Archives for Aprile, 2010
ANDREA CARBONI
trasferirsi a Ginevra, dove trascorre quasi tutta l’infanzia. Tornato a
Pisa, il suo primo contatto con la musica avviene attraverso lo studio
del pianoforte, che, inevitabilmente, contribuirà a caratterizzare
molte delle sue future composizioni con un approccio di stampo
classico. Successivamente, quasi per gioco, si avvicina, da
autodidatta, alla chitarra e, sin dal 2000, comincia a muovere i suoi
primi passi sul palco, suonando in alcune formazioni di rock
alternativo della scena indie pisana.
Nel 2006 produce il suo primo EP "L’amore manifesto",
che una recensione di Rock.it commenta così: "…in Andrea c’e’ odore
di penombra, odore di passato, grandi stanze in penombra autunnale e
finestre aperte e grandi tende bianche che svolazzano. Mentre il piano,
da un’altra stanza, suona." Nello stesso anno il destino lo riporta a
Ginevra. Nell’ambiente in cui era cresciuto Andrea ritrova una
dimensione più intima e scopre la sua vena da solista, quella a lui più
congeniale, proprio perchè gli permette di dare voce a quel complesso
di sentimenti, ricordi e pensieri che nutrono la sua musica: combinando
chitarra-piano-voce accompagnati da un’originale sperimentazione
dell’uso degli effetti, primo tra tutti il loop sampler, Andrea scrive
gran parte dei suoi pezzi, con testi in italiano e in francese, sua
seconda lingua. Presto si fa conoscere e apprezzare come solista
nell’ambiente musicale ginevrino, in cui si esibisce con continuità
conquistando, da subito, un suo personale pubblico che lo segue con
grande attaccamento.
Andrea rimane all’estero fino alla fine del 2007, trovando occasione di
suonare in vari locali, festival ed eventi, in Svizzera e Francia e,
avendo modo, così, di confrontarsi con realtà di respiro
internazionale. Anche in Italia, però, si fa conoscere presto: vince l’edizione 2008 del concorso per band emergenti Cuoio e Nuvole,
entrando in contatto con lo studio fiorentino Danza Cosmica, che gli dà
l’opportunità di registrare alcune tracce che, successivamente, faranno
parte dell’album di debutto di Andrea Carboni, "La Terapia Dei Sogni"
in uscita a febbraio 2010 su Seahorse/Redbirds.”
VIA MARSALA E’ SOTTO SGOMBERO!
Fin da stamattina sta girando un appello rivolto a tutte le realtà di movimento, che è possibile firmare mandando una mail all’indirizzo comitatopisaest@gmail.com
Di seguito il testo del volantino che verrà distribuito al presidio di oggi:
NO ALLO SGOMBERO!
Siamo otto famiglie che da un mese hanno occupato una palazzina vuota dal 2002 in via Marsala a Riglione. I percorsi di vita che ci hanno portato alla scelta dell’occupazione sono vari, ma tutti accomunati dalle difficoltà economiche (licenziamenti, cassintegrazione, disoccupazione) imposte dalla crisi e dall’assenza di risposte istituzionali al nostro bisogno di casa: tutti noi, infatti, abbiamo fatto richiesta per la casa popolare, ma non abbiamo ottenuto un alloggio. Quando sono arrivati gli sfratti per morosità, a fronte della totale incapacità del Comune e degli assistenti sociali di darci una risposta, abbiamo scelto di riprenderci quello che consideriamo un diritto per noi e per i nostri figli. La nostra è stata una scelta di dignità!
La scelta di occupare la palazzina di via Marsala 34 a Riglione non è stata casuale. Questi appartamenti e i grandi fondi sottostanti, infatti, sono di proprietà Pampana. La famiglia Pampana è nota per possedere un’eccezionale quantità di immobili a Pisa (circa 150 appartamenti), tanti che farne una mappatura completa è praticamente impossibile. Ma è anche nota per lasciare o aver lasciato sfitti per anni edifici enormi che, da soli, risolverebbero l’emergenza abitativa di centinaia di persone. Ma i palazzinari come Pampana spesso preferiscono lasciare sfitta una grande parte del loro patrimonio per far sì che ci siano poche case sul mercato e i prezzi degli affitti restino alti: è questo il motivo per cui a Pisa ci sono 4000 case sfitte!
Anche la palazzina di via Marsala fa parte delle decine di case lasciate sfitte dalla famiglia Pampana: terminata di costruire nel 2002, non è mai stata abitata e, per questioni giudiziarie, non lo sarà fino al 2013. La nostra proposta alla proprietà è stata fin da subito quella di poter abitare l’immobile fino a che non avesse avuto un’altra destinazione d’uso, pagando un affitto equo, che abbiamo già cominciato a versare su un libretto che la proprietà può ritirare in qualsiasi momento.
Questa proposta è stata sostenuta anche da tutto il quartiere di Riglione, che si è costituito nel Comitato territoriale Pisa Est, avviando fin da subito numerosi progetti sociali aperti a tutti all’interno dei fondi: una ludoteca, una palestra popolare, una sala prove. Via Marsala in questo mese non è stata solo una casa per otto famiglie, ma un punto di aggregazione e socialità per tutto il quartiere!
Oggi ci è stato notificata un’ordinanza di sequestro dell’immobile, con l’invito ad abbandonare le nostre case entro tre giorni. Nell’ordinanza si legge che l’immobile deve essere sgomberato perché non è dimostrata “l’urgenza assoluta e improrogabile di procurarsi un alloggio, che sola avrebbe potuto rendere necessaria l’occupazione”.
La nostra storia lo dimostra, gli affitti arretrati che non abbiamo potuto pagare lo dimostrano, le richieste di casa popolare che abbiamo rivolto al Comune lo dimostrano. La nostra storia è la stessa delle migliaia di famiglie che sempre più si scontrano con affitti troppo cari, bollette arretrate, stipendi insufficienti a garantire una vita dignitosa ai propri figli.
Il Comune non può nascondere la testa sotto la sabbia di fronte all’eventualità che otto famiglie finiscano in mezzo a una strada!
Chiediamo al Comune di prendere una posizione. È l’ora di scegliere da che parte stare: se dalla parte dei bisogni o dalla parte della speculazione! Il Comune deve requisire i grandi immobili sfitti in città!
CONTRO LA SPECULAZIONE E LO STRAPOTERE DEI PRIVATI
PER IL DIRITTO ALLA CASA E A UNA VITA DIGNITOSA
VIA MARSALA RESISTE!
SBAM IN FESTA!
La ludoteca autogestita SBAM! è stato il primo progetto a partire e ormai da tre settimane accoglie decine di bambini del quartiere. Domenica 11 aprile, per coinvolgere sempre più la città nelle attività del Comitato, la ludoteca avrà un’apertura straordinaria: a partire dalle 15 saranno organizzati giochi e laboratori per bambini di ogni età e per i loro genitori.
Anche altri progetti del Comitato stanno per essere avviati: domenica 18 ci sarà l’inaugurazione di una palestra popolare e con gli abitanti del quartiere è già partito un progetto di riapertura alla città degli spazi pubblici degradati nella zona di Riglione e Oratoio.
Per saperne di più leggi la nuova edizione del foglio di quartiere!
Il Comitato territoriale Pisa Est si riunisce tutti i giovedì alle 21 presso le case di via Marsala 34 a Riglione.
Per contatti: comitatopisaest@gmail.com
EGIN, MEGAFONO DELLE LOTTE
Ieri sera, nell’ambito della sesta edizione del Newroz in festa, erano di scena gli Egin, gruppo torinese folk rock, che presentavano l’ultimo disco “Des Maunet”. Intervista a Fabrizio, voce degli Egin.
Gli Egin da più di dieci anni rappresentano una importante parte della musica “in lotta” piemontese, suoni dai ritmi scattanti combinati a una forte presenza sul palco, capace di trasmettere non solo buona musica ma anche messaggi di lotta, soprattutto in solidarietà ai movimenti nei Paesi Baschi e alla lotta contro l’alta velocità in Val di Susa.
Abbiamo parlato con Fabrizio, voce e chitarra del gruppo:
EGIN
Nati nel gennaio 1999, gli egin (in euskara, la lingua
basca, significa "fare, agire"), propongono una musica che, ispirata
dalle tradizioni popolari e folk mondiali e di euskadi in particolare, sfocia
in una sorta di patchanka che spazia i generi musicali più disparati. forti di
una esperienza live che cura in particolare l’impatto sonoro e lo sprigionare
di emozioni fisiche, gli egin credono che la loro musica possa essere un
tramite di comunicazione sincera e non filtrata da compromessi di alcun tipo;
un percorso intrapreso che li porta a riconoscere quali maestri chi, secondo la
loro opinione, ha sempre scelto coerentemente di anteporre le idee al business
come alberto cesa dei cantovivo, il gruppo basco negu gorriak e relative
diramazioni (joxe ripiau, fermin muguruza), i francesi trust e i gang. la
scelta delle liriche in italiano, basco, piemontese, spagnolo, francese ed
inglese, sottolinea l’intento di considerare suoni e parole portatori di
messaggi sociali ed interculturali. attraverso la musica e ad altre attività di
sensibilizzazione, gli egin si propongono di diffondere valori quali diritti
umani, rispetto ambientale, antimilitarismo e antiglobalizzazione. gli egin
suonano e cantano affinchè l’ 80% delle risorse mondiali non appartenga solo al
20% della popolazione.