Trattativa Sodexo: avanti fino al ritiro di tutti i licenziamenti

  • Novembre 16, 2012 7:00 pm

Pisa. Il giorno successivo alla grande giornata di sciopero generale che ha paralizzato Pisa, all’hotel Cavalieri si tiene l’incontro per la trattativa tra Sodexo lavoratrici in lotta e sindacato per la revoca dei licenziamenti. Il 14N pisano è stato un passaggio importante, dove la forza delle lotte, in testa quella delle lavoratrici Sodexo, ha bloccato la città nonostante la revoca dello sciopero da parte della CGIL. Ma già il 15 tutti siamo stati chiamati a tornare alle nostre battaglie, e le “leonesse” del presidio di Cisanello hanno affrontato il terzo tavolo di trattative con Sodexo e Azienda Ospedaliera. La linea di chi lotta è sempre la stessa: ritiro totale dei licenziamenti, perché il lavoro c’è e non siamo disposti a pagare i tagli della spending review.

La trattativa si risolve come previsto, i responsabili sfuggono: nessuna sostanziale novità sul ritiro dei licenziamenti, il tutto è rinviato a un nuovo incontro fissato per il 28.
Intanto è notizia di oggi il taglio di 200 posti letto e l’accorpamento di numerosi reparti all’ospedale di Cisanello. In base prima alla manovra dell’ex ministro Tremonti e poi della Spending Review del governo Monti, lo Stato taglierà alla sanità della Regione Toscana 400 milioni di euro nel 2012, 600 milioni nel 2013 e 1 miliardo nel 2014.

 Dopo la trattativa, in serata, nella sede CGIL di via Bonaini si è tenuta un’assemblea. Presenti anche le lavoratrici in lotta del presidio di Cisanello, loro controllano la lotta, loro la conducono. Il sindacato segue.

Riportiamo dalla pagina “Comitato diritto alla salute”, le riflessioni di una “leonessa” del presidio di Cisanello sull’assemblea.

Assemblea CGIL dopo 3° tavolo di trattativa con Sodexo del 15 novembre 2012

Dopo l’assemblea della CGIL di stasera, mi sentivo di scrivere due righe, anche se le lacrime delle nostre risate offuscano ancora i miei occhi.

Al tavolo, davanti ai lavoratori e alle lavoratrici Sodexo, la CGIL sedeva accanto alla NOSTRA delegata Marzia Ricoveri, la quale ha mantenuto un rigoroso silenzio, conseguente anche alla mancanza di parole di tutte noi davanti alle confuse e incomprensibili affermazioni del sindacato. Le “leonesse” del Presidio Permanente, hanno preferito sedere in fondo alla sala per avere una miglior visuale su chi le ha poi denominate “coniglie” alla fine dell’assemblea. Ci sentiamo in dovere di non rispondere ulteriormente a questa che non è né una provocazione né un insulto, ma solo una forte invidia per il coraggio che ogni giorno tiriamo fuori per tutelare i diritti nostri e degli altri.

Hanno parlato di “cambio di colore” e molte di noi hanno pensato di dover subito prenotare una seduta dal parrucchiere per scegliere la tinta più in voga… Il loro cambio di colore, per chi non lo avesse capito ed è comprensibile, in italiano dovrebbe essere “cambio di tipologia” di alcune aree e locali dell’ospedale, volute dall’A.O.U.P dopo il taglio della Spending Review. ESEMPIO: tipologia E corrisponde alle aree ad alto rischio; tipologia D alle degenze etc.. Ogni tipologia ha un costo e una tempistica di lavoro diversa in base all’importanza della pulizia e sanificazione.

Dal cambio di colore siamo passati al “codice di colore” e qua, ci dispiace ammetterlo, neanche noi abbiam ben compreso a cosa diavolo fosse riferito: forse alle tinte dei vileda che ormai hanno tutte le sfumature dell’arcobaleno dopo esser stati lavati oramai un milione di volte???

Dopo discorsi così “arlecchinosi”, ci siamo domandate se questa mattina all’Hotel Cavalieri, invece di parlare dei licenziamenti dei dipendenti Sodexo, si fossere intrattenuti a discutere di qualche quadro di Picasso. In questo caso i colori erano ben azzeccati!

Dalle tinte siamo passati a “equazioni” di numeri presi dai documenti che la Sodexo ha presentato a sua discolpa e nei quali figurano tutti i dati dell’appalto: monte ore, supplementari, assenze e cosi via. Abbiam capito dalle prime battute quanto il sindacato sia ferrato su queste “equazioni” e ci chiediamo se non sia il caso di scrivere al Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e pregarlo di finanziare qualche corso di matematica e italiano nella nostra città.

Finalmente la parola è stata data alle lavoratrici che hanno introdotto l’argomento supplementari e il loro presunto sblocco. Il sindacato, afferando subito la palla come Gianluigi Buffon, ha risposto in maniera diplomatica lasciando votare tramite alzata di mano lo sblocco totale dei supplementari, aggiungendo le feste natalizie come buon pretesto per avere qualche soldo in più.

Le mani che da subito si sono alzate sono state poche e insufficienti al risultato che si voleva ottenere; il fondo della sala è rimasto fermo, come in attesa.

Senza parlare e lentamente, Marzia ha alzato non uno, ma entrambe le braccia verso il soffitto e le “leonesse” levandosi in piedi hanno ruggito la loro approvazione, facendo tremare la sala e concedendo il loro assenso alla votazione. Risultato: sblocco totale dei supplementari.

Così tinte, ritinte e un pò rintontite dalle equazioni colorate, abbiamo deciso di venire via, mentre il sindacato ringraziava il buon cuore delle lavoratrice che avevano obbedito alla revoca del suo sciopero, mostrando solidarietà per le vittime delle alluvioni che hanno colpito la nostra regione. Noi, senza cuore, che ignobilmente abbiamo partecipato allo SCIOPERO GENERALE EUROPEO, sentiamo che queste vittime erano nei nostri pensieri, mentre urlavamo la rivendicazione dei diritti e disprezzavamo questo Governo che non sa difendere i suoi figli dalle sciagure provocate non da Dio, come una delegata sindacale sostiene, ma dall’incuria dello Stato verso i nostri territori.

Mentre nella sala ancora si ringraziava e si dava appuntamento per il prossimo sciopero autorizzato, fuori in strada le “leonesse” intonavano un canto tornando verso la loro radura al Presidio.

NOOOOOOOOO NON LO PAGHERO’

NON LO PAGHERO’

NON LO PAGHERO’

QUESTO DEBITO:

DI MERDA!!!