UNICA SOLUZIONE: RIAPPROPRIAZIONE!
Autorganizzati di Pisa. L’articolo è l’introduzione del nuovo numero di
"Lotte sociali per l’autonomia", che verrà presentato durante la due giorni di iniziative organizzate dalla neonata Zona Autonoma Pisana (ZAP-Precari Autorganizzati, Progetto Prendocasa, CUA, CASP , S.A.Newroz).
Le iniziative si svolgeranno presso l’ex-cinema Ariston occupato nel pomeriggio di ieri.
Sono passati nove mesi dal primo numero di lotte sociali e permane
l’esigenza di dare forma ad un foglio di elaborazione politica dei
conflitti che prendono vita sul nostra territorio.
In questi nove mesi la crisi, che dall’inverno 2009 ha destabilizzato
il sistema politico-economico italiano, ha proseguito il suo corso di
ricaduta sull’economia reale, accentuando i fenomeni di
ristrutturazione del mondo del lavoro con licenziamenti, casse
integrazioni ed erosione dei diritti della popolazione proletariaD’altra parte si registra comunque una tenuta del sistema sociale
capitalista italiano, lasciato a galla dall’enorme immissione di denaro
pubblico nelle casse del mondo finanziario e bancario. Una tenuta
quindi debole ed effimera, ma per adesso (per quanto?) capace di tenere
a freno possibili insorgenze sociali, soprattutto a fronte di una per
ora impossibile ricomposizione sociale e politica di tutti quei
soggetti che già stanno pagando la crisi.
In questo quadro l’ipotesi auspicata di autunno caldo si è rivelata
infondata rispetto alla sterilità delle mobilitazioni di massa. Lungi
da noi interpretare la realtà in modo pessimistico, guardiamo con le
lenti della trasformazione sociale a quei conflitti che in maniera
ancora embrionale e disarticolata stanno caratterizzando il nostro
territorio.
Un nuovo ciclo di lotte territoriali autonome ha preso il via, lotte
che parlano il linguaggio della riappropriazione, che si confrontano
con una quasi assenza e soprattutto incapacità istituzionale di
mediazione sociale, che trovano linfa dal disagio crescente e dalla
disillusione sempre più pressante di un futuro di normalità che passa
dai canali delle leggi sistemiche. Lotte che fanno intravedere linee di
tendenza di possibili ricomposizioni tra soggetti eterogenei tra loro,
possibili formazioni di blocco sociale contro nemici che giorno dopo
giorno prendono visibilità e perdono consenso e credibilità.
E’ infatti la prospettiva della resa del pubblico, del fallimento dello
Stato nei termini di garante della riproduzione sociale che ci spinge a
sottolineare ancora con più convinzione le qualità che hanno le lotte
sociali per la riappropriazione di destrutturazione della forma
politica e sociale del sistema capitalista.
Lotte sociali, ma intrinsecamente politiche poiché minano le fondamenta
di un sistema che sempre più si basa sull’indebitamento pubblico, sulla
necessità di valorizzare risorse, territori, energie, bisogni che sono
sempre più incompatibili con la sopravvivenza della popolazione.
Di fronte a tutto ciò ci confrontiamo con l’appuntamento delle prossime
elezioni politiche regionali toscane arrivando ad alcune considerazioni:
- La classe politica candidata a governare la Toscana conferma la sua natura autoreferenziale,
di riproduzione di candidati (anche nei termini di biografia personale)
e di programmi che trovano riscontro solo ed esclusivamente all’interno
della casta che rappresentano e degli interessi politici ed economici
dei poteri forti. - La definitiva morte politica della
sinistra cosiddetta radicale, condannata ancor di più dalla scelta di
candidarsi all’interno della cordata PD. Una morte che proprio per
questo emana puzzo di marcio. - La trasversalità di
ogni formazione politica alle direttive di accumulazione capitalistica.
Il candidato del PD Rossi che inserisce nel suo programma la
costruzione di CIE dove rinchiudere i migranti; le leggi regionali
sulla casa con la prerogativa di cementificare territori e di disporre
una gerarchizzazione e privatizzazione del diritto all’abitare tramite
progetti di Housing sociale; il ruolo della Regione all’interno dei
nuovi dispositivi di precarizzazione della formazione, con l’entrata di
questa (al pari di qualsiasi Multinazionale) nei consigli di
Amministrazione delle Università, l’appoggio alla costruzioni di Grandi
Opere come il Rigassificatore off-shore; l’assenza di piani di
contenimento della disoccupazione e di ammortizzazione sociale per i
lavoratori dei distretti industriali e l’utilizzo delle risorse
finanziarie esclusivamente nel rifornimento di crediti per le
ristrutturazioni delle imprese. - La crescente
separazione tra i bisogni sociali della popolazione e gli interessi
della Politica e delle regole della democrazia rappresentativa. La
crescita dell’astensionismo probabilmente come unico dato interessante
cui prestare attenzione come ulteriore segnale di crisi governamentale
e di costruzione di consenso. Il tramonto dell’opzione
social-democratica, alla luce di una crisi che impedisce qualsiasi
politica redistributiva e anzi incentiva una nuova stagione di lacrime
e sangue per le classi più povere (Grecia docet), pena la sopravvivenza
stessa di questo sistema politico-economico.
Per questo abbiamo deciso come Zona Autonoma Pisana di occupare
l’ex-Ariston proprio durante la due giorni di elezioni. Se le regole
della rappresentanza sono in crisi, la stessa forma politica
democratica ogni giorno che passa cede, è compito delle soggettività
antagoniste indicare come abbattere questo sistema di Dominio. La
riappropriazione collettiva è il grimaldello di destrutturazione
sistemica, il conflitto è la forza con cui si maneggia, il contropotere
lo spazio di autonomia
da conquistare, rompendo le leggi del profitto e dell’accumulazione,
costruendo nuove forme di relazione sociale. La cornice dentro cui si
strutturano le occupazioni delle case, prendono vita comitati di
quartiere nelle periferie, nascono collettivi autonomi di giovanissimi,
è quella della soggettività politica antagonista che emerge dalle crepe
di un sistema capitalistico che per svilupparsi ed accumularsi
costringe ad interrogare il movimento del lavoro vivo su quali strade
percorre per continuare a sopravvivere.
Necessità di riproduzione sistemica vs bisogni collettivi della riproduzione sociale:
la riappropriazione è la faccia antagonista della necessità del
Capitale di espropriare risorse sociali. Per questo, l’unica soluzione
è la RIAPPROPRIAZIONE.
NASCE IL CASP: AZIONE AL PROVVEDITORATO E OCCUPAZIONE DELL’EX-ARISTON
studentesse del neonato CASP (Collettivo Autonomo Studenti Pisani)
hanno invaso il provveditorato bloccando lo sportello di orientamento
alle famiglie; successivamente hanno occupato l’ex-cinema Ariston.
Nata a partire dalle mobilitaizioni degli studenti medi di
quest’inverno, da oggi a Pisa si muove e lotta una nuova soggettività
Autonoma e Antagonista: il CASP.
Al grido di "Ma quale orientamento questo è solo sfruttamento", nel
pomeriggio il CASP è entrato in provveditorato andando a bloccare il
lavoro dello sportello di orientamento alle famiglie sulla Riforma
Gelmini, sportello nato come risposta all’importante mobilitazione degli studenti medi del 19 febbraio scorso .
abbattere questa riforma e la totale inutilità di uno sportello
informativo su una scuola che non vogliono.
Ma quale orientamento, questo è solo sfruttamento!
Noi studenti medi vogliamo ribadire la nostra forte opposizione sia
alla riforma Gelmini che alla creazione dello sportello informativo
ideato dal provveditorato agli studi dopo il corteo del 19 febbraio
2010.
Riteniamo che il suddetto servizio abbia come scopo quello di sedare la
protesta studentesca proponendo un’informazione non obiettiva della
riforma che grava, tramite soppressione dei laboratori, cancellazione
di corsi d’indirizzo e privatizzazione degli istituti e dei licei, su
una scuola pubblica già precedentemente vittima di tagli
indiscriminati.
Per questo motivo noi, Collettivo Autonomo Studenti Pisani, ci stiamo
muovendo con lo scopo di riappropriarci di tempi, spazi e saperi
tramite l’occupazione dell’ex cinema Ariston nel quale verranno
organizzate assemblee autogestite e momenti di interscambio sociale e
culturale, oltre a uno sportello di contro-informazione.
Noi non accettiamo questa irrisoria forma di avvicinamento priva di sostanza ed onestà.
Riprendiamoci le nostre scuole!
CASP-Collettivo Autonomo Studenti Pisani
l CASP restituisce così alla città, in occasione della due giorni di riappropriazione decisa durante l’assemblea nazionale bolognese, uno spazio vuoto da anni.
Durante questa occupazione si svolgeranno iniziative politiche e sociali,un modo dunque per riprendere spazi, tempi e saperi.
INAUGURATO LO SPAZIO-BIMBI AUTOGESTITO NELLO STABILE DI VIA MARSALA
Il comitato di quartiere e le
famiglie in occupazione hanno presentato il progetto di spazio-bimbi
sfilando in corteo per le vie del quartiere e invitando la
cittadinanza al pranzo e alla festa di inaugurazione.
Il Comitato di
quartiere, nato in seguito all’occupazione della palazzina di via
Marsala, che si è dato come obiettivo principale l’utilizzo pubblico
e collettivo dei fondi ubicati al piano terra dello stabile, ha oggi
inaugurato il primo dei suoi numerosi progetti.
Intorno a
mezzogiorno un corteo composto dai nuovi abitanti ha sfilato per le
strade di Riglione e Oratoio distribuendo un volantino che riportava
gli ultimi aggiornamenti rispetto alla trattativa con la proprietà.
Tappa obbligata la piazza in cui si sarebbe dovuto tenere il comizio
elettorale di Rossi, candidato del Pd alle regionali in Toscana, dove
i presenti hanno mostrato molto interesse per la situazione. Alla
provocazione di uno spropositato spiegamento di forze di polizia, gli
occupanti hanno risposto con un corteo pacifico e festoso con una
larga presenza di bambini.
LE DOMENICHE DI PRENDOCASA-PER CHI HA FAME DI DIRITTI
sperimentare gli usi sociali degli spazi sottratti alla speculazione.
La solidarietà parte dalla condivisione!

NEWROZ: CAPODANNO KURDO A PISA
kurdo, che in questa data festeggia il suo capodanno, il Newroz, festa
dell’indipendenza e della lotta. La città di Pisa è stata scelta dalla
comunità Kurda italiana dopo gli arresti e la criminalizzazione
conseguenti all’operazione militare del 26 febbraio scorso.
Il corteo, partito alle 14 da piazza Sant’Antonio, si è snodato per le
vie principali della città intonando Bella Ciao in italiano ed in Kurdo
. In testa al corteo uno striscione "Newroz piroz be"; un augurio per
un buon capodanno, striscioni che rivendicavano la liberazione di
Ocalan, in carcere da più di dieci anni, e bandiere e striscioni delle
varie articolazioni del movimento di liberazione Kurdo . "Siamo tutti
del PKK" è stata la parola d’ordine del corteo in risposta
all’operazione militare internazionale del mese scorso che ha portato
alla chiusura della Roj Tv in Norvegia, all’arresto di più di cento
militanti in Europa, di cui sessanta solo in Italia, dove si trovavano
per partecipare a dei seminari politici. Sono stati accusati, tramite
il 270/bis, di terrorismo internazionale; gli ultimi sei sono stati
liberati solamente nella giornata di ieri.
Tappa conclusiva del corteo è stato il Palazzo dei Congressi, sede dei
festeggiamenti. Per tutta la serata si sono susseguiti danze, balli,
canti ma soprattutto interventi delle varie comunità Kurde d’Italia e
d’Europa. Durante la festa sono state proiettate immagini del Newroz in
Kurdistan e dell’attacco dell’esercito turco durante i festeggiamenti
del 2008 che causò la morte di un ragazzo.
Dalla piazza di quest’oggi è emerso come sia sempre più evidente la
necessità del governo turco di mantenere a tutti i costi un regime di
sfruttamento, possibile solo con la sopraffazione totale ed il dominio
militare dei territori kurdi. La proposta di pace di Ochlan, la
richiesta di un autonomia culturale e linguistica, il mantenimento dei
diritti umani di base (lingua e cultura, indipendenza sarà sostenuta
dal popolo con qualunque mezzo. Fino a quando la Turchia non si siederà
ad un tavolo di pace il popolo Kurdo non è disposto ad abbandonare le
armi e la lotta contro i piani dell’imperialismo occidentale e del
fascismo Turco.
Nell’Europa che si propone come baluardo della democrazia non è
tollerabile che militanti di una legittima lotta per
l’autodeterminazione di un popolo vengano arrestati e accusati di
essere terroristi; terroristi sono i militari turchi che continuano ad
incarcerare, torturare ed uccidere uomini e donne la cui unica colpa è
quella di far parte di una minoranza culturale non disposta ad
abbassare la testa.
SIAMO TUTTI DEL PKK, OCALAN LIBERO, KURDISTAN LIBERO!
Vedi anche:
VIA MARSALA E’ UNO SPAZIO APERTO A TUTTI
E’
passata una settimana da quando otto famiglie in emergenza abitativa hanno
occupato lo stabile in via Marsala 34. Tale decisione è scaturita dalla reale
necessità di avere un posto dove vivere; ogni nucleo familiare è stato colpito
dalla crisi, e la perdita del lavoro di un membro della famiglia ha significato
l’impossibilità di pagare l’affitto, la morosità e infine lo sfratto. Nella
maggior parte delle famiglie sono presenti bambini in età scolare.
Prima
di compiere questa scelta tutti hanno cercato soluzioni alternative per via
istituzionale, tramite il bando per le case popolari, la richiesta di
contributo all’affitto, il supporto dei servizi sociali. Nonostante le
situazioni drammatiche le istituzioni non hanno fornito nessuna risposta e
nessun aiuto concreto, lasciando sole le famiglie.
Solo
l’autorganizzazione collettiva ha permesso che queste persone e i loro figli
non si trovassero in mezzo alla strada.
LUV MESSENGER

Supah Lion, Don Rolando, Uri e RudeTeo, 4 veterani nel mondo dei
soundsystems e della musica jamaicana.
Con una vasta esperienza alle
spalle nei loro differenti paesi d’origine Luv Messenger nace per
offrire uno show dallo stile particolare, di alta qualità, per tutti i
gusti, con un sound sicuramente nuovo per la città di Barcellona.
Le loro esibizioni abbracciano tutto l’insieme dei ritmi jamaicani
esistenti ,senza eccezioni, contando su un MC di lunga esperienza
internazionale come Don Rolando.
Luv Messenger è uno dei sound più
attivi attualmente: produzione di Riddims, una costante elaborazione di
mixtapes e ,senza dubbio, i loro esplosivi show in directo; da amanti
della musica jamaicana di qualsiasi epoca, incontrano i gusti di
qualsiasi pubblico che ami la buona musica.
Sessions energiche e stretto contatto col pubblico fanno si che le i loro show si trasformino in serate indimenticabili. Nel 2007 nasce a Barcellona ‘Luv Messenger’ unendo
Supah Lion, Don Rolando, Uri e RudeTeo, 4 veterani nel mondo dei
soundsystems e della musica jamaicana.
Con una vasta esperienza alle
spalle nei loro differenti paesi d’origine Luv Messenger nace per
offrire uno show dallo stile particolare, di alta qualità, per tutti i
gusti, con un sound sicuramente nuovo per la città di Barcellona.
Le loro esibizioni abbracciano tutto l’insieme dei ritmi jamaicani
esistenti ,senza eccezioni, contando su un MC di lunga esperienza
internazionale come Don Rolando.
Luv Messenger è uno dei sound più
attivi attualmente: produzione di Riddims, una costante elaborazione di
mixtapes e ,senza dubbio, i loro esplosivi show in directo; da amanti
della musica jamaicana di qualsiasi epoca, incontrano i gusti di
qualsiasi pubblico che ami la buona musica.
Sessions energiche e stretto contatto col pubblico fanno si che le i loro show si trasformino in serate indimenticabili.