Università antagonista VS università della crisi
Il 17, il 18 e il 19 febbraio ci riapproprieremo ancora una volta di uno spazio universitario. Per noi è questa una delle occasioni con cui confrontare punti di vista su come continuare quel movimento che in questo autunno-inverno ha infiammato le facoltà e le piazze di tutto il paese (ma non solo!) nella lotta contro l’applicazione del ddl Gelmini.
Pensiamo che sia importante, a partire dai conflitti che si sono dispiegati sulla vicenda Commissione Statuto, sulle misure di austerità e ulteriore sacrificio che l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio vuole imporre, sulle ristrutturazioni della didattica ed il taglio di numerosi corsi di studio, ragionare e praticare collettivamente un nuovo orizzonte di liberazione dalla mercificazione dei saperi e dalla precarietà dell’indebitamento sociale.
Siamo di ritorno da Parigi, da una straordinaria tre giorni di meeting trasnazionale dove centinaia di soggettività si sono ritrovate, hanno discusso ed affrontato i nodi del conflitto sulla formazione. “Siamo una generazione che vive la precarietà come condizione permanente: l’università non è più un ascensore per la mobilità sociale, ma una
fabbrica di precarietà. E l’università non è un luogo isolato: la nostra lotta per un nuovo welfare, contro la precarietà e per la libera circolazione dei saperi e delle persone non si ferma ai suoi cancelli”: questo è l’assunto da cui siamo partiti, toccando con mano la vicinanza alle rivoluzione nordafricane, inseguendo quella tendenza politica che vede nella composizione sociale del precariato universitario un motore capace di far tremare governi e di ribaltare il piano della crisi.
Lottare contro il declassamento è quindi più che mai costruire percorsi e pratiche di riappropriazione di quello che già ci è stato tolto, oltre che difendere ciò che ci è rimasto. Produrre sapere per le lotte, e lotte per il sapere collettivo, sociale, cooperativo, questo è il nostro compito! Vogliamo ripartire tematizzando proprio la condizione di precarietà studentesca, i bisogni negati ma soprattutto le strategia di resistenza e di attacco che quotidianamente vengono messe in campo per sovvertire la povertà dell’esistente.
Per questo invitiamo a partecipare a questa tre giorni tutti gli studenti e le studentesse, i precari, i lavoratori e le soggettività che hanno costruito l’opposizione ed il movimento dell’odierno lavoro vivo in antagonismo all’università della crisi e della governance dell’espropriazione.
Programma della 3 giorni
• Giovedì 17
Ore 19.30 – grigliata sociale
Ore 21.30 – proiezione “this is England”
• Venerdì 18
Ore 18.30 – lancio della campagna “vogliamo spazi e reddito”: per l’apertura continuativa del polo carmignani
Ore 22.30 – FESTA BASSRIOT NIGHT break beat- d,n,b – tekno
• Sabato 19
Ore 17.30 – iniziativa “percorsi di conflitto e riappropriazione nell’università della crisi”. Con studentato occupato Anomalia (Palermo), Ex Mondino Occupato (Pavia), aula giardino occupata (Pisa), associazione Giorgio Ricci (Pisa)
Ore 22.30 – FESTA Sala hiphop HERRERA & PEZZONE warm up VERZHILLCREW
Sala reggae GHETTO ARMY, DJ REZ ALBANIA REGGAE AMBASSADOR,DEJAN OTM SOUND
collettivo universitario autonomo – Pisa