Precariato sociale

reddito

“La banca di Fiorani è diventata la piazza sociale del quartiere!”

  • Dicembre 5, 2011 8:53 am

Grandissimo successo della giornata di aggregazione, socialità e festa di domenica 4 dicembre in via la Pergola a Pisa.

Più di cento persone hanno risposto all’appello di #occupy pisa, soggetto che da settimane ha liberato i due stabili di via la Pergola, e del comitato “Vicini di casa” per trasformare questa domenica in un importante momento di confronto nel quartiere.

La giornata è iniziata con un pranzo in cui ognuno ha contribuito portando qualcosa da casa, riprendendo la tradizione di socialità e condivisione degli abitanti storici del centro: tavolate sulle strade, pietanze di ogni genere e tanta voglia di stare insieme e di opporsi allo sgretolamento dei legami sociali, particolarmente violento nel centro storico “commercializzato”. Il pranzo è stato organizzato, inoltre, in collaborazione con il “Comitato per l’Acqua Bene Comune”, che ha contribuito alla riuscita della giornata con l’esposizione di quadri degli “artisti per l’acqua”.

#occupypisa: prosegue l’occupazione di via la Pergola

  • Novembre 20, 2011 12:59 pm

#occupy Pisa a teatro sul palco di Ascanio Celestini

Ieri è trascorsa un’altra intensa giornata negli stabili occupati di via la Pergola: nelle prime ore del mattino gli occupanti hanno ricevuto un piacevole risveglio da parte di vicini, che hanno portato il buongiorno accompagnato da caffè bollente e biscotti, segno di una solidarietà attiva da parte del quartiere.
Dopo poco sono iniziate le brulicanti attività della giornata: pulizia del posto, lavori di manutenzione, volantinaggi, comunicazione con la città.

Pisa: occupata ex cassa di risparmio, #occupyeverywhere

  • Novembre 17, 2011 7:48 pm

“Così si è detto, così si è fatto!”. Oggi a Pisa intensa giornata all’insegna del blocco e dell’occupazione.

Dopo lo scorso 11 novembre in cui, nella piazza davanti al comune, studenti medi insieme a universitari e giovani dei quartieri periferici lanciavano lo slogan #occupypisa; la manifestazione di oggi ha dimostrato che l’unica alternativa reale alla crisi e ai governi tecnici, è quella di tradurre il “noi il vostro debito non lo paghiamo”, costruendo risposte che partano dal basso.

Prendetevi anche queste! Lancio di monetine su “Futuro e Libertà”

  • Settembre 18, 2011 2:41 pm

Pisa – Un centinaio di persone, ieri pomeriggio, ha contestato la prima festa futurista del partito “Futuro e Libertà”, giunta al secondo ed ultimo giorno di dibattiti in Logge dei banchi, la piazza del Comune.

“Fututro e Libertà”, partito in cui si sono riciclati i responsabili ed i sostenitori di alcune delle leggi più vergognose del nostro paese, ha organizzato questa due giorni,“nella speranza che questo appuntamento possa essere uno spunto per quanti, allontanatisi dalla politica, possano ritrovare la passione e lo spirito perso”.

Quest’iniziativa ha visto partecipare esponenti di spicco del partito come Bocchino e Granata, ma anche membri delle segreterie locali e regionali di Pd e di Sel, specie nell’incontro di venerdì pomeriggio, sul tema delle alleanze necessarie per costruire l’alternativa nel post-Berlusconi. Alternativa che puzza di già visto e di continuità con la volontà politica di scaricare sulla gente il costo della crisi, nascosti dietro una presunta unità nazionale.

PRENDOCASA NELLO SPEZZONE SOCIALE: DENTRO E OLTRE LO SCIOPERO GENERALE!

  • Maggio 4, 2011 3:14 pm

Dalla manifestazione nazionale della Fiom del 16 Ottobre, al movimento autunnale del mondo della formazione, al 14 Dicembre romano, la richiesta di sciopero generale è andata rafforzandosi ed amplificandosi facendosi espressione di un disagio e di una rabbia sempre più generalizzati.

Alla fine, forse nel peggiore dei modi, la convocazione è arrivata: uno sciopero troppo tardivo che mostra il vero volto di un sindacato sempre più parte strutturale del nuovo patto sociale e strumento, quindi, di governo e controllo dei territori.

Sin dall’inizio chiara è stata la volontà della CGIL di depotenziare la piazza declinandola come un momento testimoniale e inoffensivo. Per questo motivo l’appuntamento del 6 maggio deve essere assunto da quei soggetti che quotidianamente si oppongono al nuovo patto sociale come momento a cui contribuire nel segno dell’antagonismo e dell’auto-organizzazione per invertire la traiettoria della compatibilità e della pacificazione sociale. E’ in quest’ottica che il Progetto Prendocasa, come progetto di riappropriazione del diritto alla casa e al reddito, guarda allo sciopero generale: un momento di espressione di opposizione sociale, uno spazio di ricomposizione di tutte quelle soggettività che non vogliono più pagare gli effetti di questa crisi, ma che, invece, intendono sovvertirla riprendendosi da basso reddito e diritti. Soggettività composte da studenti, precari, migranti, sfrattati, lavoratori, disoccupati: tutti pezzi di quel precariato cittadino di cui è composto Prendocasa e che da anni lottano in città per il diritto alla casa.

Verso il 6 maggio… occupato il Polo Carmignani

  • Maggio 4, 2011 2:41 pm

Si è svolta ieri sera, presso il Polo Carmignani, una partecipata assemblea di ateneo in cui si è discusso dell’appuntamento convocato dalla Cgil per il 6 maggio. Gli studenti e i precari del mondo della formazione hanno ben chiaro quanto questo appuntamento debba essere allargato dalla dinamica sindacale con i contenuti e le pratiche che sono emerse dall’autunno di lotta. I luoghi in cui gli studenti vivono la precarietà impongono di generalizzare lo sciopero e di socializzare le pratiche di opposizione; oggi più che mai scioperare significa contrastare il governo, ma anche schierarsi contro ogni forma di pacificazione sociale.

E’ stato ribadito che solo nella lotta e nel rifiuto delle politiche di austerità si può costruire l’alternativa all’impoverimento ed alla precarietà. Il 6 maggio a Pisa deve essere una tappa fondamentale per riaprire una stagione di conflittualità; una piazza per ribadire al sindacato che non c’è possibilità di concertazione con chi ha l’unico obiettivo di distruggere i diritti sociali, e per continuare a ricomporre tutti i soggetti che vivono la precarietà e la combattono quotidianamente in prima persona.

9 aprile a Pisa: contro il modello toscano di precarietà, riprendiamoci tutto!

  • Aprile 12, 2011 5:26 pm

Dopo la giornata di venerdì, in cui decine e decine di studenti, precari e migranti avevano manifestato all’INPS, la giornata di sabato ha confermato il dinamismo di una generazione che ha smesso di subire ed ha iniziato a tradurre in pratiche e rivendicazioni la propria forza e i propri bisogni. Infatti, da mercoledì scorso un’assemblea pubblica studentesca molto partecipata aveva rilanciato la propria battaglia contro la precarietà, contestualizzando l’appello nazionale lanciato dalla Cgil, e decidendo di portare in piazza quei contenuti di lotta e di conflitto verso e oltre lo sciopero generale. “Contro la precarietà, la nostra rabbia – que se vayan todos!”, recita un’enorme scritta apparsa qualche notte fa sul ponte di mezzo. “Contro il nuovo patto sociale”, è scritto sullo striscione dell’INPS bloccato venerdì scorso. I contenuti della lotta alla precarietà, in una Toscana dove il centro-sinistra è la governance del territorio, sono oggi più che mai quelli che svelano l’antagonismo della nuova composizione di classe ai processi di precarizzazione attuati secondo un modello toscano che vede in prima fila sindacati confederali uniti, imprenditori ed istituzioni pubbliche. Riappropriarsi della giornata del 9 aprile, curvando slogan e passerelle politiche di chi ha contribuito in tutto il paese ed in particolare nella nostra città e ad abdicare (e sovente a criminalizzare) il terreno del conflitto per scegliere quello della concertazione al ribasso con padroni, governo e sistema di potere; è l’obiettivo, dichiarato e raggiunto, del movimento, verso la costruzione dello sciopero del 6 maggio!

KLF: bloccata la Cassa di Risparmio di Pisa

  • Marzo 24, 2011 10:19 am

Da Pisa studenti e studentesse, precari e precarie, aderiscono alla tre giorni di mobilitazione lanciata dal Knowledge Liberation Front. Una tre giorni che va nella direzione di un attacco al sistema finanziario, responsabile in prima persona dell’applicazione delle politiche di austerity che gli stati europei stanno dando come risposta alla crisi economica mondiale.

Nella città toscana questa mattina, decine e decine di studenti e precari, hanno occupato l’ingresso della Cassa di Risparmio; bloccando i servizi per circa un’ora, sono entrati all’interno dell’istituto creando tensione tra i dirigenti che hanno prontamente contattato le forze dell’ordine. Nel frattempo uno striscione è stato affisso sulla porta e i partecipanti all’azione hanno bloccato l’ingresso con un presidio accompagnato da interventi e accensione di fumogeni.

Un quartiere che resiste. Basta sfratti al Cep!

  • Marzo 22, 2011 6:56 pm

Tempi duri al Cep, quartiere messo a dura prova dalla gestione aziendalistica e speculativa dell’amministrazione comunale. Da qualche tempo a questa parte sembra che l’unica intenzione della giunta sia quella di saccheggiare tutto il possibile, aumentando gli affitti per la gestione di fondi commerciali e orti e cementificando le poche aree verdi rimaste in un quartiere già densamente popolato, che invece avrebbe bisogno di più servizi e punti di aggregazione.

Progettualità su via dell’Occhio. Comunicato in seguito al cda dell’Ardsu

  • Marzo 1, 2011 12:31 pm

Pisa – Il presidio che si è tenuto ieri pomeriggio durante lo svolgimento del consiglio di amministrazione dell’azienda regionale per il diritto allo studio ha visto l’Associazione portare a casa la prima vera presa di responsabilità da parte dell’azienda sull’investimento e sulla futura destinazione dello stabile di via dell’Occhio.

La significativa partecipazione al presidio da parte dei soggetti studenteschi, dal Collettivo Universitario Autonomo, a Sinistra Per..ad Assemblee in Agitazione dimostra come intorno alla questione di via dell’Occhio si giochi una partita importante non solo per coloro che si occupano di diritto alla casa ma anche e soprattutto per tutti quegli studenti che rivendicano il loro diritto allo studio.