OCCUPARE NON E’ REATO! ILLUMINA LE CASE SFITTE!
Grande successo ieri sera e stanotte per la Luminara dei Diritti, organizzata da Zona Autonoma Pisana. I compagni e le compagne di ZAP sono tornati in Largo Ciro Menotti, la piazza che per 12 giorni ha ospitato la tendopoli delle famiglie di via Marsala.
La festa della Luminara, che ogni anno si svolge a Pisa nella notte tra il 16 e il 17 giugno, porta nella città toscana migliaia di persone. Tantissime le feste organizzate nelle diverse piazze pisane per questo evento, tra cui quella di Largo Ciro Menotti, che centinaia di persone hanno deciso di attraversare.
Un momento di festa, durante il quale il Progetto Prendocasa e le famiglie di via Marsala hanno ancora una volta sottolineato l’importanza della lotta per il diritto alla casa: "4000 case sfitte, tre sfratti a settimana-occupare non è un reato", è la frase scritta sullo striscione che è stato appeso nella piazza.
Le famiglie di via Marsala, in mezzo alla strada dal 26 maggio scorso, quando centinaia di uomini delle forze dell’ordine sgomberarono lo stabile di proprietà Pampana, chiedono diritti per loro e per tutte quelle famiglie che, colpite dalla crisi economica, sono sotto sfratto perché "colpevoli" di non riuscire più a pagare affitti da capogiro.
Ma la protesta di Largo Ciro Menotti non è l’unica di questa Luminara: mentre quest’anno il Comune ha deciso di investire il doppio del denaro in fuochi d’artificio rispetto agli anni precedenti, diversi pezzi della città scalpitano chiedendo diritti. Diritto alla casa, all’istruzione, al lavoro, al reddito.
Intorno alle 19 i precari della scuola hanno appeso un grande striscione sui Lungarni, che recitava "No ai tagli alla scuola", durante la serata lo striscione è stato poi spostato in Borgo, proprio vicino alla "Luminara dei diritti".
Gli stabilizzandi dell’università, intorno alle 22, hanno invece messo in scena una protesta presso gli uffici amministrativi dell’ateneo, proprio accanto al rettorato: hanno affisso un gigantesco pinocchio, vicino al quale è stato scritto "Università di Pisa, Università del sapere…fregare 89 lavoratori", e "Magnifico rettore = Magnifica ingiustizia".
I migliaia di lumini che hanno abbellito la città non sono riusciti a lasciare nell’ombra le tante soggettività che da mesi portano avanti battaglie di diritti e dignità, non sono riusciti a raccontare di nuovo la favola della città felice dove non esiste un problema di emergenza abitativa, dove l’unica emergenza sono gli antagonisti e gli spazi sociali che "protestano" rivendicando diritti e spazi per la collettività.
Forse neppure il Sindaco Filippeschi ci crede più. E gongolarsi leggendo la scritta "Gloriosa Pisa" fatta con i lumini su lungarno Mediceo, non basterà a zittire quelle mamme infuriate contro i tagli ai nidi, non basterà a risolvere il problema delle tante famiglie senza casa, a bloccare gli sfratti, a stabilizzare i precari..
Non bastano due spettacoli, una mano di bianco e un PIUSS da milioni di euro per riabbracciare il sogno della pacificazione e della ricomposizione sociale.
Ancora una volta da Largo Ciro Menotti si è alzata una voce che è andata oltre l’occasione della festa: la repressione non cancella le istanze sociali, il diritto alla casa non si sgombera!