L’ONDA CONTESTA CASELLI

  • Febbraio 20, 2010 10:17 pm

Circa cinquanta studenti e studentesse dell’Onda pisana hanno improvvisato un presidio davanti all’auditorium del centro Maccarrone di Pisa per contestare la presenza del procuratore Giancarlo Caselli, in città per presentare il suo libro “Le due guerre – perché l’Italia ha sconfitto il terrorismo e non la mafia”. L’invito al procuratore è arrivato dal “coordinamento pisano per la legalità”, organismo di facciata delle istituzioni.

Un’iniziativa “culturale” che rientra a pieno in quell’operazione di propaganda mediatica, che ha il fine di mostrare il volto buono dello stato che combatte i nemici in nome della legalità, celando così il ruolo di repressione e criminalizzazione (non riuscita) dei movimenti e delle lotte sociali.

Come è spesso accaduto negli ultimi mesi, anche oggi a Pisa il procuratore è stato accolto dalle contestazioni dell’Onda. Gli studenti e le studentesse hanno esposto uno striscione che recitava: “Caselli: dietro quello scudo c’eravamo tutti- 24/02 no rewind”.

Importante questo ennesimo atto di protesta contro colui che ha orchestrato l’operazione Rewind, che il 6 luglio scorso ha portato all’arresto di 21 compagni e compagne, accusati di aver preso parte agli scontri avvenuti a Torino durante la manifestazione del 19 maggio contro il G8 University Summit.

Mercoledì prossimo a Torino ci sarà la prima udienza del processo, che vede imputati i compagni e le compagne arrestati il 6 luglio scorso. Anche in questa occasione l’Onda farà sentire la propria voce: delegazioni da tutte le città parteciperanno ad un presidio davanti al palagiustizia torinese.

L’Onda non si processa!Dietro quello scudo c’eravamo tutti!