PER VIA MARSALA E’ IL GIORNO DELLA RESISTENZA

  • Maggio 18, 2010 10:24 am

Il quartiere di Riglione si è svegliato presto e rumorosamente questa mattina: sono le 8:45 e diverse camionette della polizia si avvicinano allo stabile di Via Marsala occupato il 13 marzo scorso da otto famiglie.


Appare già chiara la determinazione degli occupanti a resistere: ritmi che ricordano quelli No Tav di quest’inverno accolgono le forze dell’ordine.

Un centinaio di solidali è già accorso nel cortile dello stabile.

Oggi è un giorno vergognoso per le istituzioni della città di Pisa: dopo la farlocca presa di posizione del consiglio comunale del 15 aprile scorso, durante il quale, a seguito dell’occupazione della sala da parte di circa 150 persone, i consiglieri si sono espressi a favore del blocco dello sgombero e si sono fatti promotori della ricerca di possibili soluzioni alternative.

Le assessore al sociale e alle politiche abitative, in seguito, si sono proposte come mediatrici per una trattativa con la proprietà. Sul tavolo della trattativa non c’erano però solo gli interessi delle otto famiglie, ma l’intento del comune di utilizzare questa lotta per dare una concretezza a strumenti di mediazione abitativa che fin’ora non ha avuto la capacità di applicare.

L’attuale situazione, con un ingente spiegamento di forze dell’ordine e la volontà delle famiglie di resistere, non lascia spazio ad alcuna trattativa.

A Pisa oggi si palesa la fine della democrazia: la città è in mano agli speculatori, ai tanti Pampana, ai quali il comune ha deciso di stringere la mano usando come merce di scambio la vita di queste otto famiglie, 34 persone, 17 minori.

COMUNE VERGOGNA!PAMPANA VERGOGNA!
VIA MARSALA RESISTE!

Seguiranno aggiornamenti…

Appunti da via Marsala: dalle prime luci del mattino un ingente spiegamento di forze dell’ordine in Via Marsala, per sgomberare le otto famiglie in occupazione dal 13 marzo scorso.
Fin da subito sono apparse chiare le intenzioni della questura e quelle degli occupanti: da una parte fermezza nel voler liberare l’immobile, dall’altra determinazione alla resistenza.
Dopo i primi contatti con i questurini, la celere si è bardata e si è avvicinata all’immobile. A questo punto tutti i presenti in difesa della palazzina si sono incordonati e fronteggiati con le forze dell’ordine. Sulla Toscoromagnola sono stati lanciati dei copertoni dai manifestanti.
Nel frattempo forte era il sostegno di coloro che si trovavano all’interno dello stabile, alcuni dei quali sopra il tetto.
A questo punto le forze dell’ordine hanno indietreggiato. Intanto, oltre a mettere in campo una resistenza attiva, gli occupanti e i solidali hanno attivato diverse vie per portare avanti le loro ragioni.

Di seguito il report della mattinata:
[ore 10:00] Via Toscoromagnola bloccata dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. I tentativi di contattare il comune lo vedono latitante.

[10.15]Molti degli occupanti non possono essere trasferiti per problemi di salute, in arrivo un medico per le certificazioni.
Nel frattempo un esponente del Pd, abitante di Riglione, si è avvicinato allo stabile mostrando totale disinteresse ponendosi in continuità con l’atteggiamento dell’amministrazione comunale.

[11.30] Il Dott. Serravalle ha visitato alcuni degli occupanti certificando la loro intrasportabilità per gravi problemi di salute.
Intanto sul posto è giunto il magistrato Mantovani che ha condotto le indagini e firmato l’ordinanza di sgombero.
Nel frattempo pare che a livello regionale alcuni esponenti istituzionali si stiano muovendo per cercare una soluzione che non preveda l’entrata delle forze dell’ordine nello stabile. I tentativi di contattare il comune cadono ancora nel nulla: irreperibili tutte le segreterie e tutti gli assessori.
Cresce la rabbia degli occupanti sempre più determinati a difendere le proprie case.

[12:15] Mentre l’assessore alle politiche abitative Zambito conferma la sua infamia distaccandosi, in un’intrevista, da quanto sta accadendo in Via Marsala e sottolineando che il comune ha fatto quanto poteva, il presidente della Regione Toscana Rossi si sta mettendo in contatto con il prefetto: vista la determinazione di quanti sono presenti in via Marsala, per questioni di ordine pubblico, si tenta di trovare altre vie risolutive diverse da quelle dell’uso della forza.In prefettura è riunito in questo momento il tavolo per l’ordine pubblico e la sicurezza: a quanto pare nessuno si può più nascondere, è il momento delle prese di responsabilità, è il momento di additare i colpevoli di una situazione abitativa disastrosa in città.
Intanto gli occupanti e i solidali hanno lanciato un pranzo sulla Toscoromagnola per le 13:30, invitando tutti e tutte a partecipare, portando la propria attiva solidarietà alle otto famiglie.

[13:00] Si attende notizia di un possibile rinvio dello sgombero per gravi motivi sanitari e di ordine pubblico.
Nel frattempo sono molti gli abitanti del quartiere che si sono avvicinati e hanno portato la loro solidarietà agli abitanti di via Marsala.

[h 16] E’ lunga la giornata in via Marsala: continua l’assedio delle forze dell’ordine alla palazzina, continua la resistenza degli occupanti e dei solidali.
Diverse voci si sono rincorse durante la mattinata su un possibile rinvio dello sgombero…soltanto voci!
L’unica cosa certa è la determinazione delle otto famiglie, che come più volte avevano ripetuto nelle scorse settimane, non lasceranno le loro case.
Ad oggi questa posizione è ancora più chiara: non c’è più spazio per le prese in giro, le famiglie non si fanno intimidire dalle camionette e dai reparti antisommossa.
Via Marsala Resiste!Via Marsala non si tocca!

[h 17:30] E mentre continua senza sosta la difesa delle case di via Marsala, una parte degli occupanti e dei compagni e delle compagne di Prendocasa si sono spostati a palazzo Gambacorti, sede del Comune, dove hanno chiesto con determinazione un incontro con la giunta che si stava riunendo in quel momento. Dopo i primi minuti di nervosismosi è avviato un incontro tra assessori e rappresentanti delle famiglie.



[h 22]
Si avvia verso la conclusione questa lunga giornata di lotta. Dall’incontro con la giunta comunale non sono emerse proposte significative. Chiara l’intenzione di tutti gli esponenti delle istituzioni di lavarsi le mani dalla vicenda.
L’assessore alle politiche abitative Zambito ha negato tutto quanto assicurato alle famiglie nelle scorse settimane.
Se otto famiglie andranno per strada nessuno potrà dormire sonni tranquilli: assessore Zambito, assessore Ciccone, Sindaco Filippeschi, questura, prefettura e magistratura. Tutti complici nel mostrarsi forti con i deboli e deboli con i forti.
Per domattina previsto l’ennesimo incontro con le istituzioni e i servizi sociali. E nel frattempo intorno alla palazzina ancora puzza di sbirri.
Nessuna fiducia nelle istituzioni!Solo la lotta paga!

Solidarietà da PrendoCasa Torino: Resistere per esistere