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Pisa verso il 28 gennaio
Partecipatissima l’assemblea di ateneo che si è svolta ieri sera a Pisa, gli studenti e le studentesse sono tornati a riempire l’aula magna del Polo Carmignani: si traccia un bilancio della straordinaria stagione di lotte appena trascorsa e si getta lo sguardo in avanti, per ripartire. Punto principale all’ordine del giorno è lo sciopero generale del 28 gennaio, a cui si guarda come una data per un nuovo inizio, una giornata da vivere da protagonisti, cominciando da subito a creare delle relazioni con gli altri soggetti che la attraverseranno.
Dunque quest’oggi gli studenti e le studentesse sono stati a volantinare davanti ai cancelli della Piaggio a Pontedera.
Quartieri ad alta tensione
Il significato della vivace assemblea pubblica che si è svolta ieri sera alla circoscrizione del CEP, quartiere popolare di Pisa, può essere ben rappresentato dalle sedie che sono volate in direzione degli esponenti del Comune e dell’Apes, o dalle ormai ben note urla isteriche dell’assessore alla casa Ylenia Zambito che si sono levate a più riprese.
La causa scatenante è la decisione di costruire nuove case proprio sopra i campini di calcio che rappresentano uno degli ultimi spazi di aggregazione realmente vissuti nel quartiere; decisione che rappresenta però solo la punta dell’iceberg di quella che è la considerazione che il Palazzo ha delle periferie pisane, buone come serbatoi di voti, come paravento per i sempre maggiori bisogni sociali insoddisfatti, come teatro per nuove speculazioni di ogni tipo. La vera arroganza sta però nel continuare a pensare di poter gestire e “domare” un intero quartiere mandato alla deriva organizzando, dietro la maschera della partecipazione territoriale, sporadiche riunioni in forma di lezioni al popolino.
6 gennaio – Pranzo e festa della befana al CEP
Il Progetto Prendocasa è un progetto autogestito che da più di tre anni a Pisa lotta per il diritto alla casa per tutti. Ne fanno parte persone molto diverse tra di loro, lavoratori, disoccupati, studenti e famiglie, italiani e stranieri. In questi tre anni molte sono state le battaglie portate avanti, con inchieste contro la speculazione, occupazioni di case, picchetti contro gli sfratti; abbiamo ben chiara la responsabilità del Comune e dei servizi sociali che fanno troppo poco per garantire il diritto alla casa, ma anche di alcuni proprietari che impongono affitti altissimi.
Nel quartiere del CEP, come in tutti i quartieri di Pisa, stanno aumentando gli sfratti e gli sgomberi dalle case, sempre più famiglie rischiano di finire in mezzo alla strada, e spesso queste famiglie vivono la loro emergenza come un problema personale; invece è una situazione sempre più diffusa.
Non abbiamo soluzioni pronte alla forte emergenza abitativa che si sta verificando nella nostra città e in tutta Italia, ma siamo convinti che se le persone e le famiglie si organizzano e lottano insieme per i loro diritti possono ottenere dei risultati; come le otto famiglie di via Marsala che dopo l’occupazione di una palazzina sfitta a Riglione ed il successivo sgombero sono riuscite ad ottenere di pagare un affitto proporzionato al loro reddito.