Generale
ZAP: DUE GIORNI IN FESTA
Momenti di divertimento, nei quali chiaramente c’è stato anche lo spazio per sottolineare ancora una volta le lotte che ZAP sta portando avanti in questo periodo. Una fra tutte quella del Diritto alla Casa e dunque l’opposizione alla sgombero della palazzina di Riglione occupata il 13 marzo scorso.
1 MAGGIO AL NEWROZ: LA RESISTENZA E’ IN FESTA!
Baccelli con salame e pecorino
Zuppa
Grigliata
Dolci
Vino
10 euro
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CANAPISA VS COMUNE: MANIFESTARE E’ UN DIRITTO!
In una nota diffusa la scorsa settimana il Comune si era dichiarato espressamente “contrario alla concessione dell’uso di strade e piazze cittadine per lo svolgimento della manifestazione” (che si terrà il 29 maggio) con delle motivazioni sconcertanti: alcune becere e pretestuose, come le scritte sui muri durante la manifestazione, altre, molto più gravi, che entrano nel merito dei contenuti del corteo, nel tentativo di delegittimarlo.
Dice infatti la nota: “Riteniamo che temi come gli stili di vita, le dipendenze, il rapporto tra droghe pesanti e leggere, che incidono sui giovani e sulle famiglie, non hanno bisogno di sfilate e manifestazioni caricaturali ma debbano essere trattate con competenza, attenzione e serietà dalle istituzioni competenti, Amministrazione Comunale compresa”.
Dopo una settimana in cui più voci si sono levate contro il tentativo repressivo del Comune, la mozione che è stata presentata ieri in Consiglio è stata ridimensionata nella forma, ma non nei contenuti. Dopo una lunga discussione, in cui il PD cittadino ha fatto sfoggio della sua imbarazzante debolezza politica, la mozione approvata in serata non chiede più espressamente che la questura vieti l’autorizzazione della manifestazione, ma che gli organizzatori si assumano maggiori responsabilità sullo svolgimento di Canapisa e che la manifestazione si svolga con “modalità” diverse dagli anni passati.
La mozione, approvata con 21 voti favorevoli e 2 contrari (Sel), ha suscitato la rabbia degli organizzatori di Canapisa. Quando si parla di “modi” di svolgimento diverso, infatti, probabilmente si intende che un corteo antiproibizionista non può attraversare le vie del centro, ma deve essere invisibile all’occhio scandalizzato della città vetrina.
Contro questo vergognoso tentativo repressivo, l’Osservatorio antiproibizionista/Canapisa Crew, ha indetto due appuntamenti cittadini:
MERCOLEDI’ 28 ore 21 ASSEMBLEA CITTADINA alla Facoltà di Lettere, Pisa
GIOVEDI’ 29 ore 21.30 ASSEMBLEA GENERALE nella caffetteria di Rebeldia, via Battisti 51
È inoltre stato diffuso un appello di cui riportiamo il testo:
APPELLO PER CANAPISA 2010
La libertà di manifestazione del pensiero è un diritto fondamentale riconosciuto in tutti gli ordinamenti giuridici che vengono definiti come “democratici".
Secondo la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, "ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.
L’articolo 21 della Costituzione Italiana, invece, recita testualmente che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Oggi questo fondamentale diritto è in pericolo nella nostra città di Pisa dove un’inedita accozzaglia bipartisan PD-PdL vorrebbe vietare Canapisa, la street parade antiproibizionista che dal 2001 si tiene nella nostra città e che nelle sue nove precedenti edizioni non ha mai causato danni o gravi problemi e non ha mai visto accadere alcun episodio grave o anche solo particolarmente spiacevole.
Noi crediamo che, indipendentemente dalle opinioni che ognuno può avere su proibizionismo/antiproibizionismo, Canapisa abbia tutto il diritto di essere svolta e riteniamo che, al di là di ogni ipocrisia, gli amministratori e i consiglieri comunali che vorrebbero imporre il silenzio agli antiproibizionisti, dovrebbero almeno avere la dignità di ammettere che voler vietare Canapisa significa vietare una manifestazione politica e significa quindi voler limitare la libertà di espressione e di pensiero.
Per questo chiediamo alle autorità competenti di non ascoltare le velenose proposte di chi vorrebbe imporre la censura preventiva contro le idee sgradite e di garantire il 29 maggio il regolare svolgimento nelle forme e nei modi che verranno scelti dagli organizzatori della manifestazione.
Foto tratta da www.autautpisa.it
EGIN, MEGAFONO DELLE LOTTE
Ieri sera, nell’ambito della sesta edizione del Newroz in festa, erano di scena gli Egin, gruppo torinese folk rock, che presentavano l’ultimo disco “Des Maunet”. Intervista a Fabrizio, voce degli Egin.
Gli Egin da più di dieci anni rappresentano una importante parte della musica “in lotta” piemontese, suoni dai ritmi scattanti combinati a una forte presenza sul palco, capace di trasmettere non solo buona musica ma anche messaggi di lotta, soprattutto in solidarietà ai movimenti nei Paesi Baschi e alla lotta contro l’alta velocità in Val di Susa.
Abbiamo parlato con Fabrizio, voce e chitarra del gruppo:
CARNEVALE COLORATO AL NEWROZ
Una giornata all’insegna del divertimento quella che ieri si è svolta nello Spazio Antagonista Newroz!Dalle prime ore del pomeriggio tantissimi bambini sono accorsi in Via Garibaldi per trascorrere un pomeriggio fatto di giochi e allegria: la giocoleria, la pentolaccia, la merenda, i trucchi…tanti gli ingredienti che hanno reso speciale questo carnevale!
Un "Carnevale colorato", per bambini di tutte le età e di tutti i colori; una giornata per sottolineare ancora una volta il diritto a posti e tempo per giocare, il diritto ad una casa da abitare, il diritto alla scuola che ci accoglie, il diritto ad essere bimbi tutti insieme!
WELCOME IN 2.0.1.0.
Programmazione del Newroz per gennaio 2010
Livorno: 1000 persone in corteo contro le “morti di stato”
16.01.2010
Stamattina un migliaio di persone hanno manifestato in una Livorno
blindata. Manifestazione promulgata dalle famiglie delle vittime: dai
casi più eclatanti come quelli di Federico Aldrovandi, Carlo Giuliani,
Gabriele Sandri, a quelli ignorati dalle cronache mainstream come Niki
Gatti, Riccardo Rasmas, Giulio Comuzzi e tanti altri.
Livorno per partecipare alla manifestazione indetta dalle famiglie dei
tanti "morti di stato".
Il corteo, aperto dallo striscione che recitava "verità e giustizia"
portato dai familiari delle vittime, si è mosso intorno alle 12 e ha
percorso le vie di un centro cittadino militarizzato.
Uno schieramento di forze dell’ordine, quello di oggi, certamente
inadeguato alla composizione del corteo, formato principalmente da
famiglie e comuni cittadini che hanno voluto portare la loro
solidarietà.
Molti gli interventi dal camion, interventi che hanno sottolineato il
senso di questa giornata: mettere da parte piagnistei e vittimismo e
creare un territorio comune di lotta che rompa il silenzio nel quale
avvengono questi abusi.
Viviamo in un paese in cui sempre più le derive securitarie prendono il
sopravvento: negli ultimi 20 anni i detenuti nelle carceri italiane
sono più che raddoppiati, 150 i morti ogni anno.
Grazie alla tenacia delle famiglie, in primis di Maria Ciuffi, madre di
Marcello Lonzi, oggi a Livorno un corteo compatto ha sfilato contro
tutto questo e contro il silenzio delle istituzioni.
http://www.infoaut.org/articolo/livorno-1000-persone-in-corteo-contro-le-morti-di-stato
http://www.reti-invisibili.net/