Archives for Novembre, 2010

Venerdì 3 dicembre – L’autorecupero: un’alternativa alla speculazione edilizia

  • Novembre 29, 2010 5:45 pm

guarda la locandina

Il problema della casa si sta manifestando in tutta la sua drammaticità all’interno della cirsi economica. L’aumento degli sfratti e la sempre minor disponibilità di case popolari ci devono far necessariamente far riflettere sul bisogno di sperimentare nuovi percorsi e nuove possibilità.
Nella Regione Lazio è attiva dal 1998 una legge che riconosce e regolamenta la pratica dell’autorecupero ad uso sociale e abitativo di spazi abbandonati; attraverso questa pratica il Coordinamento cittadino per il diritto alla casa è riuscito negli anni ad avviare il recupero di molteplici edifici precedentemente occupati, mettendo in campo valide alternative alla logica della cementificazione e della speculazione edilizia, alternative basate sull’autorganizzazione,  sul risparmio energetico e sulla sicurezza.

Dall’ateneo occupato al blocco sociale in città. In rivolta contro la riforma!

  • Novembre 25, 2010 11:08 am

Pisa – Bloccati 5 ponti, occupato l’aeroporto, bloccata la stazione centrale

Il giorno dopo-occupazione delle 7 facoltà, si apre molto presto a Pisa, con dieci picchetti di studenti e studentesse che, in centinaia, impongono dal basso il blocco e la sospensione delle lezioni, chiudendo con catene e nastri tutti gli ingressi dei dipartimenti delle facoltà.
Questi picchetti diventano quindi momenti di soggettivazione collettiva e di rilancio per le assemblee mattutine delle facoltà occupate: alle 10 e mezzo ogni facoltà crea momenti di organizzazione della protesta che per questa giornata di discussione parlamentare del ddl hanno tutti l’impellente obiettivo del blocco e della creazione di forti momenti di visibilità nella città.

Sul 17 e sull’atto vandalico alla Cgil

  • Novembre 22, 2010 12:54 pm

La manifestazione del 17 novembre ha visto una massiccia partecipazione da parte di tutte le componenti del mondo della formazione, un dato politico in base al quale avviare un’ analisi circa l’ importanza e la valenza della mobilitazione che stiamo vivendo.

A Pisa come in tutta Italia, la prospettiva che il movimento riesce ad esprimere, nell’attuale condizione del mondo universitario e della conoscenza, parla di un fronte politico unitario, capace di includere le specificità di tante esperienze di lotta e dunque in grado di affermare la piena legittimità di un corteo che non si limiti solo ad una testimonianza, ma che sappia anche porre un’opposizione reale alle politiche governative ed alle istituzioni della crisi. E’ in questa dinamica che noi ravvisiamo il salto di qualità emergente dagli ultimi mesi di lotta, e riteniamo quindi che anche la giornata del 17 rappresenti un punto fermo rispetto al modo di manifestare unitariamente.

A fronte di questa dimensione unitaria, non ci sembra possibile stigmatizzare le pur differenti pratiche espresse durante il corteo, come attribuibili a cosiddetti “gruppuscoli”.

Proprio alla luce di tale riflessione, non riteniamo assolutamente configurabile una connessione tra la ricchezza delle soggettività scese in piazza e della mobilitazione in corso, e l’atto vandalico avvenuto ai danni della Camera del Lavoro che condanniamo fermamente.

Consapevoli delle nostre differenze, non siamo disposti ad accettare la sottrazione della conoscenza bene comune che Governo e poteri forti ci vogliono imporre.

Collettivo Autonomo Studenti Pisani
Collettivo Universitario Autonomo
Comitato genitori e insegnanti in difesa della scuola pubblica
Comitato in difesa della scuola pubblica pisana
Rete Precari della scuola
Rete delle Assemblee in agitazione
Studenti Medi in lotta
Sinistra Per…

Vedi anche:

La questione palestinese tra sionismo e resistenza

  • Novembre 18, 2010 10:39 pm

Pisa, corteo del 17 novembre

  • Novembre 18, 2010 12:39 pm

Pisa verso il corteo del 17 novembre

  • Novembre 16, 2010 3:02 pm

Di nuovo nelle piazze, per un nuovo spazio, per un nuovo Guernica!

  • Novembre 11, 2010 11:26 pm

Per la terza volta in pochi mesi lo Spazio Antagonista Guernica di Modena ha subito uno sgombero, per l’ennesima volta alle istanze sociali, alle richieste di spazi di aggregazione, si risponde con repressione e polizia.

La risposta repressiva alle forme di autorganizzazione antagoniste, che si è declinata questa mattina con lo sgombero dell’ex torrefazione,ma che si articola giornalmente nel tentativo di isolare, spaventare, depotenziare, criminalizzare le soggettività in lotta non è altro che la chiara manifestazione della debolezza delle istituzioni.

Saharawi: trent’anni di lotta

  • Novembre 11, 2010 10:31 am

Domenica 21 NOVEMBRE  ore 17:30 dibattito aperto sulla tematica:
“Saharawi: trent’anni di lotta e d’esilio”
ore 20:00 LIVE Estrellas Seguia El Hamra

In questi giorni in cui la repressione marocchina nei confronti del SAHARA OCCIDENTALE è comparsa nella cronaca internazionale, Pisa si trova ad ospitare il gruppo musicale Saharawi: “Estrellas Seguia El Hamra”. Il nome del gruppo già racchiude le rivendicazioni che i ragazzi fanno per il loro popolo, infatti “Seguia el Hambra” è la zona desertica denominata “Fiume Rosso” che da sempre deve essere inserita nei confini del futuro stato Saharawi. Tale progetto è inserito nelle attività dell’Associazione Salam, che nasce dalla volontà di giovani operanti nel campo della cooperazione internazionale di creare un mezzo con il quale lavorare direttamente con i popoli del Mediterraneo e con particolare attenzione al popolo Saharawi. L’Associazione segue in modo preferenziale progetti avviati presso i campi profughi Saharawi e le nostre attività si basano sull’idea che, nonostante i quasi 40 anni di esilio del popolo Saharawi nel deserto, si debbano continuare le tradizioni e le attività che un tempo venivano svolte in quello che oggi è il Sahara occupato dal Marocco. Dopo numerosi viaggi intrapresi dai soggetti parte dell’associazione e da colleghi connessi con altri progetti umanitari, si è sentita forte l’esigenza di creare progetti non assistenzialisti, ma che creino lavoro e possibilità di crescita sociale e il laboratorio musicale è uno di questi.Per  Pisa è un’occasione speciale, in quanto potremmo sentire direttamente da persone Saharawi qual è la situazione che si vive oggi ai campi e come questi trent’anni di esilio abbiamo creato una divisione netta tra ciò che accade del Sahara Occupato e ciò che avviene nei campi profughi in Algeria. Il gruppo sarà ospitato dal S.A. NEWROZ (Via garibaldi 72) giorno 21 novembre .dove ci sarà un dibattito aperto sulla tematica: “Saharawi: trent’anni di lotta e d’esilio” che inizierà a partire dalle 17:30, a seguire video aperitivo e spettacolo musicale . Le musiche che andremo ad ascoltare fanno parte di un repertorio che ha come finalità quella di recuperare la musica tradizionale e le litanie Saharawi, ed è inserito in un progetto di cooperazione tra ragazzi italiani dell’Associazione Salam e ragazzi del campo del “27 de Febrero”. L’idea centrale del progetto è quella di creare un centro culturale, autogestito e autofinanziato dai ragazzi di ambo i sessi e con particolare attenzione alle persone con disabilità, in cui si possa condividere non solo il tempo (in un campo profughi vuol dire quasi l’intera giornata) ma costruire dei percorsi di autodeterminazione che mirino a portare il loro messaggio identitario fuori dai campi. Questo laboratorio mira a diventare un luogo in cui fare musica vuol dire recuperare l’identità Saharawi e allontanarsi dal contesto della globalizzazione e uniformità al modello europeo, che tanto dilaga presso i campi.Nel tour italiano si sta’ incidendo anche un disco che avrà la funzione di finanziare il laboratorio. Questa attività di raccolta fondi viene fatta nelle serate, in quanto i ragazzi sono voluti essere loro stessi protagonisti diretti della campagna di donazioni, convinti che non l’assistenzialismo sia il loro futuro, ma un percorso che li veda protagonisti in prima persona del cambiamento del loro popolo.

domenica 21 novembre: Saharawi, più di trent’anni di lotta; ore 17.30 dibattito e video; ore 20.00 concerto saharawi con i Seguia El-Hamber

La vita nei campi profughi sotto l’occupazione israeliana

  • Novembre 9, 2010 6:27 pm