Pisa. Presidio e blocchi degli operai licenziati all’autonoleggio dell’aeroporto

  • Ottobre 28, 2014 9:42 am

Dopo lo sciopero del 16 ottobre, convocato per chiedere trasparenza rispetto agli inquadramenti contrattuali e migliori condizioni di lavoro, la G.B. srl, azienda addetta al servizio autonoleggio e lavaggio al terminal renters dell’aeroporto di Pisa, nella giornata di ieri ha comunicato il licenziamento di 11 lavoratori. Motivato come una riduzione di personale dovuta alle difficoltà di mercato la risposta aziendale è invece in tutto e per tutto un attacco politico a un inizio di organizzazione sul posto di lavoro. Già nella giornata successiva allo sciopero del 16 infatti, la dirigenza aziendale comunicò ai responsabili del cantiere pisano di non chiamare più 5 operatori pagati con ritenuta d’acconto, sebbene fossero previsti in turno fino a fine mese, e il demansionamento di un operatore, con la sottrazione di 430 euro in busta paga. Un incontro sindacale il martedì successivo aveva stabilito il reintegro dei lavoratoti allontanati e l’impegno ad avviare un percorso che conducesse alla risoluzione di alcune criticità, come il pagamento dello stipendio in un unica soluzione e non in due tranche. Ieri, al posto del verbale di incontro, è però arrivata la lettera aziendale che da Venezia comunicava il licenziamento di 11 lavoratori su 18 senza aprire ad altre soluzioni temporanee quali Cassa Integrazione o altri ammortizzatori sociali.

La risposta degli operai è stata pronta. Da questa mattina è stato montato un presidio permanente nel piazzale del terminal autonoleggi. Subito la solidarietà raccolta è stata tanta e il presidio si è animato promettendo una mobilitazione a oltranza. L’azienda, in difficoltà d’immagine, ha chiesto disposizioni operative a SAT, la società che gestisce lo scalo pisano. Ma le rivendicazioni dei lavoratori si allargano fino a tutto il sistema-aeroporto pisano invitando al presidio e alla mobilitazione gli operatori della galassia dei servizi che ruota attorno all’aeroporto. Affermano infatti che sulla loro pelle “guadagnano non solo gli imprenditori dell G.B. srl, ma anche le aziende dell’autonoleggio che risparmiano, fino alla SAT che impone prezzi altissimi per la gestione delle aree e degli spazi in cui lavoriamo. A fronte di un lavoro in cui girano cifre da capogiro non è possibile vedere situazioni da terzo mondo! Ci siamo stancati di subire queste condizioni!”
Intanto, nella mattinata di oggi, nonostante l’azienda lamentasse la crisi e l’impossibilità di mantenere l’organico, sono stati inviate alcune bisarche per prelevare i mezzi a noleggio dal piazzale del terminal sostituendo così i trasferisti mandati a casa. I lavoratori licenziati hanno quindi immediatamente improvvisato un blocco impedendo ai mezzi di portare a termine l’operazione. Dai blocchi di stamani e dal presidio la mobilitazione si da dunque le gambe per pretendere l’immediata revoca di tutti i licenziamenti e il rispetto della dignità di tutti i lavoratori dell’aeroporto. Per venerdì 31 ottobre intanto è già stato convocato dagli operatori licenziati un’assemblea-presidio per le 15 nel piazzale dell’aeroporto.