Occupata ex caserma. Pisa verso il corteo contro le spese militari
Occupata questa mattina l’ex caserma Curtatone e Montanara da parte di giovani studenti, precari e disoccupati della città. Un’iniziativa organizzata per rilanciare il corteo d’opposizione alla parata militare che si svolgerà sabato mattina allo stadio Romeo Anconetani di Pisa. Il nutrito gruppo ha aperto i cancelli nella prima mattinata, coinvolgendo da subito gli abitanti del quartiere S. Martino, compiaciuti della riapertura di questo spazio.
La struttura, di proprietà demaniale, è vuota da circa dieci anni, composta da quattro grandi palazzine costruite su un’area verde gigantesca. Sporcizia, incuria e degrado: dunque tutto secondo la “norma” dei luoghi lasciati all’abbandono, tranne per il fatto che alcuni mezzi privati, macchine, suv e scooter, erano parcheggiati all’interno della struttura militare. Insomma, l’ex caserma era diventata in questi anni un comodo parcheggio privato ad uso esclusivo di carabinieri, militari e delle proprie famiglie.
Pisa: no alla celebrazione di El Alamein! No alla guerra!
Il 27 ottobre a Pisa è prevista la celebrazione del settantesimo anniversario della battaglia di El Alamein nella quale la brigata paracadutisti Folgore venne sconfitta insieme alle forze naziste.
La commemorazione di questo evento avviene da anni allo stadio Armando Picchi di Livorno, dove le contestazioni a tale evento sono sempre di più cresciute.
Quest’anno la commemorazione è stata spostata a Pisa, città in cui la presenza dei militari diviene sempre più pervasiva: appoggiati dalle istituzioni locali, i militari tantano ogni anno di mostrare il loro lato “umanitario” organizzando gite scolastiche in caserma per le scuole elementari. Sul territorio è in costruzione l’Hub, enorme aeroporto militare capace di movimentare fino a trentamila uomini; non va dimenticato, inoltre, che sulle coste pisane sorge la base militare americana di Camp Darby. Una città dunque, concepita sempre più all’insegna della militarizzazione e sempre meno a servizio delle esigenze di chi la vive.
Dall’Ilva di Taranto oltre la contraddizione lavoro-nocività
Come costruire l’alternativa all’esistente quando questo s’impone nelle dure forme dell’impoverimento e del ricatto? Come sottrarsi all’ unica alternativa offerta: o questo lavoro, con tutte le sue nocività, o miseria? Questi alcuni degli interrogativi che hanno animato il dibattito assieme ai due membri del “comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti” ospiti dello s.a. Newroz di Pisa all’interno di una due giorni di iniziative che ha voluto mettere a tema la lotta tarantina di questi ultimi mesi indagandola come esperienza comune e generalizzabile di costruzione di riscatto sociale. La partecipazione al dibattito dei lavoratori della Piaggio e della Ceva, dei precari, degli interinali e degli studenti ha posto immediatamente il problema della ricomposizione delle figure sociali sfruttate dentro la crisi, ribadendo, ancora una volta, come la possibilità della trasformazione dell’esistente non possa passare che per il protagonismo sociale dei soggetti in lotta.
Dall’Ilva di Taranto per affrontare la contraddizione lavoro-nocività
SABATO 6 E DOMENICA 7 OTTOBRE PRESSO LO SPAZIO ANTAGONISTA NEWROZ, PISA (via Garibaldi 72)
Due giorni di dibattito, musica e teatro!
Si inizia sabato 6 ottobre alle 19.00 con ‘Reclamiamo reddito e salute’ – Iniziativa pubblica con due membri del comitato ‘Cittadini e lavoratori liberi e pensanti’ di Taranto che parleranno della situazione nella loro città; interverrà via skype anche un operaio della Carbosulcis in Sardegna.
Domenica 7 ottobre alle 21.00 si proesegue con ‘Se questo è un operaio’ – Spettacolo teatrale ispirato alle condizioni di vita degli operai dell’Ilva di Taranto; di e con AttirceContro.
Ancora una giornata di picchettaggio e sciopero alla Ceva
Lugnano, Pisa. Sono giornate di lotta e mobilitazione nello stabilimento Cevadi Lugnano, un magazzino Piaggio in cui la logistica Ceva lavora al trasferimento del materiale al nuovo grande magazzino dell’azienda di Pontedera. Due giorni fa l’azienda ha comunicato di non voler rinnovare il contratto in scadenza ai lavoratori interinali. Il trasferimento del materiale sarà subappaltato a una nuova agenzia, la Unilogistic–World Service, ex cooperativa che già si occupa di alcune lavorazioni in fabbrica. Questa assumerà nuovi interinali inquadrandoli in un contratto multiservizi con paga ancora più bassa. Attualmente la paga è di 4 euro l’ora.
Dopo le assemblee, gli scioperi a singhiozzo, il blocco delle uscite ai camion e i cortei interni che da giovedì hanno paralizzato la produzione in fabbrica, anche oggi la risposta degli interinali e di tutti i dipendenti Ceva non si è fatta attendere. Un picchetto dalle 5 di mattina ha impedito l’ingresso ai cancelli fin dal primo turno. Continuare il trasferimento del materiale dentro il magazzino è stato impossibile. Proprio in scadenza della trimestrale, quando maggiore produttività è richiesta, i blocchi e gli scioperi di questi giorni si mostrano capaci di aggredire con forza gli interessi dell’azienda.
Via dell’occhio verso l’autorecupero
Con l’occupazione degli uffici del DSU di Pisa, durata per tutta la mattinata, l’associazione “Giorgio Ricci” ha ribadito la sua ferrea volontà di partecipare al bando regionale per l’autorecupero.
E’ ripresa con forza la campagna dell’associazione “Giorgio Ricci” per l’autorecupero di via dell’occhio, palazzina di proprietà dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Pisa, occupata e sottratta alla speculazione anni fa.
L’autorecupero degli immobili permetterebbe di sperimentare una valida soluzione all’emergenza abitativa che non passi dalla cementificazione, dal consumo di suolo e dalla speculazione edilizia.
Scioperi e lotte nell’indotto Piaggio
Pisa – Un’altra straordinaria giornata di lotta e di ricomposizione sociale ha visto scioperare gli operai a tempo indeterminato a fianco degli interinali a scadenza di contratto.
Dopo gli scioperi delle settimane scorse con cui gli interinali della fabbrica CEVA, indotto Piaggio, hanno ottenuto un seppur breve prolungamento di contratto per tutti, in questi giorni è stata comunicata la decisione dell’azienda di non rinnovare i contratti in scadenza. La motivazione alla base di questo licenziamento di massa per i precari che stanno lavorando al trasferimento del materiale nel nuovo magazzino, non sta nella minore necessità di lavoratori, bensì nella volontà di sostituirli con altri interinali con contratto di un’azienda (ex cooperativa) in subappalto, con paga ancora più bassa.
Zap Festival, verso la terza edizione!
Quello che si stava trasformando in un appuntamento fisso di inizio estate, il meeting di resistenza urbana organizzato da Zona Autonoma Pisana, per l’edizione 2012 (la terza) prova a cambiare le carte in tavola. Non nella collocazione, visto che anche per quest’anno sarà ospitato dallo spazio antagonista Newroz, ma nelle date.
In netto anticipo rispetto alle passate edizioni, è già stata annunciata la prossima, il 20-21-22 aprile!
Cosa ci aspetta? Sicuramente tanta buona musica. Ma anche teatro, video, presentazione di libri, infoshop, distribuzioni, panini e birra a fiumi! Tutto ciò che non può mancare nel nostro festival antagonista ed autorganizzato.