Prendocasa
lotte diritto alla casa
PRENDOCASA DIFENDE UN ALTRO SFRATTO, SEMPRE PIU’ FORTE L’EMERGENZA ABITATIVA
Una donna sola con suo figlio, uno dei tanti casi di morosità incolpevole, diversi mesi di arretrati dopo che lei ha perso il lavoro, la più totale assenza delle istituzioni nel momento dell’esecuzione dello sfratto.
Un copione purtroppo già visto quello in scena a Pontedera nella provincia di Pisa che avrebbe potuto avere il peggiore dei finali se non fosse intervenuto il Progetto Prendocasa portando la proprietà e l’ufficiale giudiziario a rinviare lo sfratto.
CONTRO SFRATTI E REPRESSIONE!
TORNEO DI BILIARDINO!
Dalle 21 in poi presso le case di Via Marsala 34, Riglione (Pisa)
PER PRENOTARSI: 3343331592
…l’importante è avere polso…
Curva Nord Maurizio Alberti
Comitato territoriale Pisa Est-progetto prendocasa
INAUGURATO LO SPAZIO-BIMBI AUTOGESTITO NELLO STABILE DI VIA MARSALA
Il comitato di quartiere e le
famiglie in occupazione hanno presentato il progetto di spazio-bimbi
sfilando in corteo per le vie del quartiere e invitando la
cittadinanza al pranzo e alla festa di inaugurazione.
Il Comitato di
quartiere, nato in seguito all’occupazione della palazzina di via
Marsala, che si è dato come obiettivo principale l’utilizzo pubblico
e collettivo dei fondi ubicati al piano terra dello stabile, ha oggi
inaugurato il primo dei suoi numerosi progetti.
Intorno a
mezzogiorno un corteo composto dai nuovi abitanti ha sfilato per le
strade di Riglione e Oratoio distribuendo un volantino che riportava
gli ultimi aggiornamenti rispetto alla trattativa con la proprietà.
Tappa obbligata la piazza in cui si sarebbe dovuto tenere il comizio
elettorale di Rossi, candidato del Pd alle regionali in Toscana, dove
i presenti hanno mostrato molto interesse per la situazione. Alla
provocazione di uno spropositato spiegamento di forze di polizia, gli
occupanti hanno risposto con un corteo pacifico e festoso con una
larga presenza di bambini.
VIA MARSALA E’ UNO SPAZIO APERTO A TUTTI
E’
passata una settimana da quando otto famiglie in emergenza abitativa hanno
occupato lo stabile in via Marsala 34. Tale decisione è scaturita dalla reale
necessità di avere un posto dove vivere; ogni nucleo familiare è stato colpito
dalla crisi, e la perdita del lavoro di un membro della famiglia ha significato
l’impossibilità di pagare l’affitto, la morosità e infine lo sfratto. Nella
maggior parte delle famiglie sono presenti bambini in età scolare.
Prima
di compiere questa scelta tutti hanno cercato soluzioni alternative per via
istituzionale, tramite il bando per le case popolari, la richiesta di
contributo all’affitto, il supporto dei servizi sociali. Nonostante le
situazioni drammatiche le istituzioni non hanno fornito nessuna risposta e
nessun aiuto concreto, lasciando sole le famiglie.
Solo
l’autorganizzazione collettiva ha permesso che queste persone e i loro figli
non si trovassero in mezzo alla strada.
UN APPELLO A SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONE. AGGIORNAMENTI DA VIA MARSALA
ormai quattro giorni le case di via Marsala a Riglione, inutilizzate
da più di otto anni, sono abitate da nove famiglie in emergenza
abitativa. Durante questi primi, intensi giorni, i nuclei familiari
si sono dedicati a rendere abitabili gli appartamenti e i fondi della
struttura e a pulire il giardino dai rifiuti, ma anche a farsi
conoscere e a far conoscere il progetto Prendocasa in tutto il
quartiere. La risposta degli abitanti di Riglione e Oratoio è ogni
giorno più incoraggiante: dalle prime assemblee pubbliche sono già
emerse non solo la solidarietà, ma anche la voglia di partecipare
alla gestione degli spazi pubblici che il progetto ha restituito al
quartiere. Per questo nella settimana appena iniziata, le case di via
Marsala si apriranno al quartiere, oltre che durante le assemblee
pubbliche, anche mercoledì pomeriggio, giorno in cui sarà attivo lo
sportello per il diritto alla casa del progetto, e domenica per un
pranzo sociale nel cortile recuperato dagli occupanti e per una
giornata di giochi per bambini.
Intanto
ieri c’è stato un primo incontro con la proprietà, alla quale le
famiglie hanno portato una proposta di recupero dello stabile e di
affitto a canone concordato. Per raccogliere il sostegno che il
quartiere ha espresso in questi giorni, gli occupanti hanno diffuso
un appello, che è possibile firmare anche su internet, di cui
riportiamo il testo:
La
mattina di sabato 13 marzo nove famiglie in emergenza abitativa (17
adulti e 16 minori) hanno liberato la palazzina di via Marsala 34 da
anni di abbandono e degrado. Queste famiglie hanno deciso di entrare
in occupazione perchè non gli si prospettava altra alternativa per
continuare ad avere un tetto. Gli
sfratti, i licenziamenti, le difficoltà di accedere alle case
popolari, nonostante il possesso di tutti i requisiti, hanno reso
l’occupazione l’unica scelta possibile.
Queste
case appartengono a uno dei maggiori proprietari immobiliari di Pisa
e, a causa di una storia controversa, non sono mai state utilizzate.
Terminate nel 2002, sono state al centro di un contenzioso tra la
proprietà ed il comune, riguardo alla possibilità di uso pubblico
del parcheggio, che è durato alcuni anni ed è stato sciolto a
vantaggio del proprietario. Ma le case continuano a rimanere vuote
perchè il contenzioso dall’anno scorso prosegue con una richiesta di
risarcimento danni da parte della proprietà: il processo per questa
nuova causa avrà inizio non prima del 2013. Questo significa che
un’eventuale sgombero delle famiglie dall’immobile equivarrebbe a
riconsegnarlo all’incuria e al degrado per almeno altri tre anni.
Per
questo gli occupanti hanno proposto alla proprietà di effettuare a
proprie spese i lavori necessari all’abitabilità dell’immobile e di
pagare un affitto ad equo canone, cioè proporzionato al reddito
delle famiglie, finchè l’edificio non avrà una destinazione d’uso.
Questa proposta è stata elaborata collettivamente dagli abitanti
delle case di via Marsala nell’intenzione di venire incontro agli
interessi del proprietario, ma ponendo come prioritari il benessere e
la dignità dei propri figli e delle proprie famiglie.
Intanto
gli occupanti hanno già iniziato a restituire lo stabile al
quartiere: se già nove appartamenti vuoti da anni a fronte di una
tale emergenza abitativa sono una vergogna, c’è anche la questione
degli enormi fondi commerciali, anch’essi in disuso. L’interesse
degli occupanti è stato quindi fin dal principio quello di
coinvolgere il più possibile il vicinato e gli abitanti del
quartiere, sia nel confronto continuo e quotidiano, sia organizzando
apposite assemblee per proporre usi pubblici e collettivi di questi
fondi; le esigenze in una zona del genere si sono rivelate
molteplici: le prime proposte sono state una palestra, uno
spazio per bambini, una biblioteca, una sala studio.
L’intenzione
è quindi adesso quella di costituire un comitato di quartiere,
composto dalle famiglie di via Marsala e da tutte le persone
interessate all’utilizzo dei fondi, che si dia l’obiettivo di
realizzare alcuni di questi progetti e soprattutto di farli vivere in
maniera continuativa.
Firmando
questo appello potete dare sostegno e rendere più forte questa
proposta, con un semplice gesto di solidarietà reale.
RIGLIONE AL FIANCO DEGLI OCCUPANTI: AGGIORNAMENTI DA VIA MARSALA
Oggi le nuove case occupate di via Marsala hanno aperto lo spazio al quartiere per un’assemblea di presentazione e confronto. Fin dalla giornata di ieri l’occupazione degli otto appartamenti ha ricevuto la solidarietà e l’appoggio di numerosi abitanti del paese. L’assemblea di oggi ha confermato la volontà degli abitanti di Riglione di non stare soltanto a guardare, ma di capire e di interagire con il Progetto.
Dopo una presentazione generale di Prendocasa, gli occupanti hanno raccontato i percorsi che li hanno portati alla scelta della riappropriazione e hanno parlato del progetto di recupero dello stabile che domani proporranno alla proprietà: progetto che non riguarda solo i lavori necessari alla vivibilità degli appartamenti, ma anche l’apertura del cortile e dell’ampio fondo a piano terra alla collettività. Numerose le proposte emerse, anche da parte degli abitanti del quartiere, per l’utilizzo dello spazio: una palestra popolare, una biblioteca, di cui Riglione è sprovvista, una ludoteca. Fin da questa settimana le case occupate ospiteranno anche un’altra sede, oltre a quella in centro città, dello sportello del progetto Prendocasa, che già in questi ultimi giorni di confronto informale con gli abitanti del quartiere ha riscosso grande successo.
Domani la trattativa con la proprietà troverà nell’appoggio del quartiere un nuovo elemento di forza.
IL PROGETTO PRENDOCASA METTE A SEGNO UNA NUOVA OCCUPAZIONE
Stamattina circa un centinaio di compagni e compagne del Progetto Prendocasa ha occupato uno stabile in Via Marsala a Riglione, nella periferia sud di Pisa, che da oggi ospiterà nove nuclei familiari. L’edificio è di proprietà di Pampana, uno dei più importanti palazzinari del pisano, costruito nel 2002 e mai affittato. Da quasi otto anni questo palazzo rappresenta una vergogna per tutta la zona di Riglione: nove appartamenti lasciati al degrado, di proprietà di una piovra che possiede centinaia di appartamenti sfitti in città.
ABITARE NELLA CRISI – 12,13,14 MARZO A FIRENZE

Abitare Nella Crisi
Firenze 12-13-14 Marzo 2010
Convegno dal Basso: Incontro Nazionale dei Movimenti
per il diritto all’Abitare