Archives for Aprile 11th, 2013

Nella città di Serantini, una via intitolata a Niccolai

  • Aprile 11, 2013 3:56 pm

Solo due giorni prima parlava Niccolai,

Franco era coi compagni, decisi più che mai:

«Cascasse il mondo sulla città,

quell’assassino non parlerà».

Sono passati quarant’anni dall’omicidio di Franco Serantini, anarchico e figlio di nessuno, ma la memoria della città di Pisa continua a funzionare molto bene. Continua a ricordare quel ragazzo, così giovane e così attivo nelle lotte sociali, una fra tutte il mercato rosso del quartiere CEP. Continua a ricordare quel 5 maggio del 1972, l’inaccettabile provocazione di Niccolai, esponente dell’MSI, che intendeva tenere un comizio a Pisa, i manifesti che recitavano “Cascasse il mondo su un fico, il fascista Niccolai a Pisa non parlerà”. Niccolai invece parlò, protetto da oltre mille celerini, una donna fu arrestata perché riuscì ad arrivare sotto al palco a sbeffeggiarlo.

Contro il welfare del debito

  • Aprile 11, 2013 11:54 am

Un contributo politico su emergenza abitativa e servizi sociali.

Dopo anni di lotta per la casa, si fa sempre più necessaria una critica politica alla gestione dell’emergenza abitativa.
Quello che emerge dai comportamenti di rifiuto che si avviano a diventare vere e proprie ribellioni, è la mancanza di strumenti adeguati e la cronica assenza di risposte che l’istituzione della Società della Salute applica nei confronti di tutti quelli che si trovano – nei fatti – a rischio di non avere più un tetto sulla testa. Parliamo, nel solo nostro comune, di più di un migliaio di sfratti esecutivi, e di un numero in spaventosa crescita dei nuclei familiari che si dividono o cercano “soluzioni” di fortuna (camper e roulotte, ospitalità da parenti, sovraffollamento di piccoli garage, mobilità tra un dormitorio e l’altro della regione). Chi ha o sta per avere lo sfratto; chi è al primo o al decimo acceso e si trova a confrontarsi direttamente con ufficiali giudiziari, poliziotti energumeni e avvocati di padroni di casa; chi è in mezzo alla strada o ospite da qualche familiare, subisce sempre la stessa umiliazione ed il sentimento di impotenza di non trovare dalle istituzioni nessuna strada che sia di dignità e di emancipazione.