Prendocasa

lotte diritto alla casa

Autorecuperare per rilanciare il pubblico

  • Marzo 9, 2011 10:48 am

Progettualità su via dell’Occhio. Comunicato in seguito al cda dell’Ardsu

  • Marzo 1, 2011 12:31 pm

Pisa – Il presidio che si è tenuto ieri pomeriggio durante lo svolgimento del consiglio di amministrazione dell’azienda regionale per il diritto allo studio ha visto l’Associazione portare a casa la prima vera presa di responsabilità da parte dell’azienda sull’investimento e sulla futura destinazione dello stabile di via dell’Occhio.

La significativa partecipazione al presidio da parte dei soggetti studenteschi, dal Collettivo Universitario Autonomo, a Sinistra Per..ad Assemblee in Agitazione dimostra come intorno alla questione di via dell’Occhio si giochi una partita importante non solo per coloro che si occupano di diritto alla casa ma anche e soprattutto per tutti quegli studenti che rivendicano il loro diritto allo studio.

Studenti in presidio per la riappropiazione dei beni comuni! Contro la privatizzazione del pubblico, contro la privatizzazione di via dell’Occhio!

  • Febbraio 28, 2011 5:18 pm

Gli studenti intervengono durante lo svolgimento del consiglio di amministrazione dell’azienda regionale per il diritto allo studio.

Significativa partecipazione di studenti e studentesse al presidio che si è tenuto venerdì 25 marzo presso la casa dello studente Praticelli in occasione della seduta del consiglio di amministrazione del Dsu.

Un nutrito gruppo di studenti ha presidiato l’entrata dello stabile chiedendo di poter assistere alla seduta.

Il luogo non poteva essere più adatto per un simile presidio: la casa dello studente Praticelli è infatti emblema di una gestione delle risorse dell’azienda contraria agli interessi degli studenti.

Doppio carnevale! Al Newroz e in via dell’Occhio

  • Febbraio 22, 2011 3:34 pm

locandina del carnevale al Newroz

locandina del carnevale in via dell’Occhio

A CHI NON SI ACCONTENTA DI UN SOLO CARNEVALE… NE PROPONIAMO DUE!

Due feste per avere quartieri più vivi e più belli…

Sabato 26 in via Garibaldi, domenica 27 da via dell’Occhio a Piazza della Pera, due feste di carnevale per giocare e divertirci insieme, per scendere nelle strade e nelle piazze dei nostri quartieri riempiendole di vita.

Apre l’aula studio di via dell’Occhio

  • Febbraio 22, 2011 3:33 pm

Da giovedì 24 Febbraio nascerà, all’interno della palazzina occupata di via dell’Occhio un’ aula studio per gli studenti.

L’idea di adibire ad aula studio uno spazio che regolarmente è luogo di attività culturali, conferenze e punto di riferimento per il quartiere, nasce dalla connessione del lavoro del Collettivo Universitario Autonomo, del Collettivo Autonomo Studenti Pisani, con quello dell’Associazione Giorgio Ricci sul problema della mancanza di spazi in città.

In un momento in cui la politica universitaria va in direzione di un netto taglio dei servizi ridimensionando drasticamente l’orario di apertura delle biblioteche, in cui gli studenti si vedono sottratti spazi di studio e socialità come l’aula Solferino o vengono relegati in zone decentrate come nel caso del fallito esperimento dell’ex-Gea, in cui strutture esistenti come il Polo Carmignani sono sotto-utilizzate, si “recupera” uno spazio interamente autogestito e lo si mette a disposizione di tutti e tutte.

Diritto all’abitare: via dell’Occhio si riprende i propri spazi!

  • Febbraio 1, 2011 10:15 pm

La lotta per il diritto all’abitare presenta varie sfaccettature e particolarità: nella sua completa autonomia si presenta come una pratica di riappropriazione capace di colpire profondamente l’immaginario collettivo, di articolarsi nei territori sfruttandone potenzialità e contraddizioni, di incidere nel tessuto cittadino creando quotidianamente contropotere.

La lunga esperienza di Via Marsala ne è un esempio: otto famiglie che si riappropriano delle loro esistenze, che rifiutano la logica servile del sacrificio e che si autorganizzano per riprendersi le loro vite, i loro spazi, i loro diritti.

L’Apes vuole sfrattare, ma senza metterci la faccia

  • Febbraio 1, 2011 10:12 pm

Che a Pisa l’Apes, l’ente che gestisce gli alloggi Erp, si comporti spesso alla stregua degli speculatori privati è cosa nota. Ieri mattina l’ufficiale giudiziario ha bussato alla porta di Anna, una donna che 11 anni fa, in grave emergenza, con due minori a carico e in assenza di qualsiasi tutela e alternativa, ha occupato una casa popolare nel quartiere del Cep. Nel corso degli anni più volte Anna si è mostrata disponibile a regolarizzare la sua situazione e a pagare un affitto proporzionato al reddito, ma le sue richieste sono cadute nel vuoto. Fino a che alcuni mesi fa, dopo anni di silenzio, con un telegramma è stata avvisata dell’imminenza del suo sfratto; nessuna alternativa è giunta da parte dell’Apes o dei servizi sociali, soltanto l’ingiunzione di andarsene in fretta.

Quartieri ad alta tensione

  • Gennaio 13, 2011 12:48 pm

Il significato della vivace assemblea pubblica che si è svolta ieri sera alla circoscrizione del CEP, quartiere popolare di Pisa, può essere ben rappresentato dalle sedie che sono volate in direzione degli esponenti del Comune e dell’Apes, o dalle ormai ben note urla isteriche dell’assessore alla casa Ylenia Zambito che si sono levate a più riprese.

La causa scatenante è la decisione di costruire nuove case proprio sopra i campini di calcio che rappresentano uno degli ultimi spazi di aggregazione realmente vissuti nel quartiere; decisione che rappresenta però solo la punta dell’iceberg di quella che è la considerazione che il Palazzo ha delle periferie pisane, buone come serbatoi di voti, come paravento per i sempre maggiori bisogni sociali insoddisfatti, come teatro per nuove speculazioni di ogni tipo. La vera arroganza sta però nel continuare a pensare di poter gestire e “domare” un intero quartiere mandato alla deriva organizzando, dietro la maschera della partecipazione territoriale, sporadiche riunioni in forma di lezioni al popolino.

6 gennaio – Pranzo e festa della befana al CEP

  • Gennaio 5, 2011 10:49 am

Il Progetto Prendocasa è un progetto autogestito che da più di tre anni a Pisa lotta per il diritto alla casa per tutti. Ne fanno parte persone molto diverse tra di loro, lavoratori, disoccupati, studenti e famiglie, italiani e stranieri. In questi tre anni molte sono state le battaglie portate avanti, con inchieste contro la speculazione, occupazioni di case, picchetti contro gli sfratti; abbiamo ben chiara la responsabilità del Comune e dei servizi sociali che fanno troppo poco per garantire il diritto alla casa, ma anche di alcuni proprietari che impongono affitti altissimi.

Nel quartiere del CEP, come in tutti i quartieri di Pisa, stanno aumentando gli sfratti e gli sgomberi dalle case, sempre più famiglie rischiano di finire in mezzo alla strada, e spesso queste famiglie vivono la loro emergenza come un problema personale; invece è una situazione sempre più diffusa.

Non abbiamo soluzioni pronte alla forte emergenza abitativa che si sta verificando nella nostra città e in tutta Italia, ma siamo convinti che se le persone e le famiglie si organizzano e lottano insieme per i loro diritti possono ottenere dei risultati; come le otto famiglie di via Marsala che dopo l’occupazione di una palazzina sfitta a Riglione ed il successivo sgombero sono riuscite ad ottenere di pagare un affitto proporzionato al loro reddito.

Prendocasa, tre anni di lotta contro l’arroganza e la speculazione. E questo è solo l’inizio!

  • Dicembre 8, 2010 11:18 am

Quando nel dicembre 2007 un gruppo di precari occupò un appartamento di proprietà dell’INPS sfitto da anni, esponendo per la prima volta in città lo striscione del Progetto Prendocasa, si riaccendeva nella città di Pisa un percorso antagonista che del diritto all’abitare ha sempre fatto una battaglia prioritaria, ma nel contempo nasceva qualcosa di nuovo e importante.

Nasceva un progetto capace di intercettare i bisogni di settori sociali sempre più ampi, in cui mese dopo mese si sono identificati precari, disoccupati, famiglie, studenti, italiani e migranti, messi in ginocchio da una crisi che trova nell’emergenza abitativa uno dei suoi sfoghi più drammatici.