Prendetevi anche queste! Lancio di monetine su “Futuro e Libertà”
- Settembre 18, 2011 2:41 pm
Pisa – Un centinaio di persone, ieri pomeriggio, ha contestato la prima festa futurista del partito “Futuro e Libertà”, giunta al secondo ed ultimo giorno di dibattiti in Logge dei banchi, la piazza del Comune.
“Fututro e Libertà”, partito in cui si sono riciclati i responsabili ed i sostenitori di alcune delle leggi più vergognose del nostro paese, ha organizzato questa due giorni,“nella speranza che questo appuntamento possa essere uno spunto per quanti, allontanatisi dalla politica, possano ritrovare la passione e lo spirito perso”.
Quest’iniziativa ha visto partecipare esponenti di spicco del partito come Bocchino e Granata, ma anche membri delle segreterie locali e regionali di Pd e di Sel, specie nell’incontro di venerdì pomeriggio, sul tema delle alleanze necessarie per costruire l’alternativa nel post-Berlusconi. Alternativa che puzza di già visto e di continuità con la volontà politica di scaricare sulla gente il costo della crisi, nascosti dietro una presunta unità nazionale.
Con un presidio lanciato in poche ore, alle 18 del pomeriggio, si sono dati appuntamento decine di studenti e lavoratori precari che non hanno esitato a contestare duramente le falsità e la faccia schifosa di quei politici fautori di questa crisi, che stanno cercando inutilmente di riacquistare credibilità tra la gente.
Duri slogan come “la nostra alternativa di governo, è mandarvi tutti a casa”, o “se non ve ne andate, vi cacciamo via noi”, hanno caratterizzato questa contestazione, seguita anche da un lancio di monetine, a significare: prendetevi questi spiccioli, per voi da questo momento saranno tempi duri!
Una giornata calda che riaccende anche a Pisa una stagione di lotta, dopo un’estate caldissima caratterizzata dalle lotte che si stanno svolgendo in tutto il mondo; una giornata che segue lo “sciopericchio” generale del 6 settembre e che rilancia la mobilitazione nazionale del 15 ottobre. Una data in cui la rabbia di chi ha perso il lavoro, di chi si vede un futuro negato, di chi vive nei quartieri sempre più emarginati ed è costretto a vivere tra continui sfratti e precarietà, si trasformerà nell’appuntamento che caccerà via questa classe politica ormai ridotta a brandelli.
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