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COMUNICATO DI SOLIDARIETA’ CON I COMPAGNI KURDI ARRESTATI E PERQUISITI

  • Febbraio 27, 2010 7:23 pm
All’alba di ieri, 26 febbraio, è stata condotta dall’antiterrorismo di
Pisa su richiesta della procura di Venezia, un’operazione degna dei
militari turchi, utilizzando in maniera spropositata le forze di
polizia contro intere famiglie.
Questa operazione ha portato all’arresto di sei persone (di cui due
estradate in Francia), al fermo e interrogatorio di altri settanta
militanti kurdi e alla notifica di espulsione per altre venti.
L’accusa è di aver costituito una associazione sovversiva finalizzata
al reclutamento e all’addestramento di guerriglieri pronti a partire
per seminare il terrore in Turchia.
In realtà l’operazione, coordinata dalle questure europee, ha
costituito un chiaro segnale ad un popolo che rifiuta di rientrare nei
piani imperialisti di pacificazione ed annientamento e continua
testardamente a parlare di resistenza e di trasmissione di memoria
attiva di resistenza.
Denunciamo inoltre il comportamento del sistema mediatico, che ha
criminalizzato l’operato dei militanti kurdi, argomentandolo con
l’ambigua definizione di "indottrinamento", sottintendendo con questo
sia l’ambito militare che quello politico, senza far minimamente
riferimento alle ragioni della lotta del popolo kurdo.

Diamo perciò la nostra incondizionata solidarietà ad ogni forma di resistenza di ogni popolo in lotta, come quello kurdo.

Antagonist* Pisan*

RESISTENZA KURDA IN PIAZZA A PISA

  • Febbraio 27, 2010 7:18 pm
Oggi pomeriggio a Pisa si è svolto il corteo contro la repressione
e gli arresti a danno dei militanti kurdi effettuati nella giornata di
ieri, indetto dalla comunità kurda in Toscana.



Al corteo hanno partecipato più di mille persone che hanno rivendicato
la loro internità alla lotta di liberazione del popolo kurdo scandendo
slogan a favore del PKK e che hanno rimandato al mittente -ovvero alle
italiane ed europee e allo stato imperialista turco- l’accusa di
terrorismo.

L’operazione, condotta dall’antiterrorismo con metodi che i compagni
kurdi perquisiti non hanno esitato a definire "degna dei militari
turchi" (elicotteri nel cortile alle cinque di mattina, intere famiglie
portate in questura), ha portato nella sola provincia di Pisa al fermo
di circa settanta militanti, trattenuti in questura per oltre dodici
ore, all’arresto di sei persone di cui due estradate in Francia e alla
notifica di espulsione per altre venti, peraltro regolarmente residenti
in altri Stati europei.

Quello che realmente si contesta ai kurdi è di aver osato non chinare
la testa di fronte alle ipotesi di annientamento e di pacificazione che
l’imperialismo aveva in serbo per il popolo kurdo e aver osato
trasmettere una memoria attiva di resistenza alle giovani generazioni.

Il corteo si è snodato lungo le vie del centro e si è articolato con un
sit in sotto il giornale locale "Il Tirreno" che aveva sposato
nell’edizione di oggi la versione della questura, ovvero "scovato campo
di addestramento di terroristi kurdi" e una tappa finale nella piazza
antistante il Comune ove è stato dato spazio agli interventi delle
realtà solidali italiane ed è stata ribadita la fermezza di un popolo
che non si arrende.

Vedi anche:

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  • Febbraio 27, 2010 6:45 pm