Stay tuned, fight bologna process!
Ieri mattina, come da giorni annunciato, cinquanta studenti hanno fatto irruzione al convegno di celebrazione del processo di Bologna nell’aula magna di scienze.
Il convegno, a cui dovevano partecipare 200 iscritti universitari, ha visto in realtà l’adesione di neanche una decina di studenti. Segno questo del risultato della campagna di lotta ed informazione antagonista che, dallo sciopero sociale del 6 maggio, ha messo in campo ogni giorno iniziative, blocchi e occupazioni! Ma segno anche dalla capacità autonoma del corpo precario e studentesco di riconoscere e decostruire i discorsi delle controparti, che in tutti questi mesi sono state con forza avversate.
I precari e gli studenti contro il Bologna process hanno quindi interrotto la vetrina organizzata da Miur e Crui, ribadendo che nei luoghi in cui ci si batte contro l’aziendalizzazione dell’università e la sua dismissione nessuna passerella di politici ed esperti della crisi passerà indisturbata!
Da queste pratiche di opposizione le diverse soggettività studentesche vogliono ripartire, rifiutando il sistema università-fabbrica fatto di saperi mercificati in debiti e crediti, individuando e attaccando le controparti che ogni giorno mirano a rendere la figura dello studente sempre più precaria e sfruttata.
Pratiche di conflitto che sono contraddistinte dalla riappropriazione e dalla lotta per un sapere autonomo e di parte, sempre in antagonismo al processo di Bologna. Dalle prossime settimane infatti dagli spazi riappropriati, come l’aula master occupata a lettere, continueranno ad emergere attività, riflessioni ed iniziative volte ad indagare quali siano i punti ed i soggetti dello scontro e del rovesciamento della crisi sistemica.
Stay tuned, fight bologna process!