STUDENTI MEDI IN PIAZZA IN TUTTA ITALIA -Pisa: tensione al provveditorato.

  • Febbraio 19, 2010 2:09 pm
Dopo l’occupazione del Provveditorato di ieri, gli studenti
medi pisani scendono nuovamente in piazza nel giorno della mobilitazione
nazionale contro la riforma, per dire no allo smantellamento della scuola
pubblica.

Circa trecento studenti provenienti da tutte le scuole
pisane hanno bloccato la città per tutta la mattina, nonostante la pioggia
battente. Fin da subito è stato chiaro lo spirito del corteo, determinato nel
riconquistare spazi e visibilità: infatti, molti studenti hanno raggiunto il
concentramento in piazza Sant’Antonio con cortei non autorizzati partiti dalle
singole scuole.

Poco dopo la partenza il corteo ha deviato il percorso,
andando a portare la propria voce al Provveditorato, dove si stava svolgendo
una riunione dei presidi della provincia, proprio sull’applicazione della
riforma. Al rifiuto di far entrare anche solo una delegazione per leggere un
documento, gli studenti hanno sfondato il cordone di forze dell’ordine che bloccava
l’entrata, entrando in massa negli uffici del provveditore. All’interno
dell’edificio, nuovi tafferugli, che costringono i presidi a spostare la
riunione altrove…gli studenti e le studentesse hanno ottenuto la prima vittoria
della giornata!

Al grido di “Questa riforma non si discute, si combatte!”
gli studenti hanno poi ripreso il corteo, passando sotto le finestre del CEPU,
dove sono state lanciate uova e vernice contro uno dei simboli più evidenti del
profitto dei privati su una scuola pubblica sempre più incapace di garantire il
diritto allo studio per i continui tagli.

Il corteo ha poi attraversato tutti i lungarni, mentre dal
camion si sono susseguiti numerosi interventi, soprattutto da parte degli
istituti tecnici e professionali, i più colpiti da questa riforma che taglia le
ore di lezione e di laboratorio, ma aumenta a dismisura le ore di lavoro non
retribuito (mascherato da stage) presso le aziende, rendendo la scuola non più
un luogo di saperi critici, ma una palestra di addestramento per i futuri
precari.

Per questo gli studenti hanno deciso di andare a colpire con
un’azione i diretti “beneficiari” delle loro ore di lavoro gratuito, per
dimostrare con forza che non sono disposti a nessun tipo di sfruttamento:
all’altezza di ponte Solferino il corteo ha allungato il percorso con un’altra
deviazione non autorizzata, arrivando sotto la sede Confindustria. Qui è stato
chiuso con una catena il portone del palazzo mentre dal corteo sono partiti
slogan e lanci di uova e fumogeni.

Il corteo ha poi continuato a bloccare i lungarni
proseguendo il suo lungo percorso fino alla Prefettura, dove gli interventi
conclusivi sono stati unanimi nel valutare come un successo la giornata di oggi
e nel dire che questo è solo l’inizio della mobilitazione.

Quello di oggi è stato un corteo come non se ne vedevano da
tempo: l’entusiasmo e la voglia di bloccare questa riforma sono emersi con una
determinazione e una consapevolezza degli obiettivi e delle pratiche di lotta
che, dopo un autunno sterile, fanno presagire una primavera all’insegna del
conflitto.

Guarda le foto del corteo!

Vedi anche: InfoAut