Sul 17 e sull’atto vandalico alla Cgil
La manifestazione del 17 novembre ha visto una massiccia partecipazione da parte di tutte le componenti del mondo della formazione, un dato politico in base al quale avviare un’ analisi circa l’ importanza e la valenza della mobilitazione che stiamo vivendo.
A Pisa come in tutta Italia, la prospettiva che il movimento riesce ad esprimere, nell’attuale condizione del mondo universitario e della conoscenza, parla di un fronte politico unitario, capace di includere le specificità di tante esperienze di lotta e dunque in grado di affermare la piena legittimità di un corteo che non si limiti solo ad una testimonianza, ma che sappia anche porre un’opposizione reale alle politiche governative ed alle istituzioni della crisi. E’ in questa dinamica che noi ravvisiamo il salto di qualità emergente dagli ultimi mesi di lotta, e riteniamo quindi che anche la giornata del 17 rappresenti un punto fermo rispetto al modo di manifestare unitariamente.
A fronte di questa dimensione unitaria, non ci sembra possibile stigmatizzare le pur differenti pratiche espresse durante il corteo, come attribuibili a cosiddetti “gruppuscoli”.
Proprio alla luce di tale riflessione, non riteniamo assolutamente configurabile una connessione tra la ricchezza delle soggettività scese in piazza e della mobilitazione in corso, e l’atto vandalico avvenuto ai danni della Camera del Lavoro che condanniamo fermamente.
Consapevoli delle nostre differenze, non siamo disposti ad accettare la sottrazione della conoscenza bene comune che Governo e poteri forti ci vogliono imporre.
Collettivo Universitario Autonomo
Comitato genitori e insegnanti in difesa della scuola pubblica
Comitato in difesa della scuola pubblica pisana
Rete Precari della scuola
Rete delle Assemblee in agitazione
Studenti Medi in lotta
Sinistra Per…