Occupata l’aula master della facoltà di lettere
Dopo il blocco della commissione statuto di ieri pomeriggio, gli studenti e le studentesse dell’università, questa mattina, hanno occupato l’aula master della facoltà di Lettere. Con questa azione di riappropriazione gli studenti rilanciano verso la contestazione al seminario sul Bologna Process che si terrà venerdì prossimo.
CONTESTIAMO IL CONVEGNO SUL PROCESSO DI BOLOGNA!
Come studenti e studentesse questa mattina abbiamo occupato l’Aula 12 di Palazzo Ricci: un’aula dedicata alle attività dei master e dunque sottoutilizzata.
Bloccata la Commissione Statuto. No al Bologna Process!
Questo pomeriggio decine e decine di studenti e studentesse hanno fatto irruzione dentro Palazzo alla Giornata, sede del rettorato, dove si stavano svolgendo i lavori della commissione statuto. La riunione in corso è stata quindi bloccata dai manifestanti, che sono intervenuti ribadendo ancora una volta l’opposizione alla legge Gelmini e alla sua applicazione.
La riforma Gelmini e le sue emanazioni sono l’ultimo tassello di quanto previsto dal Bologna Process che, insieme alla Strategia di Lisbona, sta portando alla dismissione dell’università pubblica, nel tentativo di creare un sistema della formazione in grado di produrre forza-lavoro intellettuale sempre più precarizzata e disciplinata.
Pisa ricorda Serantini. Giù le mani dalla nostra Piazza!
Nella giornata del 7 maggio, trentanovesimo anniversario dell’omicidio di Franco Serantini da parte delle forze dell’ordine, mentre si opponeva ad un comizio fascista nella città di Pisa, collettivi, associazioni e singoli cittadini si sono dati appuntamento in Piazza San Silvestro per una giornata di socialità, lotta e memoria.
Questa piazza rappresenta un tassello fondamentale della memoria storica della nostra città, in quanto è il luogo dove i compagni di Franco, in seguito al suo assassinio, posero una lapide in pietra per ricordare la sua vita e la sua morte e dare seguito alla sua lotta di proletario, anarchico, antifascista. Da quel momento la piazza è stata ribattezzata dal basso Piazza Serantini, e così è maggiormente conosciuta in città.
Pisa: in mille allo sciopero sociale contro la concertazione!
E’ cominciata presto la giornata di lotta a Pisa: gli universitari, che ieri avevano occupato diverse facoltà, hanno picchettato gli ingressi di molti edifici dell’ateneo, impedendo di fatto lo svolgimento dell’attività didattica. Picchetti anche davanti alle scuole superiori, centinaia di studenti medi hanno raggiunto piazza Garibaldi, luogo del concentramento lanciato dall’assemblea di ateneo di lunedì scorso, nella quale si era deciso di muoversi autonomamente dalla Cgil.
In una città in cui la Cgil è più parte integrante dei dispositivi di governo del centro-sinistra più che di organizzazione di lotta sindacale, la stessa convocazione autonoma lanciata dal movimento studentesco ha dato fastidio al segretario provinciale ed agli organismi dirigenti della Cgil! Segno dell’incompatibilità annunciata e praticata dal movimento, che ha saggiamente deciso di interpretare questa data come mobilitazione contro la concertazione al ribasso, ed in antagonismo alle misure del nuovo patto sociale cui i sindacati confederali vogliono prestarsi! Corteo autonomo e sciopero generale quindi, per ribadire quali sono le parti contro cui riaccumulare forza e riaprire e potenziare le lotte e i conflitti!
No agli sfratti, casa e spazi per tutti
Domenica 17 si è svolta la prima festa di quartiere organizzata dalle famiglie sotto sfratto del Cep; dopo mesi di assemblee e picchetti anti-sfratto è stata realizzata questa prima iniziativa pubblica, dove la necessità di rendere visibile il dramma dell’emergenza abitativa si è unita a quella di ridare vita a luoghi e spazi del quartiere con iniziative di socialità. La numerosa presenza di famiglie e di bambini allo spettacolo e alla merenda, manifesta la grande solidarietà e voglia di partecipazione che ancora esistono nel quartiere del Cep.
UNA GIORNATA DI FESTA NEL QUARTIERE
Da un po’ di tempo nel quartiere del Cep vediamo aumentare le famiglie sotto sfratto e sotto sgombero. Il problema della casa sta crescendo enormemente in tutta la città, ma dal comune non arriva nessuna proposta credibile per affrontarlo; anche nel nostro quartiere l’unico supporto per chi rischia di perdere la casa arriva dalla solidarietà di amici e vicini, che organizzano picchetti anti-sfratto per ottenere rinvii.
Di pari passo vanno altri problemi del quartiere, come la mancanza di spazi e la privazione di quelli esistenti, basti pensare ai campini che verranno utilizzati per costruire nuove case.
Per Vittorio, un compagno come pochi
Alla fine Vittorio non ce l’ha fatta. Il suo corpo è stato trovato privo di vita ieri notte dalle forze di sicurezza di Hamas, soffocato dai suoi rapitori. Si è avverato purtroppo quello che tutt* scongiuravamo e ritenevamo totalmente privo di senso, umanamente e politicamente. Questo assassinio è un atto contro il popolo palestinese e un favore insperato per il suo nemico dichiarato, lo stato di Israele, oggi facilitato nel mostrare al mondo il presunto fanatismo dei palestinesi di Gaza. La cosa insopportabile è che oggi sentiremo parole dolci di circostanza e lacrime di coccodrillo versate da uomini che Vittorio lo detestavano. Ciò che fa più male, è il suo essere diventato martire per mano palestinese. Chi ha conosciuto Vittorio in questi anni sa quanto era “preparato” (se lo si può essere) alla morte. Ci conviveva quotidianamente, visitando e aiutando le vittime dei tanti raid israeliani, sentendo fischiare a pochi centimetri del proprio corpo i proiettili israeliani che i cecchini di Tsahal sparavano per divertirsi ai contadini e pastori che Vittorio e altri scudi umani internazionali accompagnavano nelle loro uscite.