Generale
Sabato 1 Marzo sostieni il progetto Gramigna – serata al Newroz
Vai il sito dell’ associazione aut-aut: associazione aut-aut progetto gramigna
sabato 23 febbraio – serata comitati NoOffshore e NonbruciamociPisa
SABATO 23 FEBBRAIO – REBELDIA
Serata dei Comitati contro il rigassificatore offshore
e Non bruciamoci Pisa
Perché inceneritori e rigassificatori non sono
necessari
ma servono solo a fare affari sporchi!
Perché esistono le alternative: RIFIUTI ZERO ed
ENERGIE RINNOVABILI!
Inceneritori e rigassificatori, né qui, né altrove!
*ORE 19:00
APERITIVO MUSICALE
*ORE 22:00
“PATTUMI STELLARI”
Spettacolo teatrale a cura del Gruppo NONOSOLOGELLO
*Dalle 23:00
DJ THUNDERPUSSYCAT & DJ GAIOLA
Trash-Rock-Funky
+ materiale informativo e videoproiezioni
SENZA LA GENTE NON SI DECIDE NIENTE!
Non delegare, partecipa ai Comitati!
nooffshorepisa@yahoo.it
nonbruciamocipisa@yahoo.it
Uno stupro è uno stupro. E non ha nazione. No al sessimo. No al razzismo.
Una giovane donna e’ stata stuprata a Pisa.
Ancora una volta e’ stato perpetrato un atto di dominio e sopraffazione.
Ma le donne denunciano da sempre le continue violenze e gli assassini che avvengono in contesti familiari da parte di padri, fidanzati, mariti, ex e conoscenti. E’ una storia senza fine.
Il rapporto Eures-Ansa 2005, “L’omicidio volontario in Italia” e l’indagine Istat 2007 dicono che un omicidio su quattro avviene in casa; sette volte su dieci la vittima è una donna; più di un terzo delle donne fra i 16 e i 70 anni ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita, e il responsabile di aggressione fisica o stupro è sette volte su dieci il marito o il compagno.
La violenza contro le donne non puo’ e non deve essere ricondotta, come si sostiene da più parti, a un problema di sicurezza delle città o di ordine pubblico: la violenza maschile non conosce differenze di classe, nazionalità, cultura.
La violenza contro le donne non è un retaggio bestiale di “culture altre”, ma cresce e fiorisce nella nostra, ogni giorno, nella costruzione e nella moltiplicazione di un modello femminile che privilegia l’aspetto fisico e la disponibilità sessuale spacciandoli come conquista.
Se questi sono i fatti, cosa sta succedendo?
Succede che è più facile agitare uno spauracchio collettivo (oggi i rumeni, ieri i musulmani, prima ancora gli albanesi) piuttosto che impegnarsi nelle vere cause del panico e dell’insicurezza sociali causati dai processi di globalizzazione. Succede che sotto il tappeto dell’equazione rumeni-delinquenza si nasconde la polvere dello sfruttamento feroce del popolo rumeno. Sfruttamento nei cantieri, dove ogni giorno un operaio rumeno è vittima di un omicidio bianco. Sfruttamento sulle strade, dove trentamila donne rumene costrette a prostituirsi, metà delle quali minorenni, sono cedute dalla malavita organizzata a italianissimi clienti (ogni anno nove milioni di uomini italiani comprano un coito da schiave straniere, forma di violenza sessuale che è sotto gli occhi di tutti ma pochi vogliono vedere). Sfruttamento in Romania, dove imprenditori italiani – dopo aver "delocalizzato" e creato disoccupazione in Italia – pagano salari da fame ai lavoratori. Succede che si sta sperimentando la costruzione del nemico assoluto, come con ebrei e rom sotto il nazi-fascismo.
Fa specie quindi che, pronti a fomentare il clima della criminalizzazione di massa, formazioni di destra scendano in campo a “difendere le donne”.
Quelle formazioni hanno nel loro Dna politico l’idea di una rigida distinzione dei ruoli all’interno della società alla donna dovrebbe competere solo lo spazio domestico e la funzionalità riproduttiva. Quelle formazioni hanno al loro attivo attacchi ai diritti conquistati dale donne come quello all’aborto.
Delitti individuali non giustificano castighi collettivi. Essere rumeni o rom non è una forma di "concorso morale”.
UNO STUPRO E’ UNO STUPRO.
NIENTE PUO’ RENDERLO PIU’ ODIOSO.
SPAZIO ANTAGONISTA NEWROZ
UNIVERSITA’ ANTAGONISTA
COLLETTIVO AULA R
Sabato 13 ottobre a Livorno contro l’Offshore
Sabato 13 ottobre a Livorno: MARCIA CONTRO IL RIGASSIFICATORE OFF-SHORE
Concentramento ore 15 in piazza BarrieRa Garibaldi (La Guglia)
Sono previsti bus navetta per il ritorno
La sera in via Ajaccia (luogo di arrivo della mani/marcia):
spettacoli e musica con:
– i Licaoni (proiezione video)
– i Licantropi
– Luca Faggella
– Bobo Rondelli
– Sexual Chocolate
– Acquaforte
– Dj Set
Sport sotto l’assedio – dal 31 marzo al 9 aprile in Palestina
Per seguire la carovana di Sport sotto l'assedio alla quale partecipano compagni e compagne dello Spazio antagonista Newroz e di Università Antagonista:
Freepalestine.noblogs.org
Associazione Jalla
Corto Circuito – Roma
Comune di Pisa: quello che le cifre non dicono
Leggiamo dall’articolo del Tirreno del 29 marzo che il Comune di Pisa si prodigherebbe nel campo del sostegno e assistenza alle categorie dell’”alta marginalità” o a rischio disagio spendendo anche cifre considerevoli.
La categoria sociologica che sottende questa definizione è di per sé discutibile perché creata ad hoc per tenere ai “margini” della società tutte e tutti coloro che non sono utili o produttivi. La “normalità” diventa solo la capacità di vendere la propria forza lavoro e la sanità in generale assomiglia sempre più ad una catena di montaggio dove “il pezzo” usurato viene sostituito per permettere un veloce rientro nel mondo del lavoro o, peggio ancora, la capacità lavorativa viene mantenuta tramite supporto “farmacologico” indipendentemente dal fatto che la somministrazione del farmaco possa essere precursore di nuova malattia. Ovviamente questo modello di sanità comporta dei costi molto elevati per i cittadini.