Saperi
lotte sui saperi
Stay tuned, fight bologna process!
Ieri mattina, come da giorni annunciato, cinquanta studenti hanno fatto irruzione al convegno di celebrazione del processo di Bologna nell’aula magna di scienze.
Occupata l’aula master della facoltà di lettere
Dopo il blocco della commissione statuto di ieri pomeriggio, gli studenti e le studentesse dell’università, questa mattina, hanno occupato l’aula master della facoltà di Lettere. Con questa azione di riappropriazione gli studenti rilanciano verso la contestazione al seminario sul Bologna Process che si terrà venerdì prossimo.
CONTESTIAMO IL CONVEGNO SUL PROCESSO DI BOLOGNA!
Come studenti e studentesse questa mattina abbiamo occupato l’Aula 12 di Palazzo Ricci: un’aula dedicata alle attività dei master e dunque sottoutilizzata.
Bloccata la Commissione Statuto. No al Bologna Process!
Questo pomeriggio decine e decine di studenti e studentesse hanno fatto irruzione dentro Palazzo alla Giornata, sede del rettorato, dove si stavano svolgendo i lavori della commissione statuto. La riunione in corso è stata quindi bloccata dai manifestanti, che sono intervenuti ribadendo ancora una volta l’opposizione alla legge Gelmini e alla sua applicazione.
La riforma Gelmini e le sue emanazioni sono l’ultimo tassello di quanto previsto dal Bologna Process che, insieme alla Strategia di Lisbona, sta portando alla dismissione dell’università pubblica, nel tentativo di creare un sistema della formazione in grado di produrre forza-lavoro intellettuale sempre più precarizzata e disciplinata.
Pisa: in mille allo sciopero sociale contro la concertazione!
E’ cominciata presto la giornata di lotta a Pisa: gli universitari, che ieri avevano occupato diverse facoltà, hanno picchettato gli ingressi di molti edifici dell’ateneo, impedendo di fatto lo svolgimento dell’attività didattica. Picchetti anche davanti alle scuole superiori, centinaia di studenti medi hanno raggiunto piazza Garibaldi, luogo del concentramento lanciato dall’assemblea di ateneo di lunedì scorso, nella quale si era deciso di muoversi autonomamente dalla Cgil.
In una città in cui la Cgil è più parte integrante dei dispositivi di governo del centro-sinistra più che di organizzazione di lotta sindacale, la stessa convocazione autonoma lanciata dal movimento studentesco ha dato fastidio al segretario provinciale ed agli organismi dirigenti della Cgil! Segno dell’incompatibilità annunciata e praticata dal movimento, che ha saggiamente deciso di interpretare questa data come mobilitazione contro la concertazione al ribasso, ed in antagonismo alle misure del nuovo patto sociale cui i sindacati confederali vogliono prestarsi! Corteo autonomo e sciopero generale quindi, per ribadire quali sono le parti contro cui riaccumulare forza e riaprire e potenziare le lotte e i conflitti!
Apre l’aula studio di via dell’Occhio
Da giovedì 24 Febbraio nascerà, all’interno della palazzina occupata di via dell’Occhio un’ aula studio per gli studenti.
L’idea di adibire ad aula studio uno spazio che regolarmente è luogo di attività culturali, conferenze e punto di riferimento per il quartiere, nasce dalla connessione del lavoro del Collettivo Universitario Autonomo, del Collettivo Autonomo Studenti Pisani, con quello dell’Associazione Giorgio Ricci sul problema della mancanza di spazi in città.
In un momento in cui la politica universitaria va in direzione di un netto taglio dei servizi ridimensionando drasticamente l’orario di apertura delle biblioteche, in cui gli studenti si vedono sottratti spazi di studio e socialità come l’aula Solferino o vengono relegati in zone decentrate come nel caso del fallito esperimento dell’ex-Gea, in cui strutture esistenti come il Polo Carmignani sono sotto-utilizzate, si “recupera” uno spazio interamente autogestito e lo si mette a disposizione di tutti e tutte.
Ripartire dal conflitto! Occupato il Polo Carmignani
Pisa – Questo pomeriggio gli studenti e le studentesse del Collettivo Universitario Autonomo sono tornati a riappropriarsi di uno spazio dell’università: il Polo Carmignani, uno spazio sottoutilizzato, già più volte al centro delle lotte universitarie e sul quale proprio durante questa occupazione verrà lanciata una campagna per chiederne l’apertura continuativa.
Una campagna che, partendo dal caso del Polo, vuole riportare al centro del dibattito la questione dell’utilizzo degli spazi, troppe volte lasciati vuoti o concessi a privati che già spadroneggiano nell’ateneo pisano.