Squartet + Tom Moto live
Con sei anni di attività, due album e quasi duecento concerti alle
spalle, gli SQUARTET propongono la loro versione di musica rock
contemporanea, fatta di brevi composizioni strumentali a tre voci e
scelte sonore di stampo punk e no-wave.
La formazione vede Fabiano
Marcucci (Ardecore) al basso, Manlio Maresca (Neo, I Mostri, Ardecore)
alla chitarra, Marco Di Gasbarro (Ardecore) alla batteria e Francesco
Fazzi in regia.
Nuovi brani verranno presentati in anteprima, in
aggiunta al live ormai ben rodato dellí’album ìUwaga!î (Jazzcore
Inc./Goodfellas, 2009).
I Tom Moto nascono nel novembre del 2006
grazie all’incontro di Giulio Tosi al basso, Juri Massa alla batteria e
Marco Calcaprina alla tromba. Dopo aver registrato il primo demo nel
gennaio 2007 contenente 4 tracce al Syncropain Studio di Pisa si
dedicano all’attività live collezionando concerti in tutta Italia.
Nell’agosto del 2007 registrano il primo disco ufficiale "Junk" grazie
al sostegno di Ivan A. Rossi che lo produce. Il gruppo si rinchiude 10
giorni allo Shape Recording Studio a Cascina e dà alla luce un cd
contenente 12 tracce. 3 di queste sono readings tratti da "Post
Office", il capolavoro di Charles Bukowski letti da Alex Zobel. Il
disco verrà mixato nel corso del 2007/2008 all’Apricot Studio di Milano
fino alla travagliata uscita nel dicembre del 2008 grazie al sostegno
di Loris Furlan e della Lizard records. A pochi mesi dall’uscita sono
numerose le recensioni sui più importanti magazine italiani (Rumore,
Blow Up, Mucchio, Rockerilla ecc.) che si possono scaricare sul blog di
questa pagina. Inoltre grazie a "Junk" i Tom Moto vincono i Progawards
2008 come best debut album.
PRIMO MARZO A PISA tra limiti e potenzialità
Pisa è stato attraversato dalle comunità migranti in una serie di iniziative
svolte dalla prima mattina fino al tardo pomeriggio.
Alle 10 un presidio di 300
persone composto da migranti e antirazzisti si è trasformato in un corteo non
autorizzato fino alla prefettura, dove con interventi, cartelli, striscioni i
migranti hanno con forza posto l’opposizione alla costruzione dei CIE in
Toscana annunciata dal candidato PD alla presidenza della regione; il diritto
alla cittadinanza, alla libertà di movimento, alla lotta contro ogni
discriminazione e razzismo sociale e di Stato.
Nel pomeriggio a Santa Croce,
zona industriale del Valdarno dove è forte la concentrazione di lavoratori
migranti, dalle 18 una manifestazione di circa mille persone ha attraversato il
centro della città raggiungendo la piazza del municipio.
COMUNICATO DI SOLIDARIETA’ CON I COMPAGNI KURDI ARRESTATI E PERQUISITI
Pisa su richiesta della procura di Venezia, un’operazione degna dei
militari turchi, utilizzando in maniera spropositata le forze di
polizia contro intere famiglie.
Questa operazione ha portato all’arresto di sei persone (di cui due
estradate in Francia), al fermo e interrogatorio di altri settanta
militanti kurdi e alla notifica di espulsione per altre venti.
L’accusa è di aver costituito una associazione sovversiva finalizzata
al reclutamento e all’addestramento di guerriglieri pronti a partire
per seminare il terrore in Turchia.
In realtà l’operazione, coordinata dalle questure europee, ha
costituito un chiaro segnale ad un popolo che rifiuta di rientrare nei
piani imperialisti di pacificazione ed annientamento e continua
testardamente a parlare di resistenza e di trasmissione di memoria
attiva di resistenza.
Denunciamo inoltre il comportamento del sistema mediatico, che ha
criminalizzato l’operato dei militanti kurdi, argomentandolo con
l’ambigua definizione di "indottrinamento", sottintendendo con questo
sia l’ambito militare che quello politico, senza far minimamente
riferimento alle ragioni della lotta del popolo kurdo.
Diamo perciò la nostra incondizionata solidarietà ad ogni forma di resistenza di ogni popolo in lotta, come quello kurdo.
Antagonist* Pisan*
RESISTENZA KURDA IN PIAZZA A PISA
e gli arresti a danno dei militanti kurdi effettuati nella giornata di
ieri, indetto dalla comunità kurda in Toscana.
Al corteo hanno partecipato più di mille persone che hanno rivendicato
la loro internità alla lotta di liberazione del popolo kurdo scandendo
slogan a favore del PKK e che hanno rimandato al mittente -ovvero alle
italiane ed europee e allo stato imperialista turco- l’accusa di
terrorismo.
L’operazione, condotta dall’antiterrorismo con metodi che i compagni
kurdi perquisiti non hanno esitato a definire "degna dei militari
turchi" (elicotteri nel cortile alle cinque di mattina, intere famiglie
portate in questura), ha portato nella sola provincia di Pisa al fermo
di circa settanta militanti, trattenuti in questura per oltre dodici
ore, all’arresto di sei persone di cui due estradate in Francia e alla
notifica di espulsione per altre venti, peraltro regolarmente residenti
in altri Stati europei.
Quello che realmente si contesta ai kurdi è di aver osato non chinare
la testa di fronte alle ipotesi di annientamento e di pacificazione che
l’imperialismo aveva in serbo per il popolo kurdo e aver osato
trasmettere una memoria attiva di resistenza alle giovani generazioni.
Il corteo si è snodato lungo le vie del centro e si è articolato con un
sit in sotto il giornale locale "Il Tirreno" che aveva sposato
nell’edizione di oggi la versione della questura, ovvero "scovato campo
di addestramento di terroristi kurdi" e una tappa finale nella piazza
antistante il Comune ove è stato dato spazio agli interventi delle
realtà solidali italiane ed è stata ribadita la fermezza di un popolo
che non si arrende.
Vedi anche:
ROSARNO, LA RIVOLTA DEGLI ULTIMI
Venerdì 26 febbraio, il Collettivo Universitario Autonomo, organizza presso lo Spazio Antagonista Newroz:
SOLO PER ADULTI
Tequila party, allietato da Soloperadulti e One Man Buzz…
Solo
per adulti è un progetto nato tra il 2004 e il 2005 dall’idea di due
musicisti, Luca e Francisco, dagli stili assai diversi: interprete
della migliore tradizione dei cantautori italiani nonchè autore il
primo, violinista e chitarrista rumba e flamenco il secondo. I due si
incontrano a Lisbona dove convivono per quasi un anno, mettendo in
piedi un repertorio destinato alle strade della capitale portoghese e
ai localini del Bairro Alto. Per vedere sul palco la formazione attuale
si dovrà aspettare fino al 2007 quando i due, stanchi della strada e
della vita nomade, reclutano Carlo (già musicista dell’eskimo, appena
di ritorno da un viaggio spirituale lungo strade d’america) e Batteaux
(uno dei padri fondatori della scena punk maceratese, una vera autorità
nell’underground della piccola provincia marchigiana). Il quartetto è
completo e sceglie l’Eskimo di Firenze e diversi locali di Pisa per
esibirsi, non disdegnando di tanto in tanto il ritorno alle origini di
artisti di strada, specialmente per le calles di Spagna, dove
trasferitisi per un periodo collaborano con artisti catalani,
messicani, statunitensi. Fanno tutto con chitarra, violino, kazoo e
voce, rivoltando i canoni che dividono i generi musicali, creando
un’unità in cui i giri armonici rotondi si lasciano suonare al ritmo di
rumba, in cui lo swing diventa viscerale, confondendosi col punk. Da
non perdere.
Come al solito i concerti inizieranno alle 21.30 in punto, per termianre alle 00:00 in punto…
Progetto prendocasa: nuovo picchetto antisfratto

dall’ultima esecuzione di sfratto, bloccata dai militanti del progetto
prendocasa, nei confronti di una famiglia italiana “colpevole” di non essere
riuscita a pagare l’affitto da capogiro (700 euro al mese). Dalle 8 della
mattina la famiglia insieme a decine di solidali, occupanti di case, studenti,
precari, ha picchettato la propria abitazione in attesa di affrontare per la
terza volta l’ufficiale guudiziario, la proprietà dell’immobile e la forza
pubblica. Il presidio antisfratto è durato fino alle 18, quando la proprietà accompagnata
a quattro volanti dei carabinieri sono giunti all’immobile, ma subito sono
stati bloccati ed obbligati a prorogare ulteriormente la data dell’esecuzione
forzosa dello sfratto, causa problemi di “ordine pubblico”. Una resistenza
sociale quella di oggi che ha costretto di nuovo la proprietà a “prendere
tempo”, in attesa che la famiglia ed il progetto di riappropriazione del
diritto all’abitare abbiano garantito la casa. Da notare come le istituzioni
del comune di Cascina e della provincia di Pisa siano state per l’ennesima
volta sorde ed incapaci di portare avanti qualsiasi proposta reale di
mediazione abitativa. La data del prossimo sfratto è fissata per il 16 marzo;
se le istituzioni e la proprietà seguiteranno a latitare e a non garantire la
casa a questa famiglia, il movimento di tutte quelle persone coinvolte nella
battaglia contro gli sfratti non mancherà sicuramente di fornire la giusta e
doverosa risposta a questa crisi: opposizione sociale e riappropriazione!
COMUNICATO DEL PROGETTO PRENDOCASA
Dalle 8 della mattina fino alle
18 del pomeriggio decine di persone hanno tutelato per la seconda volta il
diritto alla casa della famiglia italiana, colpita solo due settimane fa da un
altro tentativo di sfratto. Quindici giorni fa, a seguito della proroga
rilasciata dall’ufficiale giudiziario dopo una resistenza al tentativo di
sfratto e dell’occupazione temporanea del comune di Cascina, la famiglia in
questione aveva ottenuto un incontro con il Sindaco Franceschini e un
rappresentante dell’ufficio casa. In questo incontro la posizione delle
istituzioni aveva mostrato timidi tentativi di farsi carico dell’emergenza
abitativa in cui si trova il nucleo familiare. Un’emergenza causata dallo
sfratto per morosità nonché da altri gravi problemi di salute ed una
particolare condizione emotiva dovuta alla recente perdita di un figlio. Il
Sindaco aveva affermato di voler intervenire affinche l’esecuzione dello
sfratto fosse prorogata ulteriormente per avere il tempo materiale di
individuare alcuni percorsi di mediazione abitativa.
Invece oggi, se non ci fosse
stato nuovamente il presidio e la resistenza del progetto prendocasa, lo
sfratto sarebbe stato eseguito e 5 persone buttate in mezzo alla strada. Questo
si evince sia direttamente da quanto affermato dall’ufficiale giudiziario e
dalla proprietà; sia indirettamente in quanto era presente un ingente numero di
carabinieri ed ancora una volta assente, nonostante i nostri numerosi tentativi
di mettersi in contatto, alcun rappresentante delle istituzioni e dei servizi
sociali.
La famiglia ha manifestato la
volontà di abbandonare l’alloggio nel momento in cui le venga data la
possibilità concreta di accedere ad una casa, anche in affitto calmierato, ma
non a prezzi di mercato di 700 euro al mese come l’abitazione da cui hanno
preso lo sfratto. Ma tutto ciò non è bastato e lo sfratto è stato prorogato
soltanto di 15 giorni e nessuna soluzione alternativa è stata presentata dalle
istituzioni.
Ancora una volta abbiamo la consapevolezza
che l’unica soluzione sta nella lotta per la difesa dei propri diritti sociali
e nella capacità di individuare quali sono i soggetti e le istituzioni che in
questo momento di crisi si muovono nella
direzione di tutelare solo gli interessi dei proprietari di case. Il prossimo
16 marzo la famiglia ed il movimento per il diritto alla casa non staranno
certo a guardare l’ennesimo tentativo di espropriazione della loro dignità.
Riappropriamoci dei nostri diritti
Lottiamo per il blocco degli sfratti per
morosità
Casa per tutti, sfratto per nessuno!