Archives for Aprile, 2010

PAMPANA ACCETTA L’INCONTRO PROPOSTO DAL COMUNE

  • Aprile 30, 2010 5:00 pm

Dopo che il Comune si è impegnato pubblicamente a farsi mediatore con l’ingegner Pampana , quest’ultimo si è reso disponibile a sedersi al tavolo della trattativa.

Oggi l’assessore alla politiche sociali Ciccone, ha informato una delegazione della famiglie di Via Marsala e del Comitato Territoriale Pisa-Est della piena disponibilità di Pampana, proprietario della palazzina di Riglione, ad iniziare un dialogo con il Comune.

Nei prossimi giorni, quindi, avrà inizio ufficialmente la trattativa chiesta a gran voce dagli occupanti per la messa in affitto a canone sociale dell’immobile recuperato di Via Marsala.

BASS KLAAT BAD COMPANY

  • Aprile 30, 2010 2:49 pm

2 MAGGIO: SBAM! IN FESTA – II EDIZIONE

  • Aprile 29, 2010 3:36 pm
Lo Spazio Bimbi Autogestito di via Marsala è un progetto completamente autogestito, aperto a bambini e bambine di tutte le età; da un mese e mezzo lo SBAM! ospita nei fondi della palazzina di via Marsala 34 una ludoteca aperta il martedì e il giovedì dalle 16.30 alle 19.

Domenica 2 maggio, SBAM! si trasferisce in piazza a Riglione per proporre i suoi giochi e le sue attività a tutto il quartiere.
Dalle 17.30, animazioni e giochi in piazza e… GELATO PER TUTTI!

1 MAGGIO AL NEWROZ: LA RESISTENZA E’ IN FESTA!

  • Aprile 29, 2010 3:25 pm

MENU’:




Baccelli con salame e pecorino




Zuppa




Grigliata




Dolci




Vino




10 euro



Per prenotazioni, 3299296731 (Betta)


CANAPISA VS COMUNE: MANIFESTARE E’ UN DIRITTO!

  • Aprile 28, 2010 1:44 pm
Ieri pomeriggio l’Osservatorio Antiproibizionista/Canapisa Crew ha invaso le aule del Consiglio Comunale, che aveva all’ordine del giorno una mozione bipartisan contro lo svolgimento di Canapisa, la manifestazione antiproibizionista che dal 2001 si svolge annualmente a Pisa. Di fronte a una presa di posizione così forte contro la libertà di manifestare, gli antiproibizionisti hanno scelto di far sentire la propria voce in consiglio esponendo uno striscione con scritto “Manifestare è un diritto: l’antiproibizionismo non è un crimine”.

In una nota diffusa la scorsa settimana il Comune si era dichiarato espressamente “contrario alla concessione dell’uso di strade e piazze cittadine per lo svolgimento della manifestazione” (che si terrà il 29 maggio) con delle motivazioni sconcertanti: alcune becere e pretestuose, come le scritte sui muri durante la manifestazione, altre, molto più gravi, che entrano nel merito dei contenuti del corteo, nel tentativo di delegittimarlo.

Dice infatti la nota: “Riteniamo che temi come gli stili di vita, le dipendenze, il rapporto tra droghe pesanti e leggere, che incidono sui giovani e sulle famiglie, non hanno bisogno di sfilate e manifestazioni caricaturali ma debbano essere trattate con competenza, attenzione e serietà dalle istituzioni competenti, Amministrazione Comunale compresa”.

Dopo una settimana in cui più voci si sono levate contro il tentativo repressivo del Comune, la mozione che è stata presentata ieri in Consiglio è stata ridimensionata nella forma, ma non nei contenuti. Dopo una lunga discussione, in cui il PD cittadino ha fatto sfoggio della sua imbarazzante debolezza politica, la mozione approvata in serata non chiede più espressamente che la questura vieti l’autorizzazione della manifestazione, ma che gli organizzatori si assumano maggiori responsabilità sullo svolgimento di Canapisa e che la manifestazione si svolga con “modalità” diverse dagli anni passati.

La mozione, approvata con 21 voti favorevoli e 2 contrari (Sel), ha suscitato la rabbia degli organizzatori di Canapisa. Quando si parla di “modi” di svolgimento diverso, infatti, probabilmente si intende che un corteo antiproibizionista non può attraversare le vie del centro, ma deve essere invisibile all’occhio scandalizzato della città vetrina.

Contro questo vergognoso tentativo repressivo, l’Osservatorio antiproibizionista/Canapisa Crew, ha indetto due appuntamenti cittadini:

MERCOLEDI’ 28 ore 21 ASSEMBLEA CITTADINA alla Facoltà di Lettere, Pisa

GIOVEDI’ 29 ore 21.30 ASSEMBLEA GENERALE nella caffetteria di Rebeldia, via Battisti 51

È inoltre stato diffuso un appello di cui riportiamo il testo:

APPELLO PER CANAPISA 2010

La libertà di manifestazione del pensiero è un diritto fondamentale riconosciuto in tutti gli ordinamenti giuridici che vengono definiti come “democratici".

Secondo la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, "ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.

L’articolo 21 della Costituzione Italiana, invece, recita testualmente che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

Oggi questo fondamentale diritto è in pericolo nella nostra città di Pisa dove un’inedita accozzaglia bipartisan PD-PdL vorrebbe vietare Canapisa, la street parade antiproibizionista che dal 2001 si tiene nella nostra città e che nelle sue nove precedenti edizioni non ha mai causato danni o gravi problemi e non ha mai visto accadere alcun episodio grave o anche solo particolarmente spiacevole.

Noi crediamo che, indipendentemente dalle opinioni che ognuno può avere su proibizionismo/antiproibizionismo, Canapisa abbia tutto il diritto di essere svolta e riteniamo che, al di là di ogni ipocrisia, gli amministratori e i consiglieri comunali che vorrebbero imporre il silenzio agli antiproibizionisti, dovrebbero almeno avere la dignità di ammettere che voler vietare Canapisa significa vietare una manifestazione politica e significa quindi voler limitare la libertà di espressione e di pensiero.

Per questo chiediamo alle autorità competenti di non ascoltare le velenose proposte di chi vorrebbe imporre la censura preventiva contro le idee sgradite e di garantire il 29 maggio il regolare svolgimento nelle forme e nei modi che verranno scelti dagli organizzatori della manifestazione.

Foto tratta da www.autautpisa.it

DOPO IL CORTEO, SI RIAPRE LA TRATTATIVA

  • Aprile 27, 2010 1:54 pm
Nuova presa di posizione del Comune per la ripresa della trattativa con Pampana: gli assessori alla casa e al sociale si impegnano ufficialmente per una regolarizzazione della posizione degli occupanti.

Ieri le famiglie di via Marsala hanno nuovamente incontrato gli assessori alla casa e alle politiche sociali a Palazzo Gambacorti. Dopo la mozione del Consiglio Comunale, con la quale è stato riconosciuto l’effettivo stato di emergenza abitativa delle famiglie ed è stato rivolto un pressante appello all’autorità perché queste non vengano sgomberate, dall’incontro di ieri è emersa una nuova presa di posizione del Comune affinché una questione sociale non venga risolta come una questione di ordine pubblico.

L’assessore Zambito e l’assessore Ciccone, infatti, si sono impegnate ufficialmente a contattare la proprietà dell’immobile di Riglione perché riavii la trattativa con le famiglie, con la mediazione dell’Agenzia Casa del Comune di Pisa.

Da parte delle famiglie di via Marsala, intanto, restano evidenti la volontà e l’impegno di trovare un accordo con la proprietà. Da più di tre settimane infatti è stato aperto un libretto postale intestato alla proprietà nel quale ogni famiglia versa una quota mensile a titolo di indennità d’occupazione. Questa domenica verranno organizzate iniziative nel quartiere e nei fondi della palazzina, con la solidarietà di tutti quei pezzi di città che in questo mese e mezzo hanno attraversato lo spazio, e il ricavato sarà utilizzato per integrare la seconda mensilità che le famiglie verseranno sul libretto.

L’impegno che gli assessori Zambito e Ciccone hanno preso ieri si inserisce in una vasta rete di solidarietà che in questo mese e mezzo le famiglie di via Marsala hanno raccolto: lo dimostrano le numerose adesioni all’appello, firmato da personalità come Prosperi e Floriani e da oltre 80 tra partiti, associazioni, realtà di movimento; lo dimostra il corteo di sabato scorso, partecipato da centinaia di persone appartenenti alle più varie realtà, dagli studenti medi ai migranti, dai tifosi della curva agli studenti universitari; lo dimostra la partecipazione del quartiere di Riglione-Oratoio ai tanti momenti di socialità organizzati all’interno dei fondi di via Marsala.

In molti si sono dunque schierati dalla parte di chi vive l’emergenza abitativa. Non solo le famiglie, ma una larga parte della città vuole che Pampana si sieda con le famiglie e le istituzioni ad un tavolo di trattativa.

LA RESISTENZA DEL CASP

  • Aprile 26, 2010 8:07 pm
Ieri, nel giorno della Resistenza, il CASP-Collettivo Autonomo Studenti Pisani-si è ripreso una piazza della città, riempendola con iniziative sociali e politiche: Piazza Chiara Gambacorti, da tutti conosciuta come piazza la Pera, quotidianamente attraversata da tantissimi adolescenti e segnata dalla piaga dello spaccio.

Circa un centinaio di persone ha partecipato al pranzo organizzato dal CASP e dagli occupanti di Via dell’Occhio, prossimi a festeggiare un anno di occupazione con il Progetto Prendocasa.
Nel pomeriggio poi, gli studenti e le studentesse del CASP, hanno esposto una mostra sulla Resistenza, e contemporaneamente diversi sono stati gli interventi nei quali è stata sottolineata l’attualità di questo tema.


Di seguito pubblichiamo la trascrizione dell’intervento di una Compagna del CASP:

quando parliamo della nostra Resistenza parliamo dei fascisti di oggi, dei nemici di oggi. Chi sono i nemici di oggi?…E’ lo stato che ci priva quotidianamente dei diritti cercando di renderci schiavi; è la Gelmini che privatizza l’istruzione; è Maroni che toglie i colori dallo stadio; sono le leggi contro i migranti che possono essere arrestati solo perché extracomunitari; sono i palazzinari che mettono la speculazione davanti al diritto di una casa per tutti…e questi sono solo alcuni esempi.
A nuovi nemici rispondiamo con nuovi partigiani!
Siamo studenti, precari, universitari e migranti che dicono no al potere dei padroni, che non si lasciano manovrare; lottiamo e ci riprendiamo i nostri diritti: il diritto alla casa, allo studio, a manifestare.
I partigiani di oggi utilizzano la controinformazione, la riappropriazione e il conflitto, scacciano i nuovi fascisti dalle piazze, valorizzano Piazza la Pera allontanando gli spacciatori e offrendo un’alternativa a chi la attraversa, difendono lo sgombero di via Marsala.

PAMPANA SEI ISOLATO: PISA RESISTE!

  • Aprile 25, 2010 11:59 am
Oggi a fianco delle famiglie di via Marsala è scesa in piazza tutta la Pisa che ha deciso di resistere alla speculazione, alla mercificazione dei diritti, alla repressione. Il corteo di oggi, che è stato attraversato da più di 700 persone, dimostra che a partire dalla pratica della riappropriazione è possibile unire i percorsi di lotta che attraversano il nostro territorio.

In corteo hanno sfilato non solo le famiglie di via Marsala, in lotta contro lo sgombero, ma centinaia di soggetti che oggi a Pisa vivono l’emergenza abitativa: gli studenti, che pagano fino a 400 euro per una camera in appartamenti fatiscenti; le decine di famiglie sotto sfratto che si sono rivolte allo sportello del Progetto Prendocasa; le famiglie delle ex-Stallette, che il Comune vorrebbe sgomberare, senza alcuna prospettiva alternativa, per far posto ad un progetto di “riqualificazione” che è sinonimo di privatizzazione e speculazione.

Ma sono scese in piazza anche tutte quelle soggettività che oggi il potere, che sia il datore di lavoro, l’assistente sociale, lo speculatore Pampana, fino alle istituzioni, vorrebbe mute e docili di fronte alla rapina dei diritti.

C’erano i migranti, che si vedono negato non solo il diritto alla casa, ma persino il diritto a vivere e lavorare nel nostro territorio: colpiti da assurdi provvedimenti repressivi come l’ordinanza antiborsoni e la probabile costruzione del CIE in Toscana.
C’erano gli studenti medi, in lotta contro la riforma Gelmini che sancisce lo strapotere dei privati nella scuola pubblica, c’erano i tifosi della Curva Nord Maurizio Alberti, che subiscono la repressione solo per volere portare allo stadio un tamburo.

Un corteo variegato eppure compatto nell’attaccare alcuni luoghi simbolo della speculazione edilizia, come le case che Pampana tiene da anni sfitte alla stazione, l’ex cinema Ariston, la Mattonaia.
Le diverse centinaia di persone che oggi in corteo chiedevano “Case subito, case per tutti!” sono le stesse che da settimane sostengono l’appello per il ritiro dell’ordinanza di sequestro, e che si opporranno a qualsiasi tentativo di sgombero delle case occupate di via Marsala.

Dopo che le Istituzioni hanno riconosciuto l’occupazione come questione sociale e non di ordine pubblico; dopo che la città si è schierata, esponendo striscioni allo stadio, firmando appelli, vivendo gli spazi sociali e ludici costruiti in via Marsala dal Comitato territoriale Pisa-Est, e soprattutto dopo che oggi è scesa in piazza mostrando senza alcuna ambiguità quante e quali sono le persone che si opporrebbero a qualsiasi tentativo repressivo, Pampana non ha più vie di fuga: deve ritirare le denunce, deve riprendere le trattative.

 

Pisa Resiste!

OGGI IN PIAZZA LA PISA CHE RESISTE: LA CRONACA DEL CORTEO

  • Aprile 25, 2010 12:36 am
Si è da poco conclusa a Pisa la manifestazione che ha portato in Piazza circa 800 persone: la Pisa che resiste ha sfilato alla vigilia dell’anniversario della liberazione per opporsi allo sgombero di Via Marsala e per rivendicare il diritto alla casa per tutti e tutte.
Alle 16 il concentramento in Piazza Sant’Antonio, nei pressi della stazione centrale, prima tappa di un corteo che è andato a toccare tutti i simboli della speculazione nella città toscana.

Centinaia e centinaia di persone hanno risposto attivamente all’appello di resistenza lanciato dalle famiglie di Via Marsala: realtà politiche e sociali, ma soprattutto occupanti di case, migranti, studenti universitari, studenti medi, ultras in lotta contro i decreti repressivi, lavoratori, famiglie sotto sfratto. Una composizione del corteo eterogenea ma accomunata dalla determinazione a non pagare la crisi.

Il corteo si è fermato davanti alla stazione, luogo simbolo delle contraddizioni legate alla gestione securitaria del fenomeno migratorio, dove ha raccolto attenzione e partecipazione dei presenti e si è indirizzato verso Via Vespucci. Sei numeri civici di speculazione immobiliare firmata Pampana vuoti da 20 anni: qui è stato appeso uno striscione che recitava "Palazzo Pampana la vergogna di Pisa"; nel frattempo diversi interventi dal microfono con i quali le famiglie di Via Marsala hanno sottolineato la necessità di proseguire la campagna contro lo sgombero all’insegna della denuncia dell’immenso patrimonio immobiliare del palazzinaro Pampana. Campagna contro lo sgombero che fa i conti con il potere massonico della proprietà, e con i tentativi di delegittimazione degli occupanti messi in atto dalla repressione: intimidazioni, bugie, infamie, accuse e pseudoindagini volte a disgregare quella compatezza e solidarietà che in 45 giorni di occupazione e decine di iniziative gli abitanti di Via Marsala hanno creato intorno a loro, nel quartiere e nella città.

Seconda tappa del corteo gli immobili cartolarizzati degli enti previdenziali. "Via Marsala resiste" si legge dai balconi di alcuni appartamenti già occupati dal Progetto Prendocasa, a sottolineare la solidarietà attiva di tutti gli occupanti e la resistenza collettiva ad ogni speculazione che la città subisce.
Intorno alle 17:30 la manifestazione si ferma nei pressi dell’ex-cinema Ariston, altro luogo della ristrutturazione immobiliare in senso speculativo, ma anche obiettivo della riappropriazione del movimento: Zona Autonoma Pisana ha ribadito la necessità di sottrarre terreno alla rendita con l’occupazione di ogni spazio sfitto, come recentemente ha fatto nella due giorni di riappropriazione del 26 e 27 marzo scorsi.

Sotto il Provveditorato agli studi il Collettivo Autonomo Studenti Pisani è intervenuto rilanciando le parole d’ordine della Pisa che Resiste, declinandola nella lotta per la riappropriazione dei saperi e del diritto allo studio, contro la distruzione della scuola pubblica.
Dopo aver riempito di determinazione, di cori e slogan l’affollato corso principale della città, i manifestanti hanno raggiunto Palazzo Gambacorti, sede del Comune di Pisa.

Numerosi gli interventi da parte delle famiglie sotto sgombero, che hanno intimato al comune ed ai suoi organi decisionali di mantenere fede alla presa di posizione politica che giovedì scorso il consiglio comunale ha deliberato: nessuno sgombero per famiglie occupanti in emergenza abitativa, intervento presso autorità giudiziaria e proprietà affinchè si possa pervenire ad una soluzione positiva della condizione abitativa degli 8 nuclei occupanti. Un corteo che quindi non si accontenta di una mozione ma pretende fatti concreti affinchè via Marsala non sia sgomberata, e anzi diventi il primo esempio di lotta per il diritto all’abitare che costringa i grossi proprietari immobiliari (vera causa dell’emergenza abitativa), a mettere a disposizione delle esigenze sociali il proprio patrimonio sfitto.

Striscione e presa di parola da parte del Comitato contro lo sgombero delle ex-Stallette: 10 famiglie italiane che da cinquant’anni occupano delle case di proprietà del Comune e che adesso vuole sgomberarle, intenzionato a valorizzare l’area in questione con progetti da milioni di euro. Una nuova soggettività della resistenza che scende a fianco di altre in un percorso di riappropriazione contro le politiche di rapina attuate sia dai Privati che dalle Istituzioni pubbliche.
Il corteo blocca poi Ponte di Mezzo e il lungarno mediceo.

Nel frattempo prende parola il Collettivo Universitorio Autonomo, reduce dall’occupazione del Polo Carmignani con cui ha inaugurato un percorso di lotta per il diritto alla casa che vada a coinvolgere gli studenti e le studentesse, costretti a pagare affitti da capogiro per camere fatiscenti.

La manifestazione ha poi percorso le strette vie del centro storico segnando l’ennesimo scandalo immobiliare della città: la Mattonaia, proprietà del Comune sfitta e inutilizzata da trent’anni, ad eccezione di diversi periodi in cui l’edificio è stato oggetto di riappropriazione da parte del movimento antagonista pisano.
La giornata si conclude in Piazza Garibaldi: Via Marsala che resiste è la Pisa che Resiste.

Tutti gli interventi conclusivi, da quello della comunità senegalese a quello dei sindacati di base, sottolineano l’unità politica che si è creata attorno all’occupazione di Riglione, alla sua difesa, alla sua resistenza. Via marsala come emblema, come occasione di ricomposizione e come segnale di alternativa alle leggi che vorrebbero costringere la popolazione a pagare la crisi.

Dopo che le Istituzioni hanno riconosciuto l’occupazione come questione sociale e non di ordine pubblico; dopo che la città si è schierata, esponendo striscioni allo stadio, firmando appelli, vivendo gli spazi sociali e ludici costruiti in via marsala dal comitato territoriale pisa-est, e soprattutto dopo che oggi è scesa in piazza mostrando senza alcuna ambiguità quante e quali sono le persone che si opporrebbero a qualsiasi tentativo repressivo, Pampana non ha più vie di fuga: deve ritirare le denunce, deve riprendere le trattative.

CUA PARTY REVOLUTION

  • Aprile 23, 2010 10:26 pm

VENERDì 23 APRILE

da Taranto: FIDO GUIDO
A seguire: dancehall con ghetto army trinacriagiòfamily

…da qualche parte in università…
COLLETTIVO UNIVERSITARIO AUTONOMO

Fido
Guido comincia a suonare la batteria all’età di dodici anni negli SFC
storica band hc punk tarantina, sviluppa quasi contemporaneamente una
forte passione per il roots e comincia a dedicarsi al reggae a tempo
pieno quando la band interrompe momentaneamente lattività nel 2003.
Comincia così a scrivere, quasi incessantemente, liriche legate alle
problematiche sociali che spesso i giovani del sud sono costretti ad
affrontare e a cantare con la Rozza Sound in numerosi locali e spazi
autogestiti facendo subito parlare di sè. Il primo lavoro di Fido Guido
contiene 13 tracce si chiama "patrun’e sotte" e vede la luce nel luglio
2004 grazie all’aiuto di Bombhead dei Roots inna Mix che registra le
tracce e lo aiuta a stampare le prime copie. Il cd è un successo
inaspettato, nonostante sia praticamente una demo vengono vendute più
di 2500 copie.
Si susseguono numerosi featurings e partecipazioni con
Papa Ricky, PooliaKebab, Robert8 e Sciamano, Zakalicious, Malatesta,
Luca Leoni, Pace Fatta, Gioman, Moddi, Jaka, Cajam, U-Rootz ed altri.
Partecipa alla raccolta "Love University" prodotta da Don Ciccioman con
la tune "core sus a core" che cattura l’attenzione di Irene la Medica
che la suona frequentemente nella sua trasmissione "soulsista" su Radio
DeeJay. Si cimenta su ritmi più dance hall con la sua traccia "no ne
tenime bisogne"sulla compilation "Reggae 4 Ethiopia" prodotta da
RaggaMeridionalCrew. .
Partecipa inoltre sull’ ultimo mixtape cd del dj
tarantino MadKid "My Way", dove è presente con due tracce una delle
quali in combination con Moddi mc. Si può ascoltare "datte da fà" su
unchained riddim nel mix tape per i 10 anni di attività del Godzilla
Sound "the twelve steps program". Tra il 2004 e il 2006 viene chiamato
ad aprire i concerti di Capleton, Barrington Levy, General Levy e Sud
Sound System. Nel novembre del 2005 esce il suo secondo cd terra di
conquista contenente quattordici tracce suonate, scritte e arrangia