno sempre attivi: sportello Prendocasa e documenti
e video a cura dell’Assemblea Antirazzista

12 dicembre: PER UNO SCIOPERO SOCIALE contro disoccupazione, precarietà e repressione

  • Dicembre 11, 2008 6:42 pm

Il 12 dicembre a Pisa la giornata di sciopero generale dei lavoratori e delle lavoratrici vedrà sfilare insieme, partendo dalla stessa piazza, operai della provincia industriale, dipendenti delle  cooperative sociali, che nella nostra provincia rappresentano l’ultima frontiera dello sfruttamento (dei bisogni e dei lavoratori), migranti che a causa dell’esasperata flessibilità del mercato del lavoro fanno la spola tra lo schiavismo cantieristico e quello industriale delle aziende tessili
del Valdarno e la costrizione alla vendita ambulante; impiegati, genitori e insegnanti, studenti – ma già precari – delle scuole superiori e delle Università, in lotta contro precarietà e distruzione della formazione pubblica.

L’estremo valore politico che ricopre l’unità di questi oggetti sociali all’interno di una  manifestazione ontro le crisi, sta nel fatto che rappresenta il primo tentativo di generalizzazione delle resistenze nell’era di una crisi strutturale di un sistema che si basa sulla produzione di valore fittizio sulla pelle, e sulla capacità di esistere, della quasi totalità della popolazione.
Un sistema dominante che è arrivato a generalizzare la mercificazione: dopo il lavoro è toccato, e tocca, a territori e ambienti, al diritto all’istruzione, alla sanità, alla pensione, all’assistenza, alla casa. Un sistema che quotidianamente costringe le vite di decine di migliaia di persone ad essere legate, come variabili dipendenti, alla roulette finanziaria dei mercati, alle manovre di imprenditori, banchieri, speculatori e governanti che, dopo aver ingrassato il portafoglio, hanno deciso di scaricare i costi di una crisi internazionale sulle fasce di popolazione più deboli, estendendo ed intensificando l’espropriazione sociale nei loro confronti.

Ma in questa città qualcosa si è messo in moto, qualcosa che nasce dal rifiuto di vedersi ridotto ad oggetto da consumare, qualcosa che si nutre di dignità, conflitto e cooperazione, che parte dalla difesa e dalla resistenza, ma che si scopre motore del progresso sociale comune e collettivo.

NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO: le mobilitazioni di quest’autunno hanno visto i migranti determinati nell’opporsi ai tentativi dell’amministrazione comunale di precarizzare ancora di più le loro vite; in autonomia si sono riappropriati del diritto all’esistenza, occupando la visibilità pubblica dominata dal razzismo sociale. Gli studenti, i precari, i genitori hanno occupato, manifestato e bloccato la città per due mesi, opponendosi alla legge 133 e dando vita ad un processo di autorganizzazione della formazione che si nutre della conflittualità contro il governo, le istituzioni accademiche universitarie e scolastiche. Le continue e permanenti occupazioni di scuole, facoltà, poli didattici e rettorati ne esemplificano la radicalità delle forme e la determinazione dei contenuti.

Le occupazioni delle case sfitte, i picchetti contro gli sfratti, le mobilitazioni contro i licenziamenti e la mobilità, la riappropriazione di spazi sociali e l’autogestione di cultura, sport e musica, le autoriduzioni di bollette e trasporti…è questo lo scenario che abbiamo davanti per evitare che questa crisi ricada sulle spalle di chi di chi da sempre la subisce e n on su quelle di chi l’ha prodotta.
Noi questa crisi la vogliamo rovesciare: contro chi privatizza i guadagni e socializza le perdite, contro chi mette all’asta tutti i nostri diritti, noi iniziamo da una 2 giorni di occupazione ed iniziative, RIAPPROPRIANDOCI di tutto quello che da sempre ci espropriano.

NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO
NOI LA CRISI VE LA CREIAMO

 

spazio antagonista Newroz | Precari autorganizzati-progetto prendocasa

Noi la crisi non la paghiamo!

  • Dicembre 11, 2008 6:28 pm

Manifesto 12-13 dicembre

LE NUOVE CATENE DELLA PSICHIATRIA – Venerdì 13 Giugno

  • Giugno 9, 2008 4:39 pm

VENERDI’ 13 giugno 2008
al polo didattico Carmignani (dietro Piazza dei Cavalieri a Pisa)

il collettivo antipsichiatrico a.artaud-pisa
il collettivo antipsichiatrico violetta van gogh-firenze


                  presentano

LE NUOVE CATENE DELLA PSICHIATRIA
A 30 anni dalla riforma psichiatrica


Mostra fotografica ex-manicomio di Volterra
Allestimento materiale informativo sulla 180

dalle ore 18:

"Una critica antipsichiatrica alla legge 180"
interverrà il Collettivo antipsichiatrico A.Artaud

"La legge 180 e l’esperienza del telefono Violetta"
interverrà il Collettivo antipsichiatrico Violetta Van Gogh

"Prima e dopo il 1978 30 anni di legge 180"
interverrà G. Antonucci

[a seguire dibattito]

ore 21: aperitivo e cena/buffet

dalle 21:30:

"Dispositivi e i meccanismi manicomiali nelle istituzioni psichiatriche di oggi"
interverrà N.Valentino

"La psichiatria nelle carceri e la situazione degli OPG"
interverrà S.Verde

[a seguire dibattito]

PER INFO:

www.artaudpisa.blogspot.com
www.artaudpisa.noblogs.org

www.violetta.noblogs.org

Il Radicalismo islamico – presentazione del libro di Stefano Mauro al Newroz

  • Maggio 15, 2008 3:59 pm


Giovedì 15 maggio alle 21:15
presso lo Spazio Antagonista Newroz di Pisa (Via Garibaldi, 72) si terrà  la presentazione del libro "IL RADICALISMO ISLAMICO. Hizbollah, da movimento rivoluzionario  a partito politico" (Ed. Clandestine), alla presenza dell’autore Stefano  Mauro e di un esponente dell’Associazione palestinese "Wael Zuaiter".

L’iniziativa è volutamente organizzata il 15 maggio per ricordare che 60 anni fa aveva inizio la NAKBA  palestinese: infatti, Il 15 maggio 1948, data dell’autoproclamazione dello Stato di Israele le truppe sioniste israeliane iniziarono l’espulsione di 850.000 palestinesi dalla loro terra e la distruzione di oltre 500 villaggi.
Piaccia o meno, Hezbollah non è un semplice megafono di Tehran, come vorrebbero certi analisti occidentali, ma un  movimento islamo-nazionale a vocazione sociale, dice Stefano Mauro nel volume "Il radicalismo islamico".
Mettere sullo stesso piano chiunque non accetti lo status quo delle ccupazioni israeliane del ’67 – che si tratti dei territori palestinesi della West Bank, o delle fattorie di Sheba e
 delle alture di Kfar Shuba in ibano, o del Golan in Siria – e cavarsela con la categoria di "terrorismo" serve solo alla grancassa mediatica della "guerra preventiva". Il suo libro- un agile compendio che si propone come "ponte fra le culture",
spiega le differenze storico politiche tra sunniti e sciiti e le loro diverse
diramazioni. «Certamente – scriveva Stefano Chiarini nella prefazione a
questi cambiamenti dei movimenti islamo-nazionalisti non sono privi di
contraddizioni, ma sembra proprio che il loro essere, da una parte,
baluardo contro al Qaeda e, dall’altra, avversari di una pax israelo-americana, ne stia facendo i protagonisti della scena mediorientale. Durante la serata verrà distribuito materiale informativo ull’anniversario della NAKBA, la catastrofe palestinese.

Promuovono l’iniziativa:
Spazio Antagonista Newroz, Associazione culturale marxista Politica e Classe, Rete dei
Comunisti.

Sabato 26 aprile – Con la Palestina nel cuore

  • Aprile 24, 2008 3:13 pm

Sabato 26 aprile

Ricordando Letizia Pantani
Con la Palestina nel cuore


ore 19:30 – Incontro con Naima Zeedan, rappresentante dell’Unione dei Comitati delle donne palestinesi

dalle 23:00 serata con Rozza&Lucia: il ricavato sarà devoluto all’asilo Abu Kesh in Palestina dedicato a Letizia 


Incontro con Naima Zeedan, rappresentante dell’Unione dei Comitati delle donne palestinesi


Sabato 26 aprile alle 19:30 presso lo Spazio Antagonista Newroz di Pisa (Via Garibaldi 72) si terrà un incontro con Naima Zeedan, rappresentante dell’Unione dei Comitati delle donne palestinesi (UPWC), organizzazione palestinese impegnata nella lotta contro ogni forma di discriminazione e per il miglioramento della condizione femminile. L’UPWC gestisce cooperative di lavoro, asili, progetti di educazione e corsi di formazione in tutta la Palestina. Tra i progetti più importanti l’Unione coordina 23 asili in Cisgiordania e Gaza e 12 centri per la tutela delle donne.
L’Unione dei Comitati delle donne palestinesi interagisce con i bisogni basilari della comunità, con la finalità di offrire e garantire un servizio di prima necessità e di sostanziale importanza per la popolazione al fine di innescare un processo virtuoso di sviluppo e di miglioramento volto al rispetto dei principi laici e democratici.
Questa organizzazione da tempo collabora attivamente con l’associazione “Ghassan Kanafani onlus” di Lucca, impegnata nel Progetto “Adotta un asilo in Palestina”. Il Progetto degli asili è nato nel 1984 per coprire un vuoto ancora oggi esistente: né Israele prima né l’Autorità nazionale palestinese poi hanno garantito un servizio educativo prescolare. Per questo le donne hanno autonomamente organizzato asili nido e scuole materne rispondendo a un bisogno che vivono in prima persona. Oggi, a causa della grave crisi economica queste strutture rischiano di chiudere o di non riuscire a portare avanti i propri programmi educativi. L’importanza di questo progetto è quella di adoperarsi per tutelare i diritti dei bambini, come il diritto all’istruzione, al gioco e alla socializzazione. Gli asili costituiscono un’opportunità formativa e di sviluppo peculiare per la nuova generazione palestinese.
L’ottica laica e democratica, che rappresenta il valore fondante degli asili Ghassan Kanafani, caratterizza il metodo educativo e la qualità dell’intervento psicopedagogico del progetto.
Il legame che unisce questa associazione con l’Unione delle donne palestinesi è un filo che è diventato più forte e visibile a inizio anno, quando un nuovo asilo della rete “Ghassan Kanafani”, aperto nel villaggio di Abu Kash in Cisgiordania a nord-ovest di Ramallah, è stato dedicato a Letizia Pantani, prematuramente scomparsa nello scorso autunno. La notizia è stata comunicata dalle donne palestinesi con le quali l’associazione è in contatto da anni. Un contatto che è frutto anche dell’impegno che Letizia ha messo, negli anni intensi della sua breve vita, nella solidarietà alla lotta dei Palestinesi.
Le donne dell’UPWC hanno voluto ricordare, con affetto, l’impegno di  Letizia a fianco del popolo palestinese e della sua resistenza quotidiana.

All’incontro parteciperà anche la delegazione pisana dell’associazione “Sport sotto l’assedio” di ritorno dalla Palestina.  La serata proseguirà con cena e dj set il cui ricavato sarà interamente devoluto all’asilo di Abu Kash dedicato a Letizia.
L’incontro è promosso dallo Spazio Antagonista Newroz, dall’associazione “Ghassan Kanafani onlus” di Lucca, dal Circolo Arci Agorà, dalla Confederazione COBAS e dalla Rete dei Comunisti di Pisa.

Chi volesse avere più infomazioni sul progetto “Adotta un asilo in Palestina” può rivolgersi all’associazione Ghassan Kanafani onlus di Lucca (palestinalucca@yahoo.it), mentre chi volesse sostenere l’Asilo dedicato a Letizia è possibile utilizzare il conto corrente banco posta n° 21653662, specificando causale “Asilo Letizia Pantani”.

 

Locandina per Letizia 26 Maggio

 

 

 

American Hardcore. La storia del punk americano 1980-1986. Dal 18 al 24 aprile al Newroz

  • Aprile 18, 2008 12:15 pm

Punk_Newroz

Lo Spazio sociale antagonista NEWROZ di Pisa ospiterà dal 18 al 24 aprile la mostra "American Hardcore Flyers". Unica occasione Toscana per vedere questa mostra, organizzata dalla casa editrice ShaKe di Milano, che comprende oltre 130 pannelli con i manifesti originali dei concerti dei più importanti gruppi hardcore.

L’inaugurazione della mostra si terrà venerdì 18 aprile alle 18:00, mentre sabato 19 aprile è prevista la presentazione del libro "American Punk Hardcore. Una storia tribale” di Steven Blush e del documentario "American Hardcore. La storia del punk americano 1980-1986 " di Paul Rachman. Con una feroce colonna sonora e introvabili filmati inediti questo documentario è il racconto definitivo per i fan del genere e per tutti i curiosi della scena punk statunitense. Un fenomeno esplosivo che ha influenzato il grunge, il metalcore arrivando a gruppi come Red Hot Chili Peppers, Nirvana, Beastie Boys.
La serata di sabato 19 aprile proseguirà con Frontiera (Ex Kina) e Senza sterzo in concerto.

La mostra sarà visibile ogni giorno dalle 18:00 alle 24:00 presso lo Spazio Antagonista Newroz di Pisa, in Via Garibaldi 72. Ogni sera Dj set punk e proiezioni video. La mostra si chiuderà giovedì 24 aprile con un aperitivo musicale punk.

La scelta di organizzare tale evento a Pisa è dettata dal riconosimento di questa città quale luogo simbolico di una memoria collettiva che ha visto, nei bui anni ’80, irrompere un forte movimento di rottura culturale che con l’esperienza del Victor Charlie ha raggiunto il suo massimo momento di espressione.
In quei terribili anni ’80, in cui la feroce repressione politica ha cercato di annullare ogni forma di antagonismo e di lotta sociale, parte di quella generazione "da cancellare", riconquistò spazi sociali e abitativi, creando luoghi e pratiche di controcultura, imponendo nuovi linguaggi espressivi, praticando forme di autogestione e autoproduzione, sottraendosi alla mercificazione e all’omologazione. Pisa, da piccola città di provincia, è diventata così una fucina di proposte musicali e culturali, di uno stile di vita che poneva al suo centro l’autodeterminazione, il boicottaggio attivo contro la mercificazione delle esistenze, la resistenza "creativa" all’inesorabile omologazione culturale e sociale. A Pisa in quei brevi, intensissimi anni, hanno suonato le più significative bands hard-core italiane, americane ed europee della scena underground internazionale, diventando crocevia di migliaia di persone. Ricordiamo ancora i pullman che dal sud arrivavano nella nostra città per assistere ai concerti. Lo Spazio antagonista Newroz di Pisa, oggi, propone questa iniziativa per riaffermare il ruolo dirompente che la scena hard-core ha avuto ed ha nella costruzione di un movimento totalmente autogestito e indipendente dalle multinazionali della comunicazione e del consumo. E per ribadire che questa e’ l’unica strada percorribile per liberarsi dalle gabbie del mercato.

 

 

CINEFORUM ANTIPSICHIATRICO ITINERANTE – a cura del Collettivo Antipsichiatrico A.Artaud

  • Marzo 17, 2008 3:41 pm

CINEFORUM ANTIPSICHIATRICO ITINERANTE
una rassegna cinematografica contro la psichiatrica
in diversi spazi e realtà nella città di Pisa

mercoledì 19 marzo
c/o lo Spazio Antagonista NEWROZ
via Garibaldi 72
buffet aperitivo ore 20
film ore 21:30
Morgan matto da legare
di K.Reisz (1966)

mercoledì 26 marzo
c/o Spazio Sociale REBELDIA
via Battisti 51
ore 21:30
Family life
di K.Loach (1971)

giovedì 3 aprile
c/o l’Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche
via Serafini 2
buffet aperitivo ore 20
film ore 21:30
Psichiatria industria di morte

mercoledì 9 aprile
c/o il Circolo Arci Unità al CEP
via Boccherini 14
buffet ore 20
film ore 21:30
requiem for a dream
di D.Aronofsky (2000)

I dannati del lavoro – 13 e 14 marzo al Newroz a cura dI Bliz – precari autorganizzati

  • Marzo 12, 2008 5:40 pm

13 marzo
ORE 21: 30

proiezione di In questo mondo libero…
(Gran Bretagna, Italia, Germania, Spagna; 2007 REGIA: Ken Loach.)
L’ultima opera di Ken Loach, regista da sempre impegnato nel tentativo di dar voce al mondo degli oppressi, costituisce una riflessione su temi come il lavoro precario, il lavoro nero, l’immigrazione in cui sfruttatori e sfruttati non sono che pedine all’interno di un sistema spietato e criminale che rende i loro ruoli intercambiabili.


14 marzo
ORE 18:00

RENATO CURCIO (ricercatore presso la cooperativa Sensibili alle foglie) presenta "I dannati del lavoro" (Sensibili alle foglie, 2007)
I migranti fanno parte di quelle moltitudini di esclusi che Frantz Fanon definì i ‘dannati della terra’ e che in quest’epoca sono i nuovi ‘dannati del lavoro’. Questa ricerca, svolta con lavoratrici e lavoratori migranti, mette in luce le discriminazioni che i migranti subiscono nel mondo del lavoro, i dispositivi del razzismo culturale e quelli delle leggi che regolano il ‘circuito di Schengen’. E mette in dubbio le ‘certezze’ sulla nostra ‘identità europea’ e le pigre complicità intellettuali con cui le accogliamo senza neppure accorgerci di diventare così sempre più stranieri a noi stessi.

ORE 20:30

aperitivo musicato

DALLE 23:00 in poi:
Gabry H & Lady Gajola funk&soul&jazz
Dr. Fitz (Megatron Sound)
Dolo (Subbaddiction Crew)

 
Locandina 13 e 14 marzo

  

Venerdì 29 Febbraio ore 19.00 – incontro con Julen Arzuaga responsabile di BEHATOKIA

  • Febbraio 29, 2008 11:15 am

 

BEHATOKIA è l’osservatorio Basco dei Diritti Umani di Euskal Herria. Le forze che convergono all’interno di BEHATOKIA sono: TAT (Gruppo Contro la Tortura), ETXERAT (Associazione dei Familiari delle Persone Represse Politicamente), ESKUBIDEAK (Associazione dei Procuratori Legali Baschi) e GURASOAK (Associazione dei Genitori delle Giovani Vittime della Repressione).
L’obiettivo di questi gruppi è quello di avviare un centro di intercomunicazione con organismi internazionali, organizzazioni non-governative e gruppi che operano per la difesa dei Diritti Umani, per rilevare le violazioni di questi diritti e inoltre di diffondere informazioni riguardanti la violazione dei diritti fondamentali da parte delle istituzioni.

EuskalHerria 

Per maggiori informazioni: http://www.behatokia.info/aurkezpenaIT.php

A seguire…cena sociale. Partecipate!