Saperi

lotte sui saperi

Università antagonista VS università della crisi

  • Febbraio 16, 2011 6:44 pm

Il 17, il 18 e il 19 febbraio ci riapproprieremo ancora una volta di uno spazio universitario. Per noi è questa una delle occasioni con cui confrontare punti di vista su come continuare quel movimento che in questo autunno-inverno ha infiammato le facoltà e le piazze di tutto il paese (ma non solo!) nella lotta contro l’applicazione del ddl Gelmini.

Respingiamo l’applicazione della riforma, ripartiamo dal conflitto.

  • Febbraio 10, 2011 9:50 am

Stamattina, 9 febbraio, insieme a decine di studenti abbiamo bloccato la nomina della commissione statuto. L’azione di stamani è stata il frutto dell’assemblea di ateneo di lunedì in cui evidenti e palesi sono state le divergenze di progettualità e di rivendicazione sul perché fosse necessario bloccare la nomina della commissione statuto. Queste differenze, sostanzialmente, si basavano sulla concezione della commissione statuto o come organo da contestare in quanto espressione diretta della controparte o come campo dentro cui continuare la battaglia no-Gelmini, cercando prima di tutto di allargare la rappresentanza ai soggetti che si sono mobilitati, e quindi contestando il rettore sulle modalità delle nomine dei membri, ritenute non democratiche e verticistiche, in quanto calate dall’alto e non decise da elezioni a suffragio universale.

Pisa: gli studenti bloccano la nomina della commissione statuto

  • Febbraio 9, 2011 10:19 pm

Dopo la partecipata assemblea di ateneo di lunedì, il movimento studentesco inizia il nuovo anno contrapponendosi a qualsiasi tentativo di applicazione della legge Gelmini e di pacificazione imposta dal Rettore.
Nelle settimane precedenti forti erano stati i segnali di cosa il neo rettore Augello intendesse in campagna elettorale per “opposizione alla riforma”: la ligia applicazione delle direttive con cui il Ministero vuole imporre tagli, precarietà, sfruttamento all’interno di quella che già oggi è la fabbrica sociale di mercificazione di saperi e diritti.

“Il 28 gennaio è ripartire dalle lotte”

  • Gennaio 27, 2011 10:05 pm

Pisa – Sono giorni di fermento nella città toscana: l’università torna a riempirsi di presidi e volantinaggi, gli studenti medi si mobilitano contro il caro-trasporti, gli operai dell’indotto Piaggio entrano in sciopero permanente.

Gli studenti e le studentesse dell’università si preparano ad attraversare lo sciopero di domani da protagonisti; precari in formazione che vengono quotidianamente sfruttati come forza-lavoro gratuita negli stages e nei tirocini e, contemporaneamente, vengono privati dei diritti dato che la linea politica è quella della diminuzione dei servizi a fronte di un aumento dei costi.
E’ necessario tornare a far pulsare la stessa forza, la stessa determinazione, la stessa radicalità che gli studenti hanno saputo portare in piazza durante quest’autunno di lotte, avendo la capacità, ancora una volta, di scorgere e perseguire “un orrizzonte di cambiamento reale”.

Contro i licenziamenti e il caro-trasporti

  • Gennaio 21, 2011 9:49 pm

In un contesto di crisi globale, i governi stanno portando avanti una politica di austerità che va a colpire ogni settore sociale: l’espropriazione quasi totale del diritto allo studio e dei diritti degli operai di Pomigliano e Mirafiori, il taglio ai servizi. Questa serie di tagli riportano alla questione dell’attacco al reddito delle famiglie, quelle stesse famiglie che questa crisi la stanno pagando sulla propria pelle.

L’azione di stamani e lo sciopero generale del 28 gennaio diventano perciò alcune tappe di un percorso di riappropriazione di reddito che guarda oltre lo sciopero fiom.

Pisa verso il 28 gennaio

  • Gennaio 20, 2011 10:06 pm

Partecipatissima l’assemblea di ateneo che si è svolta ieri sera a Pisa, gli studenti e le studentesse sono tornati a riempire l’aula magna del Polo Carmignani: si traccia un bilancio della straordinaria stagione di lotte appena trascorsa e si getta lo sguardo in avanti, per ripartire. Punto principale all’ordine del giorno è lo sciopero generale del 28 gennaio, a cui si guarda come una data per un nuovo inizio, una giornata da vivere da protagonisti, cominciando da subito a creare delle relazioni con gli altri soggetti che la attraverseranno.
Dunque quest’oggi gli studenti e le studentesse sono stati a volantinare davanti ai cancelli della Piaggio a Pontedera.

Il fuoco della conoscenza

  • Dicembre 15, 2010 1:01 pm

di Gigi Roggero
É istruttivo ricostruire la giornata del 14 dicembre 2010 attraverso le convulse e affannate cronache del sito di Repubblica. Fin dal primo mattino, fiduciosi nella sfiducia all’ormai impresentabile bubbone Berlusconi, l’attenzione si è concentrata sull’aula parlamentare, sul frenetico inseguimento delle voci di corridoio, sulle ultime compravendite di voti. Le manifestazioni di piazza, dopo essere state accarezzate e coccolate per settimane, sono relegate a metà pagina, eco di contorno di un popolo pronto a inneggiare alla caduta del tiranno. Si capisce: ora, a un passo dall’auspicata uscita di scena del malvagio di Arcore, il problema è ricondurre tutto alla soluzione istituzionale. Ma poco prima dell’ora di pranzo prendono corpo i fantasmi del colpo fallito: al gruppetto capeggiato da Calearo, ultima perla lasciata in eredità dal geniale Veltroni, si aggiungono le futuriste Siliquini e Polidori. Quest’ultima ci restituisce l’immagine simbolo non solo della giornata, ma di un’era politica: la proprietaria del Cepu ha venduto il proprio voto per salvare un’impresa in cui da oggi, oltre alle lauree, si possono comprare anche le fiducie parlamentari. Ecco l’investimento in formazione e ricerca, ecco l’idea di università che agita i sonni della maggioranza e delle opposizioni! Non si capisce più chi ha tradito chi, semplicemente perché la posta in palio non è un progetto politico, ma la sopravvivenza di ceti politici. Tra cavaliere e cavallo non c’è differenza. Tutto il resto è storia nota: il badogliano Fini è sconfitto (evviva!), Berlusconi – mischiando Pirro e Romolo Augusto nell’avanspettacolo – prolunga la propria agonia da animale braccato e consegna i suoi ultimi mesi nelle mani della Lega, lo spettatore Bersani contempla la propria impotenza, i mercenari dell’Italia dei Valori dimostrano di che pasta è fatto il partito giustizialista.

10 e 11 dicembre: QUE SE VAYAN TODOS!

  • Dicembre 9, 2010 12:30 pm

Giovedi 9 dicembre – Quando il potere è operaio

  • Dicembre 7, 2010 10:02 am

Dall’ateneo occupato al blocco sociale in città. In rivolta contro la riforma!

  • Novembre 25, 2010 11:08 am

Pisa – Bloccati 5 ponti, occupato l’aeroporto, bloccata la stazione centrale

Il giorno dopo-occupazione delle 7 facoltà, si apre molto presto a Pisa, con dieci picchetti di studenti e studentesse che, in centinaia, impongono dal basso il blocco e la sospensione delle lezioni, chiudendo con catene e nastri tutti gli ingressi dei dipartimenti delle facoltà.
Questi picchetti diventano quindi momenti di soggettivazione collettiva e di rilancio per le assemblee mattutine delle facoltà occupate: alle 10 e mezzo ogni facoltà crea momenti di organizzazione della protesta che per questa giornata di discussione parlamentare del ddl hanno tutti l’impellente obiettivo del blocco e della creazione di forti momenti di visibilità nella città.