Prendocasa

lotte diritto alla casa

Venerdì 3 dicembre – L’autorecupero: un’alternativa alla speculazione edilizia

  • Novembre 29, 2010 5:45 pm

guarda la locandina

Il problema della casa si sta manifestando in tutta la sua drammaticità all’interno della cirsi economica. L’aumento degli sfratti e la sempre minor disponibilità di case popolari ci devono far necessariamente far riflettere sul bisogno di sperimentare nuovi percorsi e nuove possibilità.
Nella Regione Lazio è attiva dal 1998 una legge che riconosce e regolamenta la pratica dell’autorecupero ad uso sociale e abitativo di spazi abbandonati; attraverso questa pratica il Coordinamento cittadino per il diritto alla casa è riuscito negli anni ad avviare il recupero di molteplici edifici precedentemente occupati, mettendo in campo valide alternative alla logica della cementificazione e della speculazione edilizia, alternative basate sull’autorganizzazione,  sul risparmio energetico e sulla sicurezza.

Sulle lotte per la riappropriazione

  • Ottobre 9, 2010 7:08 pm

Pubblichiamo di seguito un contributo del Progetto Prendocasa di Pisa. Nell’articolo che segue, partendo dalla nascita del Progetto, si analizza il

contesto nel quale si inseriscono le lotte per la riappropriazione portate avanti nella città toscana, con particolare atte

nzione per quanto riguarda l’ultima e la più grande battaglia del Progetto Prendocasa: l’occupazione dello stabile di via Marsala.

Giorgione, ce n’est qu’un debut…continuons le combat!

  • Settembre 14, 2010 10:10 pm

Sabato 18 settembre tutt* in Piazza La Pera

Con Giorgione nel cuore!

Dalle 18: concerti e apericena!
Suoneranno: Homebrakers, Dome La Muerte and the Diggers, Delirememami, Steeplejack, Herrera, Guerrilla

I compagni  le compagne di Giorgione

“GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO”. E SELAMET?

  • Giugno 20, 2010 5:59 pm

Pisa – Nella "giornata mondiale del rifugiato politico", tantissime le iniziative, sparse su tutto il territorio nazionale, dedicate a questo argomento. Ma mentre si sprecano le passerelle politiche, a Pisa il caso di Selamet è uno dei tanti simboli di quale sia il reale trattamento riservato ai rifugiati politici in Italia.

Quest’anno l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha deciso di caratterizzare la giornata con il tema "HOME-Un luogo sicuro per ricominciare, ad indicare che i rifugiati, persone che sono state costrette ad abbandonare le proprie case a causa di guerre e persecuzioni, hanno il diritto di ricostruirsi una vita in sicurezza e dignità. Per far sì che questo accada, hanno bisogno di un luogo dove possano essere accolti e che dia loro l’opportunità di ricostruire un percorso di vita al riparo dalle minacce e dalla violenza".

Quanto appena riportato appare quasi un paradosso di fronte a ciò che segue: a Pisa non mancherà una passerella istituzionale sull’argomento; questo pomeriggio, infatti, si svolgerà un’iniziativa dal titolo "La tutela dei rifugiati: dai principi all’azione", nella quale interverrà l’assessora alle politiche sociali MariaPaola Ciccone.

Nella presentazione dell’evento si legge:

Il Comune di Pisa ha costantemente partecipato alle iniziative per le politiche di accoglienza pensate appositamente per i richiedenti asilo, i titolari di protezione internazionale ed i rifugiati dal Governo italiano; già dal 1999, il Comune di Pisa partecipò al progetto "Azione Comune" per l’accoglienza dei profughi della guerra del Kossovo e nel 2001, quando nacque il Programma Nazionale Asilo, Pisa era uno dei centri d’attuazione (uno tra i primi 62 tra gli 8000 Comuni d’Italia).

OCCUPARE NON E’ REATO! ILLUMINA LE CASE SFITTE!

  • Giugno 18, 2010 9:51 am

Grande successo ieri sera e stanotte per la Luminara dei Diritti, organizzata da Zona Autonoma Pisana. I compagni e le compagne di ZAP sono tornati in Largo Ciro Menotti, la piazza che per 12 giorni ha ospitato la tendopoli delle famiglie di via Marsala.

La festa della Luminara, che ogni anno si svolge a Pisa nella notte tra il 16 e il 17 giugno, porta nella città toscana migliaia di persone. Tantissime le feste organizzate nelle diverse piazze pisane per questo evento, tra cui quella di Largo Ciro Menotti, che centinaia di persone hanno deciso di attraversare.
Un momento di festa, durante il quale il Progetto Prendocasa e le famiglie di via Marsala hanno ancora una volta sottolineato l’importanza della lotta per il diritto alla casa: "4000 case sfitte, tre sfratti a settimana-occupare non è un reato", è la frase scritta sullo striscione che è stato appeso nella piazza.
Le famiglie di via Marsala, in mezzo alla strada dal 26 maggio scorso, quando centinaia di uomini delle forze dell’ordine sgomberarono lo stabile di proprietà Pampana, chiedono diritti per loro e per tutte quelle famiglie che, colpite dalla crisi economica, sono sotto sfratto perché "colpevoli" di non riuscire più a pagare affitti da capogiro.

LA LUMINARA DEI DIRITTI

  • Giugno 16, 2010 8:50 am

IN TEMPI DI CRISI CHIEDIAMO DIRITTI

La vicenda delle 8 famiglie di via Marsala, sgomberate dalle forze dell’ordine prima dalla palazzina occupata di Riglione e poi dalla tendopoli di Largo Ciro Menotti, ci parla di due opposte realtà: da un lato c’è il coraggio di queste famiglie, che di fronte all’imperversare della crisi e alla mancanza di risposte concrete all’emergenza abitativa hanno deciso di compiere una scelta di dignità, riappropriandosi di un diritto inalienabile come quello della casa; dall’altro lato ci sono le istituzioni, che mostrano tutta la loro debolezza trattando le istanze sociali come mere questioni di ordine pubblico, opponendo alla richiesta di diritti la polizia e i carabinieri in antisommossa.

TANTA GENTE SENZA CASA, TANTE CASE SENZA GENTE

  • Giugno 15, 2010 4:48 pm
Prosegue il presidio permanente sotto il Comune di Pisa delle
famiglie di via Marsala,
da 20 giorni sgomberate, da 20 giorni ancora
senza una soluzione, mentre in città si scatena il dibattito sulle
politiche abitative.

La lotta delle famiglie di via Marsala continua a mettere il dito nelle
profonde contraddizioni del potere economico e politico pisano.

Lo striscione appeso ieri al presidio permanente, che recitava “Tante
case senza gente, tanta gente senza casa”, ha come bersaglio non solo i
grandi speculatori, come il proprietario della palazzina di Riglione, ma
anche il Comune stesso: secondo un’indagine dell’Unione Inquilini nella
provincia di Pisa ci sono circa 250 immobili ERP inutilizzati, perché
il Comune non ha i soldi per piccoli lavori di manutenzione.

Una scelta politica chiara, dato che il Comune trova fondi per costruire
nuovi alloggi, andando ad arricchire le tasche dei costruttori, impegna
il bilancio dei prossimi due anni nel PIUSS, un progetto di
“riqualificazione” del centro storico, e continua a s-vendere tutto il
suo patrimonio immobiliare per fare cassa.

Nella conferenza stampa di ieri le famiglie hanno denunciato che il
Comune non ha alcuna soluzione immediata non solo per la loro emergenza,
ma per quella delle decine di famiglie che ogni mese subiscono uno
sfratto (la maggior parte per morosità) a Pisa.

Proposte come l’integrazione all’affitto, anche con copertura totale,
oltre a mettere soldi nelle tasche dei privati, non sono una soluzione
all’emergenza di chi da venti giorni non ha una casa: quanti sono i
proprietari disposti ad affittare al Comune con un contratto concordato?
In più di due settimane il Comune non ne ha trovato neanche uno!

Eppure il Comune possiede degli immobili sfitti. Perciò ieri le
famiglie, con l’Unione Inquilini, hanno avanzato una nuova proposta.

“Una soluzione al problema c’è, o meglio, se ci fosse la volontà, ci
sarebbe!” sostiene l’Unione Inquilini nel suo comunicato.
“Per chi, come noi, si occupa di locazioni è facile ricordare che con
un’asta pubblica indetta il 10/07/2006 e vinta da un Consorzio di
Scandicci furono realizzati 36 immobili ad uso abitativo e 4 fondi
commerciali al CEP. Di questi, 31 furono destinati all’affitto
concordato per 250 euro cadauno e gli altri 5 (oltre ai 4 fondi
commerciali) vennero destinati alla vendita, per incassare una somma che
complessivamente doveva aggirarsi intorno ai 1.187.000 di euro e che si
sarebbe aggiunta ai 1.250.000 euro elargiti dalla Regione per il Piano
Casa 2003.
Ad oggi, in considerazione dell’esosità della richiesta (si parla di
circa 235.000 euro cad. per alloggi inseriti in un contesto di edilizia
residenziale pubblica per circa 85 mq) le due aste per la vendita sono
andate deserte e gli immobili risultano ancora, immoralmente, sfitti”.

Dunque un altro caso di “speculazione istituzionale” sulle quali le
famiglie puntano il dito.

Mentre a Pisa milioni di euro di soldi pubblici girano tra banche,
fondazioni private, grandi costruttori, multinazionali, a chi è in
emergenza abitativa viene chiesto paternalisticamente di stringere i
denti, di arrangiarsi, di continuare ad avere fiducia nelle istituzioni
alle prese con i tagli imposti dalla crisi.

Le famiglie di via Marsala, con la loro battaglia di dignità, hanno
spezzato questa logica berlusconiana del “tirare avanti”, smascherando
la colpevole inadeguatezza delle politiche abitative cittadine.

RENZI E FILIPPESCHI: LA LINEA DURA CONTRO LE OCCUPAZIONI

  • Giugno 14, 2010 4:45 pm
Firenze – Iniziato questa mattina lo sgombero
dell’ex-Meyer, occupato da circa
due anni da un centinaio di migranti.

I vigili urbani si sono presentati presso l’ex-ospedale alle prime ore
del mattino. Le operazioni si stanno svogendo lentamente e
minuziosamente, in modo da poter arrivare al riconoscimento di tutti
coloro che sono presenti nello stabile.

Al momento sono in corso i primi colloqui con i servizi sociali, che
dovrebbero offrire soluzioni abitative alterantive, ma dal Movimento di
lotta per la casa fiorentino, fanno sapere che non tutte le proposte
sono accettabili, in quanto in molti casi si parla di divisione dei
nuclei familiari. Viene inoltre sottolineato che molti dei migranti sono
rifugiati politici.

La decisione di Palazzo Vecchio di effettuare questo sgombero, si
inserisce perfettamente in una linea dura che le amministrazioni PD
della Toscana hanno scelto in questi ultimi mesi.

Un asse PD che tratta il problema dell’emergenza abitativa come una
questione di ordine pubblico. Un PD che, tramite i suoi esponenti di
spicco, fa interrogazioni parlamentari nelle
quali si dipinge chi cerca di dare risposte effettive al problema casa,
come qualcuno che marcia sulle problematiche sociali, tentando di
consegnare le amminsitrazioni delle città al centro destra. Questi
stessi esponenti di spicco si espongono anche nel tentare di mettere a
tacere le voci dei "dissidenti interni".

Renzi, sindaco di Firenze, e Filippeschi, sindaco di Pisa, hanno scelto
la linea dura. Ma di fronte ad un’emergenza che è sempre più dilagante,
una linea dura, priva di contenuti e di soluzioni, quanto potrà andare
avanti? Basterà a Filippeschi aver stretto la mano a Maroni chiedendo
più forze dell’ordine in città?

Vedi anche: 

ARRIVA MARONI, CITTA’ BLINDATA

  • Giugno 9, 2010 9:39 pm
Pisa Questa mattina in città il ministro Maroni
per firmare, con le istituzioni locali,
il "Patto per Pisa città
sicura".

Ancora una volta una città blindata dalle camionette e da centinaia di
uomini delle forze dell’ordine, uno scenario al quale i pisani,
purtroppo, si sono abituati nelle ultime settimane.

Il ministro leghista è arrivato in prefettura intorno alle 10:30, per
firmare un patto che palesa una direzione che l’amministrazione locale
ha già imboccato da tempo: più sicurezza alla città, quindi più
telecamere e più uomini delle forze dell’ordine.

Nel frattempo il presidio permanente delle famiglie di via Marsala
davanti al palazzo del Comune, si è arricchito della presenza di altre
realtà cittadine, intervenute per manifestare il proprio dissenso alla
presenza di Maroni e alla firma di questo patto.

Durante la mattinata è stata montata simbolicamente una tenda con del
filo spinato intorno, a ricordare l’inaudita violenza con cui appena due
giorni fa è stata sgomberata la tendopoli degli ex-occupanti di via
Marsala e la totale incapacità del sindaco e dell’amministrazione di
farsi carico dei problemi sociali. Sulla tenda è stato appeso un
cartello con scritto "La città di Filippeschi: guerra ai diritti".

Di seguito il volantino distribuito dalle famiglie di via Marsala e
dal Progetto Prendocasa:


SGOMBERI, TELECAMERE,
POLIZIA: NON E’ QUESTA LA SICUREZZA CHE VOGLIAMO!

Oggi a Pisa verrà firmato il Patto per Pisa città sicura: a fronte di
tagli selvaggi alle politiche sociali, il nostro sindaco reclama più
finanziamenti per le forze dell’ordine e più stanziamenti per le
telecamere per garantire la "sicurezza" dei cittadini. A ratificare
quest’evento, il Pd pisano, addirittura con l’intervento dall’alto
dell’onorevole Fontanelli, ha invocato a gran voce la presenza del
ministro degli interni Maroni.

Una prima prova di cosa voglia dire sicurezza per l’amministrazione
comunale si è avuta in queste ultime due settimane, in cui, a seguito
dello sgombero di 8 famiglie in emergenza abitativa dalla palazzina di
via Marsala a Riglione, la città è stata militarizzata da centinaia di
agenti delle forze dell’ordine e della polizia municipale, che hanno
letteralmente blindato i palazzi del potere cittadino. Come se otto
famiglie senza casa, 16 adulti e 17 bambini, che portano avanti una
battaglia a viso aperto per avere un tetto sopra la testa fossero dei
pericolosi criminali.

Ma questo clima surreale è abbastanza semplice da decifrare: una giunta
incapace di rispondere con la politica ad una legittima rivendicazione
di diritti affida la gestione delle istanze sociali alla capacità
muscolare delle forze dell’ordine.

Ci hanno sgomberato da via Marsala facendo vincere ancora una volta gli
speculatori, ci hanno sgomberato dalle tende in Largo Ciro Menotti
perché l’emergenza abitativa deve rimanere rintanata nelle case
sovraffollate e fatiscenti e non nel "salotto buono" della città, ci
hanno sgomberato persino da Piazza XX settembre dove c’erano appena un
paio di materassi accatastati e il banchetto di raccolta firme in
solidarietà alle famiglie, che continua a ricevere ogni giorno centinaia
di adesioni, forse per paura che la solidarietà alle famiglie possa
crescere ancora di più.

Allora qual è la paura che fa sorgere questa becera domanda di
sicurezza? La paura più evidente è quella dell’amministrazione comunale,
di perdere le prossime elezioni e lasciare il comune alla destra: ecco
spiegato perché, in un vuoto di progetto politico, il Pd pisano
preferisce inseguire le parole d’ordine della destra, sposando i
proclami di sicurezza e legalità del leghista Maroni, che per la prima
volta viene a Pisa invocato pubblicamente dalle autorità comunali.

Crediamo che in queste settimane si stia verificando un clamoroso vuoto
di democrazia: a una legittima richiesta dal basso di diritti, che
attraversa la città dall’università alle scuole, dai luoghi di lavoro
agli spazi sociali, le istituzioni si arroccano a proteggere i privilegi
dei più forti e rispondono sempre con vuoti proclami di legalità.

A questa Giunta e a queste istituzioni incapaci di confrontarsi con le
mille questioni sociali poste dai molti che ogni giorno pagano a caro
prezzo una crisi economica devastante, diciamo che legalità è avere il
coraggio di cambiare le regole, senza rinchiudersi nelle stanze del
potere, è avere la voglia di confrontarsi con la città e i suoi
problemi, senza pretendere che sia la Polizia a gestire, o meglio
distruggere, il dissenso.
Fino a quando esisterà il dissenso, esisterà la democrazia.

LA NOSTRA SICUREZZA: CASE, REDDITO, SPAZI SOCIALI


Le famiglie di via Marsala
Progetto Prendocasa

LA POLIZIA TENTA ANCHE LO SGOMBERO DEI MATERASSI

  • Giugno 9, 2010 10:55 am
PISA-Questo pomeriggio intorno alle 15 i vigili urbani insieme ad un
ingente
spiegamento di forze dell’ordine, hanno tentato di rimuovere il
presidio delle famiglie di via Marsala.

Dopo lo sgombero della tendopoli avvenuto
ieri mattina, le famiglie di via Marsala hanno da subito allestito un
presidio permanente davanti al palazzo del Comune, in piazza XX
Settembre. Parte degli ex-occupanti ha trascorso in questa piazza anche
la notte.

Questa forma di protesta e di comunicazione alla città è proseguita per
tutta la giornata di oggi.
Una giornata che è stata movimentata da un ennesimo tentativo di prova
di forza da parte di polizia, carabinieri, digos e vigili urbani.
Alle 15 circa, infatti, lo spiegamento di forze dell’ordine si è portato
davanti a Palazzo Gambacorti con l’intento di sgomberare la piazza dal
poco materiale presente al presidio: alcune sedie, un tavolo e dei
materassi.
Chiesto anche l’intervento di un mezzo dei vigili del fuoco per
rimuovere lo striscione che da ieri è esposto davanti al comune: "Così
si affrontano i problemi in città. Distruggere le tende la vostra
legalità".

Chiaramente le famiglie e i solidali presenti non hanno permesso alle
forze dell’ordine di sequestrare niente. Lo striscione, rimosso per
alcune ore, troneggia nuovamente in Piazza XX Settembre.

L’atto di oggi non è altro che l’ennesima dimostrazione della debolezza
del sindaco Filippeschi e della Giunta: si sono mostrati incapaci di
affrontare le questioni sociali, si mostrano incapaci di sopportare che
qualcuno le porti alla luce del sole.
Il tentativo e la speranza di questa amministrazione è che tutto questo
scompaia nel nulla.
Ma la determinazione delle famiglie,del Progetto Prendocasa e di tutti
coloro che in questi mesi si sono avvicinati a questa lotta è sempre la
stessa: fino a che non ci sarà una casa per tutti e tutte, nessun
manganello, nessuna azione di forza fermerà la mobilitazione.

Mobilitazione che vede un altro appuntamento importante per domani
mattina, quando in prefettura, con la probabile presenza di Maroni,
verrà firmato il "Patto per Pisa città sicura", che concederà
all’amministrazione comunale più soldi da investire in telecamere e
forze dell’ordine.